Dal Kazakistan al Tagikistan in tutta la regione sono state adottate procedure per mutare la scrittura del cognome eliminando le forme del patronimico imposte durante la dominazione zarista e sovietica, per recuperare le radici turaniche o di altre etnie. Sono però solo poche personalità ad aver fatto questo passo, avvertito da molti come una complicazione inutile.
Con le porte sempre più chiuse in Russia molti lavoratori dalla regione sono partiti per la Corea del Sud. Ma aumentano anche i centroasiatici che cercano prospettive nei Paesi occidentali, finendo spesso vittime di sfruttatori senza scrupoli. La Turchia come meta intermedia dove si fermano qualche anno sperando poi di poter raggiungere l'Europa o l'America.
Dal Tagikistan al Kirghizistan ex politici di primo piano a processo con l'accusa di alto tradimento solo perché identificati come possibili alternative alle successioni "dinastiche". Mentre in Kazakistan alla sbarra c'è un gruppo che avrebbe "minacciosamente" pianificato di assaltare il palazzo presidenziale con un trattore e un cannone caricato con frammenti di patate.
In carcere due alti funzionari della sicurezza, altre decine di personalità costretti alle dimissioni. Accusati di rapporti opachi con imprenditori e clan mafiosi. Uno di loro era noto per le torture a un blogger critico contro il presidente Mirziyoyev.
Ašgabat possiede riserve di gas naturale per 17,5 mila miliardi di metri cubi, occupando il 4° posto al posto dopo Russia, Iran e Qatar. Oggi non riesce più a vendelro a Mosca alle condizioni stabilite e questo potrebbe aprire nuove possibilità per i vicini uzbeki che vivono al freddo. Ma servirebbe una scelta politica tutt’altro che semplice.
Nel discorso all'insediamento del nuovo Parlamento il presidente dell'Uzbekistan auspica "un sano confronto tra pareri opposti" e regole per la rappresentanza dei partiti minori, in un Paese dove i gruppi realmente contrari al governo vengono esclusi dalle competizioni elettorali. In crescita donne e giovani tra i deputati locali.