Raid aerei e checkpoint sul terreno dell’esercito turco indicano una probabile espansione delle operazioni contro il Pkk. Le aree civili di entrambi i lati del confine interessate da “sfollamenti e migrazioni”. Nel 2024 già 833 fra attacchi e bombardamenti, che hanno causato la morte di otto civili.
Le notizie di oggi: a Sumatra sette mesi di carcere a un comico per una battuta su Maometto. La 21enne afghana Manizha Talash, fuggita dai talebani, ai Giochi olimpici nel team rifugiati. Hong Kong dichiara fuorilegge e ritira il passaporto a sei attivisti fuggiti nel Regno Unito. Due indiani reclutati dall’esercito russo uccisi nella guerra in Ucraina. Nuovo attacco a Erevan contro la sinagoga.
Nell'anniversario della caduta della città irachena nelle mani del movimento islamista radicale Omar Mohammed - il blogger che ne raccontava le brutalità - ripercorre con AsiaNews l’importanza della memoria, la visita del papa del 2021 e la sfida di una ricostruzione fondata sulla “inclusione”. Il patriarca caldeo Sako: il ricordo della violenza jihadista spinga a costruire uno Stato “civile e democratico”.
Dopo 10 anni di stallo ripresi i lavori del mega-progetto. Una delegazione di Pechino ha visitato nei giorni scorsi il Paese. Una struttura concorrente alla rotta pianificata da Emirati e Turchia. Il nodo irrisolto delle dispute marittime con l’Iraq. Nel fine settimana l’emiro ha firmato la nomina di Sheikh Sabah Khaled Al-Hamad Al-Sabah a principe ereditario.
A Pechino Xi Jinping è intervenuto al Forum di cooperazione Cina-Stati arabi. Presenti i leader di Egitto, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Scambi amichevoli, affinità, soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese i punti sottolineati dal presidente. Un segnale ulteriore dell’attivismo nella regione, nella conquista di spazi liberati dal progressivo disimpegno statunitense.
Per Adel Bakawan scomparsa del presidente iraniano (sepolto ieri nella città natale di Mashhad) e del ministro degli Esteri non avrà un “impatto significativo” nelle relazioni. I rapporti gestiti dai Pasdaran seguendo i “dettami” della guida suprema. Resta profonda l’influenza iraniana nella élite irachena e “nulla sembra realizzabile o governabile senza il consenso di Teheran”