Milioni di persone tornano a viaggiare e rientrano nei villaggi di origine per la festa di fine Ramadan, dopo due anni di chiusure e restrizioni per il Covid. Ma per molti è una celebrazione in chiaroscuro per la crisi economica e la mancanza di cibo. In India musulmani nel mirino dei nazionalisti indù.
Le notizie di oggi: secondo il premier di Taiwan il modello cinese di lotta al Covid-19 è “crudele” e sottolinea il diverso approccio di Taipei; l’opposizione armena chiede le dimissioni del premier per le concessioni al “nemico” azero in un’ottica di pace nel Nagorno-Karabakh; secondo fonti ucraine le forze di occupazione russe a Kherson hanno rapito decine di bambini; Ashgabat vieta ai piccoli magliette e giochi con eroi stranieri, le donne truccate rischiano il licenziamento.
Nel Paese è allerta alimentare, fondi aggiuntivi per l’approvvigionamento di materie prime e controllo dei prezzi. Il governo vuole rafforzare la produzione interna e studia aiuti per le fasce più deboli. Circa il 23% del totale della popolazione vive in condizioni di povertà, il dato relativo alla disoccupazione ha raggiunto quota 14%. La campagna di AsiaNews.
Il 9 maggio prossimo dovrebbero iniziare i colloqui per una possibile riconciliazione fra la Chiesa Assira dell’Est e l’Antica Chiesa dell’Est. Uno scisma consumato nel 1968 e di difficile ricomposizione. La questione spinosa della sede (Baghdad o Erbil) e la scelta del patriarca. Fonte di AsiaNews: prima bisogna “preparare i cuori” all’unità.
Ankara ha lanciato l’operazione di primavera “Claw Lock” contro obiettivi curdi oltre-confine. Morto un 26enne cristiano a Khabour, i jihadisti attaccano col sostegno turco. Decine di obiettivi colpiti nel Kurdistan iracheno. Per l’opposizione è una “politica” ipocrita che mira a coprire la crisi interna.
Nel monastero di Gabriel Danbo un patrimonio di manoscritti siriaci viene catalogato e digitalizzato da cinque monaci insieme ad alcuni giovani studenti. Un segno di speranza per una comunità dove tante sono ancora le sofferenze. Il vescovo di Erbil Bashar Warda: "Cerchiamo non solo di sopravvivere ma anche di avere voce nella società". E oggi un ospedale qui porta il nome di Maria.