Le notizie di oggi: i turisti cinesi tornano ad affollare le spiagge della Thailandia dopo tre anni di chiusure per Covid; i talebani hanno arrestato cinque persone, fra cui due cinesi, per traffico di rocce contenenti litio; Dubai pronta a costruire la prima moschea con stampante 3D; allo studio un incontro fra leader armeni e azeri sulk corridoio di Lačin.
È ministro della enclave separatista armena in territorio azero. Critico del premier di Erevan, Nikol Pašinyan. Vuole un mandato più ampio per le truppe russe di pacificazione. Secondo Baku le sue sono “fantasie e illusioni”. Secondo l’Azerbaigian, i soldati di Putin possono restare al massimo fino al 2025.
Il contingente di pace dei russi non è più in grado di evitare scontri tra Erevan e Baku per la regione separatista filo-armena. Mosca vorrebbe sostituire il premier armeno Pašinyan con un proprio oligarca. Il Cremlino sembra sempre più debole nel Caucaso, un effetto della guerra in Ucraina.
È l’unica arteria di trasporto che riunisce l’Armenia e l’enclave filo-armena in territorio azero. Baku sostiene che il blocco è portato avanti da gruppi ecologisti. Erevan invoca l’intervento delle truppe di pace russe. Gli armeni si rivolgono alla corte internazionale dell’Onu.
Le notizie di oggi: appello di al-Sistani per non dimenticare le sofferenze degli afghani, donne in particolare. In Vietnam le autorità di Dong Thap dichiarano la morte del bambino caduto in un pilastro di 35 metri, inutili i tentativi di recupero; talebani rivendicano una doppia uccisione di alti funzionari pakistani; in Ucraina il cimitero dei caduti della Wagner russa si riempie velocemente con nuove sepolture; la compagnia aerea armena apre nuovi collegamenti con Mosca.
Da oltre una settimana l'Azerbaijan sta imponendo la chiusura stradale sull'unica via di collegamento tra l'Armenia e l'autoproclamata repubblica dell'Artsakh, impedendo a migliaia di armeni di ricongiungersi con le famiglie o ricevere cibo e cure mediche. Una situazione ricordata ieri da papa Francesco nell'Angelus. Il monito del Catholicos d'Armenia Karekin II: "Le semplici parole di condanna non saranno sufficienti"