Ancora profondo disaccordo tra il Libano e Bruxelles sulla presenza di oltre due milioni di persone nel Paese prive di documenti ufficiali. Il Paese dei cedri ne chiede il rimpatrio, mentre l’Europa vuole solo scongiurare una migrazione verso le proprie coste, offrendo in cambio denaro. Al vaglio un piano di aiuti per un miliardo di euro in quattro anni.
P. Bahjat Karakach, francescano della comunità latina, racconta la difficile situazione nella martoriata città afflitta da tredici anni di guerra, dal terremoto e ora anche dai contraccolpi del conflitto a Gaza. "Inflazione alle stelle, affitti impossibili, si sopravvive con le rimesse dei parenti all'estero". I progetti della parrocchia nei quartieri che erano stati occupati dalle milizie e dove oggi dilagano miseria e degrado. "Cerchiamo di essere luce in mezzo all'oscurità".
I lavori di ricostruzione sono durati oltre un anno. L’intera comunità cristiana, dai greco-melkiti agli evangelici, si è riunita per una giornata di festa. A presiedere la funzione il primate Youssef Absi. Nel conflitto fra armeni e azeri è andata distrutta la storica chiesa di san Giovanni Battista a Shushi.
L'omicidio dell'esponente delle Forze libanesi, insieme a quello di un banchiere di Hezbollah, hanno fatto salire alle stelle le tensioni interne. Mentre anche su Beirut aleggia lo spettro di una escalation dello scontro con l'esercito israeliano e della ritorsione iraniana per il raid sull'ambasciata di Damasco. Il monito della guida della Chiesa maroniata: "Senza un presidente qui proliferano solo le armi". Geagea promette un "confronto lungo" ma "democratico".
Per il sequestro e la morte dell’alto dirigente delle Forze libanesi, un partito maronita, sospettata una banda siriana di ladri di auto. Ma la forza politica parla di un “crimine premeditato". Il ministro per gli Sfollati Issam Charafeddine: "migliaia di siriani armati si aggirano per i campi profughi, in vista di un colpo di forza contro Damasco". Nasrallah nega alcun coinvolgimento di Hezbollah e parla di "reazioni pericolose".
La preoccupazione del vicario di Aleppo dopo il raid che ieri ha centrato il compound dell’ambasciata iraniana a Damasco, uccidendo il generale Mohammad Reza Zahedi. "Nella nostra zona ai 35 morti provocati dai bombardamenti israeliani sono subito seguiti i missili dei miliziani di Idlib". Il grazie a papa Francesco per aver ricordato le sofferenze della Siria nel suo messaggio di Pasqua. L'arcivescovo maronita Nassar: "La gente qui cerca ancora un pezzo di pane per sopravvivere".