Secondo quanto riferito da Trump il presidente russo Putin avrebbe chiesto di incontrarlo il prima possibile, mentre si parla sempre più spesso di una fine del conflitto anche se non è chiaro su quali basi. L'analisi per Radio Svoboda di Vitalij Portnikov, uno dei più importanti commentatori ucraini: l'importante è che l'Occidente non permetta comunque a Mosca di “ingoiare politicamente” Kiev.
Alla conferenza stampa di fine anno Putin ha voluto mostrare il volto del vincitore, non solo per i frammenti di territorio ulteriormente conquistati nel Donbass, ma per trasmettere la sensazione di superiorità della Russia di fronte alle tante incertezze dell’Occidente. La stessa guerra ha nella “sovranità” il suo scopo principale, non tanto per la difesa dei confini quanto per affermare la propria indipendenza e grandezza di fronte al mondo intero.
Il patriarcato di Antiochia è l’unica delle quindici Chiese ortodosse autocefale, e l’unico dei cinque patriarcati antichi, a sostenere da sempre e in ogni situazione la Chiesa russa. Del resto, proprio gli antiocheni furono gli ispiratori dell’istituzione del patriarcato di Mosca. E queste antiche storie del tardo Medioevo ritrovano attualità oggi di fronte al timore dei russi di perdere il proprio ruolo di controllo sul Medio Oriente, dopo la vittoria degli islamisti a Damasco.
Anche la maionese nelle feste di quest’anno sarà più cara del 13,5%, mentre si riducono i risparmi reali dei cittadini nonostante i dati sulla crescita gonfiati dalla produzione industriale bellica. La Cina prende atto della liberazione di ampi spazi di mercato e cerca di occuparli evitando il più possibile i rischi.
Concesso asilo a Mosca al leader del regime di Damasco crollato in pochi giorni sotto l'offensiva delle milizie islamiche dal nord. Ai tempi sovietici la Siria era considerata la “sedicesima repubblica” dell’Unione, ma il rapporto di Mosca con Damasco è ben più antico anche per i legami col patriarcatodi Antiochia. Il nodo delle basi militari di Tartus e Latakia, su cui cercheranno di trattare con la nuova leadership del Paese.
Il patriarca cerca ultimamente di smarcarsi e sottolineare la sua superiorità nella “sinfonia” russa tra il trono e l’altare. E negli ultmi tempi si sono evidenziati almeno due argomenti su cui la Chiesa ortodossa russa non si è sentita particolarmente in sintonia con le istituzioni statali: le risposte alla crisi demografica che finiscono per mettere sotto accusa lo stesso celibato dei monaci e il divieto di qualunque preghiera organizzata nelle case private.