Centinaia di gruppi attivisti e ong lanciano un appello per gli aiuti. Ad oggi raccolti “solo” 435 milioni di dollari a fronte dei 2,7 miliardi necessari per garantire l’assistenza di base. Dall’Ue un contributo di 125 milioni di euro. Ma serve anche una “soluzione politica” da affiancare alla “assistenza salvavita”.
Lo riferisce la ministra egiziana intervenendo al World Economic Forum a Riyadh. Il governo ha innalzato le tasse di transito passando dal 5% al 15%, Dalla capitale saudita Blinken accusa l’Iran, principale fonte di instabilità nella regione. Delegazione Hamas al Cairo per studiare la tregua, nella Striscia si continua a morire per i raid israeliani. Donne e bambini fra le vittime.
Le notizie di oggi: Hong Kong ha negato l’accesso a una rappresentante di Reporter senza frontiere, perquisita e poi espulsa. Almeno il 16% dei candidati alla prima fase del voto per il Lok Sabha ha vicende penali pendenti. Salito a 16 il bilancio delle vittime del terremoto di Taiwan, oltre 1100 i feriti. Gli Houthi rivendicano un attacco a quattro imbarcazioni nel Golfo, anche una “nave da guerra statunitense”.
La prospettiva di un miglioramento aveva rilanciato gli arrivi, soprattutto da Etiopia e Somalia. Dal 2021 al 2023 secondo dati Ocha il numero complessivo è passato da circa 27mila a oltre 90mila. Il Paese resta uno dei principali punti di transito. Intanto per evitare gli attacchi Houthi nel mar Rosso le navi commerciali usano 100mila barili di petrolio in più al giorno.
Prima lettera pastorale di mons. Martinelli, che esorta i fedeli a non essere “schiavi, ma figli”. La fede va trasmessa “non più per convenzione, ma con convinzione” comunicando “le ragioni per cui uno crede”. L'invito a un percorso “interculturale” che permetta di interagire, conoscere, formare alla collaborazione le diverse realtà ecclesiali presenti nel Golfo.
L’attenzione della comunità internazionale su Rafah, dove Israele è pronta all’offensiva di terra. Egitto. Studioso giordano Amer Al Sabaileh: dalla causa palestinese si è passati al jihad globale. L’inconsistenza di Hamas a livello politico e i movimenti sciiti diretti dall’Iran. Oltre gli “Accordi di Abramo”, i sauditi come mediatori.