Le notizie di oggi: le autorità cinesi hanno bandito dai social (e fermato) un popolare influencer figlio del proprietario di Wanda Group; Jakarta sospende l’export di olio di palma; in Vietnam inaugurato il ponte in vetro più lungo al mondo; compagnie straniere in fuga da Mosca; a Biškek nasce un nuovo movimento politico di opposizione; Gerusalemme: altre due vittime nella nuova ondata di violenze, un israeliano e un palestinese.
A dispetto degli scontri delle ultime settimane, nella Striscia la vita “scorre normale”, scuole e mercati sono aperti. Anche le attività in parrocchia si sono svolte “al completo”. Per p. Romanelli la guerra russa in Ucraina non sembra toccare “per ora” la “vita quotidiana”. L’auspicio per una festa di fine Ramadan “in pace” e una “soluzione” alla questione israelo-palestinese.
Oggi nuovi scontri nella città vecchia fra palestinesi e forze di sicurezza, almeno una ventina di feriti e sette arresti. Nella notte attacchi israeliani a Gaza, in risposta al lancio di missili. Adel Misk: la situazione sta “peggiorando”, alimentata da ripetute “provocazioni”. Al-Aqsa una “linea rossa” invalicabile.
Un provvedimento che intende allentare la tensione nei luoghi santi a Gerusalemme, teatro di scontri fra polizia e fedeli musulmani. Dall’opposizione accuse a Bennett di cedere di fronte agli estremisti. La replica: provvedimento analogo a quelli presi in passato da Netanyahu. La diplomazia regionale muove per favorire una de-escalation. Prime violenze da mesi dalla Striscia di Gaza.
Le notizie di oggi: in Cina picco nelle ricerche sui modi per emigrare e sfuggire alla politica “zero-Covid”; la Chiesa in Myanmar sta trattando coi militari il rilascio di un sacerdote e 13 fedeli; a Hong Kong introdotta una norma che costringe i proprietari a consegnare gli animali “sospettati” di Covid; l’Onu stanzia fondi per lo Yemen, dove emerge “una luce in fondo al tunnel”; gli ucraini deportati in Russia sono già oltre 700mila.
Le notizie di oggi: l’esercito israeliano ha ucciso tre palestinesi in Cisgiordania; le statue pro diritti “fuorilegge” a Hong Kong esposte a Taiwan; la Banca mondiale taglia le previsioni di crescita per India (e Asia del sud); Damasco fra le possibili sedi dell’incontro fra Francesco e Kirill, dal patriarcato di Mosca lodi al papa per la “posizione equilibrata” sul conflitto; in Turkmenistan raid della polizia nei centri di bellezza.