Il voto era previsto in un primo momento per il prossimo 11 giugno. La Commissione elettorale lo ha ritardato “almeno ad agosto” ma non vi è ufficialità. I detrattori accusano i movimenti di separatismo e di voler monopolizzare il potere.
I Paesi donatori si riuniscono per discutere della Sira, ma il Paese e la sua “guerra dimenticata” continuano a soffrire, la popolazione a fuggire (circa 500 al giorno). Ad AsiaNews il nunzio apostolico a Damasco parla di “processo politico stagnante” mentre ciò che “progredisce è la povertà”. L’esodo dei cristiani “un’altra grossa ferita che sanguina”.
Otto francescani e i tre fratelli maroniti Massabki uccisi insieme in odio alla fede nel quartiere di Bab-Touma nel 1860. Figure simbolo dell'"ecumenismo del sangue" vissuto anche in tempi recenti dai cristiani del Medio Oriente. Tra le altre figure per cui papa Francesco ha approvato i decreti che aprono la strada alla canonizzazione anche il quindicenne Carlo Acutis e il fondatore dei missionari della Consolata Giuseppe Allamano.
Ancora profondo disaccordo tra il Libano e Bruxelles sulla presenza di oltre due milioni di persone nel Paese prive di documenti ufficiali. Il Paese dei cedri ne chiede il rimpatrio, mentre l’Europa vuole solo scongiurare una migrazione verso le proprie coste, offrendo in cambio denaro. Al vaglio un piano di aiuti per un miliardo di euro in quattro anni.
P. Bahjat Karakach, francescano della comunità latina, racconta la difficile situazione nella martoriata città afflitta da tredici anni di guerra, dal terremoto e ora anche dai contraccolpi del conflitto a Gaza. "Inflazione alle stelle, affitti impossibili, si sopravvive con le rimesse dei parenti all'estero". I progetti della parrocchia nei quartieri che erano stati occupati dalle milizie e dove oggi dilagano miseria e degrado. "Cerchiamo di essere luce in mezzo all'oscurità".
I lavori di ricostruzione sono durati oltre un anno. L’intera comunità cristiana, dai greco-melkiti agli evangelici, si è riunita per una giornata di festa. A presiedere la funzione il primate Youssef Absi. Nel conflitto fra armeni e azeri è andata distrutta la storica chiesa di san Giovanni Battista a Shushi.