Per sette voti il posto va alle Isole Marshall, uno dei cinque rappresentanti della regione Asia-Pacifico. Respinta la candidatura come nel 2020, mentre il Qatar si aggiudica il secondo mandato consecutivo. Intanto nei primi 10 mesi del 2024 nel regno degli al Saud eseguite 213 condanne a morte: mai così tante.
Un primo gruppo di 175 ha completato l’iter di formazione e si avvia all’insegnamento nel regno wahhabita entro la fine di agosto. In prospettiva l’obiettivo è di arrivare ad almeno 800 insegnanti nel Paese arabo. Un ulteriore segnale del crescente coinvolgimento di Pechino nella regione mediorientale, dall’ambito economico al settore dell’istruzione.
Le notizie di oggi: Pyongyang punisce studenti e funzionari per aver visto un film sulla guerra di Corea. Le restrizioni a telefonia e internet lasciano ampie zone del Myanmar senza informazioni dall’estero. In Bangladesh riaprono le fabbriche del tessile per rilanciare la produzione interrotta dalle proteste. La guerra ostacola la vaccinazione antipolio a Gaza, per l’Oms rischio epidemia.
Una fonte di AsiaNews racconta la vita dei cattolici. Un milione di persone, soprattutto migranti economici, celebrano “in privato” la fede. Il legame con la Chiesa universale e la speranza di potersi un giorno riunire e pregare in una chiesa. Internet ha rafforzato i rapporti fra comunità e favorito la partecipazione alle funzioni. Una “lunga storia” di presenza “discreta” nella regione.
Oltre la metà delle vittime erano pellegrini “irregolari” che non risultano iscritti. Il maggior numero dei decessi fra egiziani, ma si contano morti fra cittadini di Indonesia, Malaysia e Pakistan. In futuro il rischio di una ulteriore escalation a fronte di un progressivo surriscaldamento del pianeta.
Oltre un milione e mezzo di fedeli musulmani sono già arrivati ai luoghi santi dell’islam. Da Riyadh divieto assoluto di proteste per la guerra nella Striscia o di “politicizzazione” dell’evento che deve restare religioso. Incognita caldo per la salute dei partecipanti. Per la prima volta in un decennio, e dall’inizio del conflitto, si registra il ritorno di migliaia di siriani.