Le notizie di oggi: a Sumatra sette mesi di carcere a un comico per una battuta su Maometto. La 21enne afghana Manizha Talash, fuggita dai talebani, ai Giochi olimpici nel team rifugiati. Hong Kong dichiara fuorilegge e ritira il passaporto a sei attivisti fuggiti nel Regno Unito. Due indiani reclutati dall’esercito russo uccisi nella guerra in Ucraina. Nuovo attacco a Erevan contro la sinagoga.
Il giornale rende omaggio alle vittime nel 35mo anniversario del massacro. Nell’editoriale parla di realtà sempre più “restrittiva” e anche “una preghiera” può diventare “fonte di preoccupazione”. A Pechino in vigore blocchi e divieti di accesso, censure sul web. Taiwan risponde “all’autoritarismo” con le “libertà” e promuove una manifestazione nella capitale. Cerimonie anche in Canada e Usa.
Mentre Pechino cancella sistematicamente la memoria della brutale repressione delle proteste degli studenti il 4 giugno 1989 ci sono 14 protagonisti di quel movimento tuttora dietro le sbarre, perché riarrestati per la loro battaglia per la democrazia. L’appello di Chinese Human Rights Defenders per la loro liberazione. Mentre a Hong Kong c’è preoccupazione per le condizioni di salute di Jimmy Lai.
In una riflessione pubblicata sul settimanale diocesano Sunday Examiner in vista della “data sensibile” (e innominabile per Hong Kong) il vescovo ricorda l’”evento che ha distrutto la vita 35 anni fa” a Pechino il 4 giugno 1989. Senza dimenticare, l'invito è a guardarlo con gli occhi dell’”amore incondizionato” di Dio che perdona “anche quanti non hanno il coraggio di chiederlo”.
Nel verdetto sul "processo dei 47" l'accusa - avallata dai giudici - è quella di aver organizzato nel 2020 elezioni primarie per aver cercato di ottenere la maggioranza nel Consiglio legislativo e arrivare a sfiduciare attraverso la legge di bilancio l'allora governatrice Carrie Lam (nominata da Pechino). Per questo "reato" in decine sono e rimarranno in carcere. Mentre va avanti anche il processo a Jimmy Lai, con una sentenza che appare già scritta.
Nuovo provvedimento di arresto (notificato in carcere) per l'avvocatessa Chow Hang-tung e cinque altre persone che attraverso una pagina Facebook cercavano di tener vivo il ricordo delle vittime della strage degli studenti di 35 anni fa. La stretta alla vigilia dell'anniversario del 4 giugno. Rischiano fino a 7 anni di carcere. Avevano scritto: "Resistiamo alla riscrittura della memoria".