In una settimana di scontri tra drusi, beduini e forze governative, uccisi oltre mille civili e combattenti, incluse famiglie cristiane e il pastore evangelico di origine drusa Khalid Mezheri. La Chiesa latina e il patriarcato greco-ortodosso chiedono l’intervento urgente della comunità internazionale e denunciano il ruolo di milizie che ancora sfuggono al controllo di Damasco e delle ingerenze esterne. L’Œuvre d'Orient segnala centinaia di sfollati senza cibo né acqua. Vicario apostolico di Aleppo Hanna Jallouf: “Solo il dialogo può salvare la Siria”.
I combattimenti sono cessati grazie soprattutto all’intervento del segretario di Stato americano Rubio. Il presidente siriano ad interim ha “trasferito” la responsabilità del mantenimento della sicurezza ai drusi. E ha ribadito di voler evitare una “guerra aperta” con Israele. Bilancio provvisorio dei combattimenti: 350 morti. Joumblatt: “Israele non ha protetti, ma solo strumenti”.
Le forze armate siriane sono schierate da ieri ad Al-Suwayda e hanno imposto il coprifuoco. Negli scontri innescati da un incidente isolato sono morte un centinaio di persone, fra le quali 60 drusi. In gioco la nuova fase di “integrazione” della provincia con la Siria islamista di Ahmed al-Sharaa ma anche le relazioni con Israele. Sventato un attentato a una chiesa a Tartus.
Un orafo è stato assassinato da una banda di criminali per essersi rifiutato di pagare il pizzo. Una vicenda che conferma il clima di impunità e illegalità in ampie zone del Paese. E a poco servono le rassicurazioni di al-Sharaa in una Siria che si “islamizza”. A Beirut il Comitato esecutivo del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente ricorda e prega per i “martiri” di Damasco.
Trump annuncia la tregua, ma Israele accusa Teheran - che nega - di averla violata e promette nuovi attacchi. Mons. Nahra racconta una nazione ancora “paralizzata” per un conflitto “permanente” e che si scopre vulnerabile ai missili. La vicinanza ai cristiani in Siria, vittime della violenza confessionale. Servono persone “radicate nella speranza”. L’attesa per il ritorno dei pellegrini.
Leone XIV ha approvato l'elezione della nuova guida della presenza francescana nei Luoghi Santi sulle orme del santo di Assisi. Italiano, 55 anni, prende il prosto di fra Francesco Patton giunto al termine del suo mandato. Il ministro generale dei frati minori Fusarelli: "Il particolare contesto di conflitto e di violenza rende ancora più urgente la nostra missione a Gerusalemme e in tutto il Medio Oriente".