L’ultima vicenda riguarda Umm al-Hiran, raso al suolo per edificare la neonata cittadina ebraico-ortodossa di Dror. Parte dei lotti concessi a prezzi irrisori ai membri del gruppo religioso sionista di Garin Torani. L’allarme di Peace Now: col governo Netanyahu-Smotrich-Ben Gvir ogni settimana autorizzazioni per nuove case negli insediamenti.
Dall’inizio del conflitto almeno 16mila lavoratori dall'India per rimpiazzare i blocchi in Cisgiordania e della Striscia. Ingressi destinati ad aumentare grazie a campagne mirate. Nel nord tornano gli agricoltori dalla Thailandia, fra i migranti che hanno pagato di più in termini di vittime e sequestri. Da 165mila a soli 15mila i palestinesi attivi in Israele.
Ad AsiaNews il provinciale dei francescani che custodiscono i Luoghi Santi racconta di festività per la seconda volta senza pellegrini, il cui ritorno è “legato alla fine del conflitto”. L’attenzione alle vicende della vicina Siria, fra giudizi “sospesi” o “moderatamente positivi”. La Custodia “sempre più internazionale” con “una sessantina” di Paesi presenti. Il “debito” dei cristiani d’Occidente con i fratelli della Terra Santa.
Durante gli auguri alla Curia romana una nuova fortissima denuncia su quanto continua ad avvenire nella Striscia, dove in queste ore anche al patriarca Pizzaballa è stato impedito di entrare per la visita natalizia. Ai collaboratori in occasione del Natale l'invito a coltivare l'umiltà per "parlare bene e non male degli altri", come Dio che "non benedice dall'alto, ma si fa carne".
Questa mattina il pontefice ha ricevuto per mezz’ora, prima volta in tre anni, il presidente Anp. Una nota vaticana sottolinea l’attenzione per la “gravissima situazione umanitaria a Gaza”. Per il vicario della Custodia vi sono le prospettive per un cessate il fuoco e una festa “di pace, ben diversa dallo scorso anno”, anche se resta “grande preoccupazione” per il Libano e la Siria.
Voluto dal presidente Biden, il progetto di cessate il fuoco americano tra Israele e Hezbollah è in attesa di via libera dall’esecutivo Netanyahu. L’accordo comporterà il ritiro della forza Al-Radwan di Hezbollah a nord del Litani e l’uscita totale di Israele dal territorio libanese. A questo dovrebbe seguire il ritorno delle popolazioni sfollate e un quintetto a supervisione della tenuta.