Papa Francesco ha promulgato il decreto che riconosce le virtù eroiche del vescovo turco. Per mons. Bizzeti occasione di gioia come “riconoscimento” della storia di un popolo. La sua famiglia sterminata durante la prima guerra mondiale, ma la sua storia “va oltre il genocidio armeno”. Anche oggi chi testimonia il Vangelo incontra “difficoltà, resistenze”. Dopo 14 anni a febbraio i vescovi turchi dal papa per la visita ad limina.
Le notizie di oggi: nonostante la propaganda pro-vita in Russia record di donne che ricorrono alla sterilizzazione. Tribunale vietnamita condanna al carcere per corruzione due ex-ministri. Almeno due morti e 12 feriti in una esplosione a Kabul, la terza in pochi giorni. In Thailandia l’ambasciata israeliana lancia campagna per ricordare gli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza.
Il ministro degli Esteri armeno armeno ha espresso soddisfazione per l'ampliamento della missione Euma, che ha lo scopo di tutelare la sicurezza delle vittime del conflitto in Nagorno Karabach. L'Azerbaigian l'ha più volte contestata, ritenendo sufficiente la presenza dei militari russi. Ma per il suo futuro Erevan guarda a Bruxelles molto più che a Mosca.
Le notizie di oggi: sempre più bambini a Gaza soffrono di vertigini per la mancanza di cibo. Bangkok blocca per un anno la concessione di nuove licenze per il porto di armi. Donne birmane in fuga dalla guerra incarcerate, malmenate e dimenticate nelle prigioni indiane. Il katholikos Karekin II, patriarca della Chiesa Apostolica armena, contro le trattative di pace con l’Azerbaigian.
Le notizie di oggi: sarebbero 309 i morti degli attacchi della giunta golpista del Myanmar diretti contro i civili dall’inizio della controffensiva della resistenza. Il governo di Widodo intende riportare quasi 1.500 Rohingya in Myanmar. In Russia il figlio di Prigožin prende in mano le aziende “di famiglia”. La Corea del Nord ha chiuso le sue ambasciate in Bangladesh e nella Repubblica Democratica del Congo
Dall’inizio dell’operazione speciale della Russia in Ucraina, dall’Armenia si è alimentato sempre più il rapporto con Kiev, visto anche come la mediazione possibile per rafforzare i legami con l’Occidente. Fino alla ratitica dei giorni scorsi dello Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale e all'ormai evidente sospensione di ogni azione in favore della Russia.