Un orafo è stato assassinato da una banda di criminali per essersi rifiutato di pagare il pizzo. Una vicenda che conferma il clima di impunità e illegalità in ampie zone del Paese. E a poco servono le rassicurazioni di al-Sharaa in una Siria che si “islamizza”. A Beirut il Comitato esecutivo del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente ricorda e prega per i “martiri” di Damasco.
In programma oggi una cerimonia nel Kurdistan iracheno che segna l’addio alle armi del movimento combattente. Nei giorni scorsi lo stesso leader Öcalan ha esaltato “politica e pace sociale”, oltre a separare la propria sorte personale del processo in atto. Intanto prosegue il giro di vite sul principale partito anti-Erdogan, in pochi mesi oltre 500 persone in prigione.
La fondatrice di Religious Freedom Data Center parla di “sviluppo inquietante” negli attacchi dei coloni. “Preoccupante” la “legittimazione” di ministri e polizia. Un’ideologia di supremazia ebraica ha “messo radici”, ma i diritti delle minoranze non sono una “questione marginale”. Il 14 luglio patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme in visita di “solidarietà” a Taybeh.
È l’allarme lanciato dal deputato cristiano del movimento curdo Dem George Aslan. In una interrogazione parlamentare si rivolge al ministro della Cultura sul futuro del secolare luogo di culto, in attesa di restauro. Costruita nel X secolo, è considerata uno degli esempi più significativi dell’architettura armena medievale.
Il 37enne Mehran Shamloui cercava di raggiungere l’Europa, ma è stato fermato dalle autorità turche che lo hanno rispedito nel Paese di origine. Nei mesi scorsi era stato condannato a 10 anni di carcere per attività legate al culto. Intanto Teheran prosegue nella politica di espulsione di centinaia di migliaia di migranti afghani.
L’allarme lanciato dal parroco di Taybeh conferma il quadro di crescenti violenze dei gruppi pro-occupazione, col sostegno delle autorità. Per il sacerdote si vive “senza sicurezza, né protezione”. Palestinesi cacciati dalle case, assalti, terre espropriate. Rilasciati anche gli ultimi due estremisti fermati per i raid Kafr Malik e l’attacco alla base Idf.