La migrante filippina condannata a morte in Indonesia per traffico di droga è arrivata a Manila dopo 14 anni trascorsi in carcere. Oggi ha potuto finalmente vedere i suoi figli. "Vivere dietro le sbarre ha cambiato la mia vita trasformandomi in una persona che si è avvicinata a Dio". Dalla Chiesa e dalla società civile molte richieste perché il presidente Marcos le conceda la grazia, a cui il governo di Jakarta non si opporrà.
Per il terzo anno le Filippine si confermano il principale importatore al mondo, mentre cala ancora la produzione interna (anche) a causa della Niña. Nella fascia più debole l’alimentazione assorbe il 40% delle spese familiari e incrementa le diseguaglianze sociali. Il consumo è passato da 14,8 milioni di tonnellate nel 2020-2021 a 17,4 milioni attuali.
Il vulcano nell'isola di Negros, tra i 24 attivi nel Paese lungo la cintura di fuoco del Pacifico, ha provocato l'evacuazione di oltre 84mila persone. La coltre di cenere e gas si è depositata in un raggio di 3 chilometri. Governo e diocesi prestano aiuto agli evacuati. Mons. Alminaza, vescovo di San Carlos e vicepresidente Caritas: "Sostenersi a vicenda. Non siamo buoni custodi della natura".
La soluzione del caso della donna condannata al patibolo per droga che potrà essere estradata da Jakarta nel suo Paese dove non vige la pena capitale, ha riaperto la discussione in tutto il Sud-est asiatico dove è ancora ampiamente applicata in Indonesia, Singapore e Vietnam. L'appello: "Priorità alla protezione delle comunità più vulnerabili, spesso vittime di errori di giudizio".
Un tribunale locale ha condannato le donne a quattro anni di carcere, poi ridotti a due. Il governo cambogiano le ritiene responsabili di tratta di esseri umani, mentre per l'ambasciata delle Filippine sono loro stesse vittime. Non è chiaro il destino dei bambini una volta che saranno nati, in passato la Cambogia aveva costretto decine di madri surrogate a crescere i bambini, inizialmente destinati ad altre coppie.
Promossa dalla Conferenza dei leader religiosi (MiRLeC) viene celebrata dal 2001 e proseguirà fino al 4 dicembre, ricordando i passi compiuti dopo la lunga guerra tra il governo di Manila e le milizie islamiche locali con oltre 100mila morti. La sfida di dare futuro all'accordo sul Bangasmoro. Edwin A. de la Peña, vescovo di Marawi: "Scegliere la pace nelle azioni quotidiane". Giovane leader: "Fede può trasformare cuori e comunità".