Il leader al-Jawlani ha parlato dalla storica moschea degli Omayyadi. Oggi riunione del Consiglio di sicurezza Onu. Il nunzio apostolico invoca la cancellazione delle sanzioni, un “peso” che “grava sulla povera gente”. La testimonianza ad AsiaNews di p. Karakach: “Speriamo che quanto successo sblocchi la situazione politica”. Cristiani “cittadini che hanno diritti e doveri uguali a tutti”.
Con un messaggio sui social mons. Jallouf smentisce la “notizia” rilanciata in rete secondo cui Hts gli avrebbe affidato la guida della città. Il presule parla di “bugia” e di “vergogna”, ribadendo che "intromettersi in politica non è la misisone della Chiesa”. Ad AsiaNews il parroco parla di una comunità “disorientata e confusa” che va “incoraggiata”. I ribelli alle porte di Homs.
Ad AsiaNews la testimonianza di p. Bahjat Karakach dalla città del nord ora controllata dai gruppi di opposizione guidati da Hay’at Tahrir al-Sham. Il fronte anti-Assad punta Hama, mentre nei territori conquistati promette tutela delle minoranze. La parrocchia punto di distribuzione degli aiuti, ma le risorse sono limitate. Un popolo “estenuato da anni di sofferenza e stallo”.
Da Sheikh Maqsoud e Ashrafieh fino a Tel Rifaat, le Forze democratiche siriane (Sdf) costrette a ritirarsi di fronte all’avanzata dei miliziani filo-turchi. Attivisti critici davanti alle promesse di “inclusività” sbandierate sinora dall’Hts. Sul fronte del conflitto i governativi, con l’aiuto di milizie alleate, stanno cercando di respingere l’avanzata verso Hama.
Il presidente eletto nomina l’americano-libanese come consigliere per la regione. È stato il principale artefice della vittoria negli “swing States”. Per il Tycoon è un “buon negoziatore” e un “sostenitore incrollabile” della pace, ma al tempo stesso è considerato “ardente difensore degli Stati Uniti e dei loro interessi”.
Mons. Jallouf parla di strade bloccate dopo le scene di esodo caotico dei giorni scorsi. Il 90% della città “è nelle mani di ribelli”, ma “nessun cristiano viene toccato”. Fonti di AsiaNews a Damasco: per ora la “situazione è tranquilla”, ma il quadro è “molto complicato”. Dall’Iran, e Iraq, l’invio di milizie a sostegno di Assad. Centinaia i morti.