La celebrazione con lo sfoggio dell'arsenale cinese per gli 80 anni della "vittoria sul Giappone" sono l'altro volto del "multilateralismo" di Pechino. Nel 2024 la Cina ha speso 314 miliardi di dollari in nuove armi, seconda solo agli Stati Uniti. E anche Tokyo ora schiera i missili a lunga gittata.
L'amministratore delegato di Gazprom parla di “accordo giuridicamente vincolante” con la China National Petroleum Corporation (Cnpc). L'impianto - su cui la Russia spinge da tempo -potrebbe fornire fino a 50 miliardi di metri cubi di gas all’anno a Pechino per un periodo di 30 anni. E risulterebbe vitale per compensare le perdite degli acquisti dall’Europa. Silenzio dai media cinesi sui dettagli che finora aveva bloccato l'intesa.
L'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai ha condannato l'attentato di fine aprile in Kashmir che ha portato al conflitto armato tra India e Pakistan, ma anche citato gli attacchi terroristici in Belucistan, che secondo Islamabad sono coordinati da Delhi. Modi, a differenza dell'omologo pakistano Shahbaz Sharif, ha evitato di esprimere sostegno alla Belt and Road Initiative. Per Pechino, nonostante le tensioni in Asia meridionale, il multilateralismo resta l'opzione migliore per costruire un blocco anti-USA.
Nella cattedrale della città dello Jiangxi dove anche Matteo Ricci visse il suo apostolato, il vescovo Li Xuguang ha preseiduto il rito di fronte a una folta folla di fedeli. Vanno ad aggiungersi alle altre 16 ordinazioni già avvenute in Cina dall'inizio dell'anno, con altre due già in programma a Pechino. Segnali di speranza in un contesto che ha vissuto negli ultimi anni un drastico calo nelle vocazioni.
Sono 22 i capi di Stato e di governo che da domani prenderanno parte a Tianjin al summit “allargato” dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai. Il Vietnam presente con il premier Pham Minh Chinh come “invitato della Cina”. Tra crescita della cooperazione economica ma anche competizione sul Mar Cinese Meridionale.
Pechino continua a violare i diritti e ad abusare degli uiguri e di altre minoranze musulmane nella regione occidentale. Famiglie delle vittime messe a tacere e minacciate. I racconti di quanti aspettano il ritorno di un familiare dai centri di detenzione. Brooks: “Distrutte vite, famiglie separate e comunità smantellate dalla continua crudeltà delle autorità cinesi”.