L'appello in occasione dell'anniversario di un conflitto che ha una data di inizio, ma manca ancora quella della fine. La Chiesa maronita pronta a formare un comitato di saggi chiamati per superare “conflitti e amnesie”. Un monito presente anche nell’esortazioni apostolica sul Libano di Giovanni Paolo II, che aspetta ancora di essere attuata. Il Paese dei cedri troppo a lungo “satellite” della Siria e dell’Iran.
Ad AsiaNews lo studioso giordano Al Sabaileh definisce “probabili” le voci di una cessione delle armi da parte di diversi gruppi sciiti attivi in Iraq. Decisiva la pressione degli Stati Uniti e il timore dell’apertura di un ultimo fronte dopo Siria, Libano e Yemen. Ma con la fine della lotta armata “anche il loro peso politico non sarà più lo stesso” in vista delle elezioni di ottobre.
La neutralizzazione militare del 'Partito di Dio' e la ristrutturazione degli istituti al centro del viaggio in Libano di Morgan Ortagus. Fra i nodi irrisolti il mancato rispetto dei termini del cessate il fuoco di novembre da parte di Israele e del movimento filo-iraniano. Stralciato dall’agenda il (controverso) tema della “normalizzazione” con lo Stato ebraico.
Secondo lo studio di Frontline Aids, Medio Oriente e Nord-Africa registrano un’escalation dell’epidemia a fronte di un calo globale del 39% nello stesso periodo. Il caso Egitto con un aumento del 609%. A rischio le categorie “emarginate”, in particolare omosessuali, lavoratori del sesso e tossicodipendenti.
Fra lo Stato ebraico e il Paese dei cedri tornano a soffiare venti di guerra. A provocare l’escalation il lancio di razzi dal Libano, cui sono seguiti raid dei caccia con la stella di David che hanno colpito la capitale. Hezbollah nega ogni responsabilità, ma l’accordo vacilla. Il presidente Aoun incontra Macron e parla con Ahmad al-Shara per stabilizzare il confine con la Siria.
Almeno sette morti in un’area di confine. La fragilità di una frontiera a lungo zona franca per traffici e commerci illeciti. I timori di una escalation con lo Stato ebraico e le manovre Usa per la “normalizzazione”. Nello spirito della dichiarazione di Abu Dhabi, cristiani e musulmani celebrano oggi la festa dell’Annunciazione.