L'incontro nel 2017 in Bangladesh con una delegazione del milione di esuli dal Myanmar fu uno dei momenti più toccanti dei viaggi del pontefice. Lui stesso ricordò spesso negli ani successivi quell'abbraccio. Peter Saiful ad AsiaNews: "Una voce per i senza voce e un uomo la cui umiltà ha toccato i cuori oltre ogni confine”. P. Josim, tribale convertito al cristianesimo che fu ordinato sacerdote da lui a Dhaka: "Ci disse: usate le vostre mani per un lavoro santo".
Nella fabbrica di abbigliamento tessile morirono intrappolate più di 1.100 persone, soprattutto lavoratrici donne. Le ferite restano aperte a causa dei processi giuridici rallentati. Ma la Caritas Bangladesh con i propri programmi di sostegno riesce ad essere vicina a coloro che hanno perso i genitori o sono rimasti invalidi.
Un clima di “festa universale” ha caratterizzato ieri il Capodanno bengalese dell’anno 1432. Una ricorrenza che unisce fedeli di religioni diverse in un Paese attraversato negli ultimi mesi da gravi turbolenze politiche e sociali. Associazione cristiana del Bangladesh: “È parte integrante della nostra storia e della nostra cultura”.
Il simbolo della Giornata Mondiale della Gioventù, voluto da Wojtyla nel 1984, ha attraversato il Bangladesh. Era stato consegnato ai coreani lo scorso novembre in Vaticano, con la copia dell'icona Salus Popoli Romani. Accolta con fervore da migliaia di fedeli, ha fatto tappa nelle diocesi di Dinajpur, Rajshahi e Dhaka. La gioia della comunità cattolica locale: "Riaccende l'impegno a seguire Cristo". Dall'8 aprile sarà in Giappone.
Una visita di quattro giorni guardata con sospetto da New Delhi per gli equilibri in Asia Meridionale nella delicata transizione del dopo-Hasina. La riduzione degli interessi sul debito la richiesta più importante di Dhaka a Xi Jinping. Ma sul tavolo anche l'ipotesi di una grande investimento nel settore della produzione dei pannelli solari e altre ipotesi di delocalizzazione in Bangladesh di attività produttive cinesi.
Il settore traina l’economia del Bangladesh con l’85% del totale delle esportazioni e un indotto di 47 miliardi di dollari. Tuttavia, molti lavoratori rivendicano il pagamento di numerose mensilità arretrate e i bonus collegati alla festa per la fine del Ramadan. Le vane promesse dei vertici aziendali, con la polizia che reprime le manifestazioni.