Ad AsiaNews il ricordo del patriarca di Baghdad dei caldei alla viglia della partenza per Roma per partecipare ai funerali del pontefice e al conclave. Francesco una voce “profetica” che ha parlato non solo ai cristiani, ma a tutti gli iracheni. Lo storico viaggio nel marzo 2021 e il messaggio di pace e fratellanza: “Ha saputo leggere e cogliere meglio di chiunque altro i segni dei tempi”.
Ad AsiaNews lo studioso giordano Al Sabaileh definisce “probabili” le voci di una cessione delle armi da parte di diversi gruppi sciiti attivi in Iraq. Decisiva la pressione degli Stati Uniti e il timore dell’apertura di un ultimo fronte dopo Siria, Libano e Yemen. Ma con la fine della lotta armata “anche il loro peso politico non sarà più lo stesso” in vista delle elezioni di ottobre.
Secondo il rapporto di Amnesty International in Iran, Iraq e Arabia Saudita il 91% delle condanne a morte note. Mancano dati per Cina, Corea del Nord e Vietnam per i quali sono segreti di Stato. Teheran e il boom di esecuzioni (anche) per reprimere la protesta. Regimi e governi usano la pena capitale come “arma” da sfruttare col “falso pretesto” di migliorare la sicurezza.
A quattro anni dalla visita si avvicina l’inaugurazione di un luogo di culto che è anche “messaggio” e meta di “pellegrinaggio”. La preoccupazione comune di cristiani e musulmani per la salute del pontefice. Il patrimonio culturale un tesoro che “resta” nel tempo e sostiene l’economia. Il tema della laicità dello Stato e l’appello per la fine delle guerre e dell’ideologia estremista.
Torna agli antichi splendori la moschea di al-Nuri, grazie all’opera finanziata dall’Unesco insieme al restauro della chiesa di Al-Tahera. Un progetto durato sette anni, per un valore complessivo di oltre 100 milioni di dollari. L’arcivescovo caldeo: “progressi significativi nell’istruzione, nella sanità e nelle infrastrutture”. Il ricordo della visita del papa. Per i cristiani prioritarie scuola e lavoro.
La “Personal Status Law” approvata senza un voto parlamentare allarma attivisti e società civile. Il timore di una “disintegrazione” della famiglia e un passo indietro nel ruolo (e nei diritti) delle donne. Lo studioso iracheno Saad Salloum: “Baratto” tra le tre principali forze politiche sciite, sunnite e curde e legato agli interessi di ciascuno”. Card. Sako: norma “scioccante” che viola la “libertà”.