Nel messaggio ai fedeli il porporato ricorda che il digiuno è occasione “di ricerca”, “pentimento” e “orientamento verso Dio”. Non abbraccia solo una “dimensione materiale”, ma ha una valenza “teologica e spirituale”. Il pensiero ai caldei della diaspora, che nutrono un “disperato bisogno di consapevolezza e appartenenza” alla loro terra.
Una delegazione della Custodia ha visitato l’Iraq nei giorni dell’ordinazione episcopale del neo vescovo siro-cattolico di Mosul, un Paese segnato dal dramma dello Stato islamico. La visita alla cattedrale di Baghdad, teatro della strage del 2010. La statua della Madonna a Bassora, dove si fermano a pregare anche i musulmani.
Il 3 febbraio in programma l’ordinazione episcopale di p. Younan Hano. Nella ex capitale del califfato islamico gli abitanti impegnati a ricostruire collaborando fra loro. Prevale l’impegno alla pace e al dialogo, ma pesa l’elemento economico. Serve “tempo” per sradicare l’ideologia estremista. Il valore dell’unità fra Chiese e il rapporto con i caldei.
Il vescovo caldeo di Alqosh ha celebrato l’inaugurazione dell’edificio e dell’adiacente asilo delle suore, distrutti dai jihadisti e ricostruiti grazie all’impegno di ong internazionali. Un’opera che va oltre “pietre e mattoni”, ma è simbolo di una comunità che vuole ripartire. L’appello a quanti sono migrati, perché tornino nella loro terra.
È quanto emerge dai dati di un sondaggio di al-Monitor e Premise Data in Turchia, Yemen, Iraq, Tunisia ed Egitto. Il 68% dei rispondenti dice di essere in qualche modo “preoccupato” di trovare cibo entro i prossimi sei mesi. I timori maggiori fra i turchi dove il dato sale al 75%. Pesa la guerra russa in Ucraina.
Il messaggio del primate caldeo per la Settimana di unità dal 18 al 25 gennaio. Il richiamo alla “minoranza minacciata” da conflitti, violenze e migrazione. La necessità per i capi cristiani di “superare divergenze non essenziali”. Le prediche “superate” di alcuni sacerdoti e il bisogno di “comunicare con la realtà attuale”. Il richiamo a Benedetto XVI.