Mons. Aldo Berardi, guida del vicariato che comprende Bahrein, Kuwait, Qatar e Arabia Saudita, commenta la decisione di papa Francesco di concedere alla Chiesa siro-malabarese la giurisdizione sui migranti indiani. "Un elemento non secondario, riguarda ambiti che vanno oltre i riti" e che andranno definiti. Il problema dei luoghi di culto, delle relazioni con lo Stato e l'interlocuzione col mondo musulmano. “Troppe voci” possono creare “confusione”.
Ricevendo in udienza una delegazione guidata dal nuovo arcivescovo maggiore Raphael Thattil il pontefice ha espresso pubblicamente il suo assenso a una richiesta avanzata da anni dalle Chiese d’Oriente, soprattutto per i propri fedeli del Golfo Persico. Nuovo duro ammonimento sulle divisioni intorno alla liturgia in Kerala: “Discutere di dettagli celebrativi mancando di rispetto all’unità è incompatibile con la fede cristiana".
Delegazione di politici palestinesi e arabi plaude alle politiche del dragone e definisce falsità le accuse occidentali di violazioni ai diritti umani. Per gli esperti la Cina orchestra i viaggi nello Xinjiang per nascondere le persecuzioni sulla minoranza musulmana. Al contempo cerca di espandere l’influenza nel mondo musulmano (e globale).
Prima lettera pastorale di mons. Martinelli, che esorta i fedeli a non essere “schiavi, ma figli”. La fede va trasmessa “non più per convenzione, ma con convinzione” comunicando “le ragioni per cui uno crede”. L'invito a un percorso “interculturale” che permetta di interagire, conoscere, formare alla collaborazione le diverse realtà ecclesiali presenti nel Golfo.
Le notizie di oggi: in Russia oltre 400 i manifestanti arrestati per essere scesi in piazza in seguito alla morte di Naval’nyj. Un’indagine rivela che quasi il 70% dei 108 comuni costieri giapponesi a rischio tsunami, sarebbe impreparato ad affrontare la calamità. La polizia tiene con la forza fuori da New Delhi gli agricoltori in protesta. Tornato in libertà Thaksin Shinawatra. Dopo la Cop28 gli Emirati Arabi Uniti fanno il record di esportazioni non legate a beni petroliferi.
In queste ore i miliziani filo-iraniani hanno colpito una imbarcazione britannica mentre navigava nel Golfo di Aden. Un pesante ostacolo nelle rotte fra Oriente e Occidente. Da qui l’accelerazione al progetto “alternativo” alla via della Seta cinese, caldeggiato da India e Stati Uniti. Le proteste del mondo musulmano.