Le notizie di oggi: l’Iraq blocca una serie tv per il Ramadan perché offensiva verso i leader tribali; attivista vietnamita condannato a sei anni per “propaganda contro lo Stato”; Israele ha lanciato una versione aggiornata del satellite spia; tensioni territoriali fra Mosca e Pechino nel mar Cinese meridionale; la polizia in Kirghizistan ha fatto irruzione in una chiesa, multata una suora.
Calano gli investimenti infrastrutturali di Pechino nell’ambito delle “nuove Vie della seta”. L’Africa subsahariana tra le regione dove si registra la riduzione maggiore. Pesano la concorrenza di Usa e Ue, le difficoltà economiche di Pechino e i timori per la situazione debitoria di molti Paesi partner.
Sostituisce Cui Maohu, rimosso nei giorni scorsi e sotto indagine per presunta corruzione. Diventa anche uno dei vice direttori del Dipartimento di lavoro del Fronte unito del Partito comunista. Nato nello Shandong, ha esperienze di governo a Wuhan e nella provincia del Qinghai.
L’ultimo caso è quello dell’investitore Bao Fan. Nel mirino soprattutto il settore hi-tech. Xi Jinping non vuole magnati troppo ricchi che possano sfidare il suo potere. Il più noto, Jack Ma, è scomparso da oltre due anni. Il leader supremo lancia campagna “d’inchiesta” dal sapore maoista.
Già nel 2015 oltre il 75% dell'Asia non disponeva di risorse idriche sicure. La scarsità d'acqua colpisce soprattutto Cina, Asia meridionale e i centri urbani del sud-est asiatico. Intanto nel continente si concentra circa la metà del mercato globale dell'acqua in bottiglia, un ulteriore fattore che disincentiva gli investimenti in infrastrutture pubbliche.
Lo “zar” russo enfatizza accordo sulla costruzione di Power of Siberia 2 entro il 2030. Pechino non lo cita nella dichiarazione finale. La Cina è pronta ad acquistare più gas russo a prezzi scontati, ma vuole mantenere i suoi tradizionali fornitori. Cinesi già in trattative con i turkmeni per una seconda condotta.