A Mannar oltre 100 poliziotti hanno brutalmente disperso la protesta pacifica, ferendo donne, sacerdoti e cittadini. Per oltre 55 giorni la popolazione ha condotto una satyagraha chiedendo dialogo e trasparenza, denunciando un modello di sviluppo imposto dall’alto e privo di consultazioni. Dopo lo sciopero di ieri, i manifestanti annunciano nuove azioni se il governo non risponderà.
Dopo il mancato pagamento della prima tranche da 250 milioni di dollari da parte della società di Singapore armatrice della nave che con il suo incendio nel 2021 provocò uno dei più gravi disastri ambientali degli ultimi anni, la Corte Suprema dello Sri Lanka ha ribadito l'obbligo di risarcimento rinviando ulteriori azioni legali a una nuova udienza fissata per il 26 gennaio.
L’imposizione di un tetto al costo del cereale al dettaglio ha innescato una instabilità economica e carenze di approvvigionamento. Gli interventi dei governi non hanno disinnescato la crisi. Anche l’Autorità per la tutela dei consumatori denuncia difficoltà nei controlli e risultati spesso limitati.
In un'intervista all'agenzia AFP l'amministratore delegato Shmuel Yoskovitz ha annunciato che la società di Singapore non verserà la prima tranche del risarcimento da 1 miliardo di dollari decretato dalla Corte Suprema di Colombo. "Mina il principio della limitazione di responsabilità su cui si basa il commercio marittimo. Già spesi 170 milioni di dollari per riparare i danni". Lo Sri Lanka aveva annunciato provvedimenti penali in caso di inadempienza.
La popolazione nelle prigioni dello Sri Lanka ha superato le 35mila persone, con strutture progettate per 12mila. Oltre il 50% i reati legati alla droga. Jagath Weerasinghe, commissario delle carceri, chiede urgenti riforme. Avvocati ad AsiaNews: "Uso eccessivo della custodia cautelare e un quadro giuridico lento nell'adottare pene non detentive".