Le notizie di oggi: in India tribunale ha respinto il ricorso contro l’arresto del leader dell’opposizione e Chief Minister di Delhi Arvid Kejriwal. Militanti sunniti uccidono cinque poliziotti nel Sistan-Baluchestan. Piano di investimenti miliardari in Corea del sud nel settore dell’intelligenza artificiale. Proteste a Manila contro “l’aggressione” cinese, calpestata immagine di Xi Jinping.
Le notizie di oggi: Tre morti nella notte a Gaza, mentre la polizia israeliana arresta decine di persone al termine della preghiera di al-Aqsa. A Taiwan oltre 600 persone colpite dal terremoto ancora in attesa di essere recuperate. In India la fiducia dei consumatori è al livello più alto dal 2019. Centinaia di arresti in una operazione congiunta di polizia contro la pedo-pornografia a Singapore, Corea del Sud e Hong Kong.
In un telegramma a firma del card. Parolin il pontefice assicura “sincera solidarietà e vicinanza spirituale” alla popolazione colpita. Il bilancio aggiornato è di 12 vittime, ma altre potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni. I soccorritori hanno rinvenuto la maggior parte di dispersi e sfollati, fra cui 400 persone isolate in un hotel di lusso nel parco nazionale delle Gole di Taroko.
Da Hualien - l'area dell'epicentro del sisma di oltre 7 gradi di magnitudo che questa mattina ha piegato alcuni palazzi - le parole di mons. Philip Huang Chao-ming. Salito a 9 il bilancio provvisorio dei morti, ma si cercano ancora un centinaio di persone. Il missionario p. Matteucig da Taipei: "Si è fatto molto per la prevenzione e questo ha contenuto danni e vittime". Pechino offre aiuti, ma l'isola risponde: "non ce n'è bisogno".
Le notizie di oggi: almeno 15 palestinesi uccisi in un raid israeliano al campo profughi di Nuseirat. In India i serbatoi di acqua segnano i livelli più bassi degli ultimi cinque anni. Pyongyang lancia razzi “super-large” capaci di colpire Seoul. Abitanti di un villaggio in Laos accusano azienda cinese di inquinare il Mekong.
Lo affermano i dati più recenti del Sipri di Stoccolma sui trasferimenti internazionali di armi negli ultimi cinque anni. L'India è il primo importatore al mondo, mentre gli Stati Uniti, per la prima volta in 25 anni, sono il principale fornitore della regione. A guidare il riarmo, spiegano gli esperti, è la percezione della minaccia cinese (che continua ad aumentare la propria produzione bellica).