Milioni di persone tornano a viaggiare e rientrano nei villaggi di origine per la festa di fine Ramadan, dopo due anni di chiusure e restrizioni per il Covid. Ma per molti è una celebrazione in chiaroscuro per la crisi economica e la mancanza di cibo. In India musulmani nel mirino dei nazionalisti indù.
Le notizie di oggi: le autorità cinesi hanno bandito dai social (e fermato) un popolare influencer figlio del proprietario di Wanda Group; Jakarta sospende l’export di olio di palma; in Vietnam inaugurato il ponte in vetro più lungo al mondo; compagnie straniere in fuga da Mosca; a Biškek nasce un nuovo movimento politico di opposizione; Gerusalemme: altre due vittime nella nuova ondata di violenze, un israeliano e un palestinese.
Nonostante le misure di contenimento della pandemia, ancora in vigore in Indonesia, la cerimonia ha potuto svolgersi come di consueto. A impartire il sacramento del sacerdozio l'arcivescovo Yohanes Harun Yuwono. Altre ordinazioni di diaconi e nuovi preti a Malang e Merauke.
Lo ha annunciato il presidente Joko Widodo dicendo di voler garantire la disponibilità di alimenti all'interno del Paese. La decisione rischia di far salire ancora di più il prezzo degli oli vegetali. A rimetterci saranno soprattutto i piccoli coltivatori locali.
Mons. Senno Ngutra, 51 anni, ordinato pastore della diocesi delle Molucche, già teatro di sanguinosi scontri settari e oggi modello di convivenza. Presente al rito anche il ministro indonesiano per gli Affari religiosi a cui il nuovo presule ha chiesto di sostenere "le esperienze di incontro tra le comunità nelle iniziative sociali sul campo, non i convegni negli alberghi".
Segnano il passo Giappone, Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Indonesia e Vietnam. Pesano le sanzioni imposte dall’Occidente sul Cremlino. In crescita invece l’import dalla Russia, soprattutto per l’impennata dei prezzi di gas, petrolio e cereali. Lo stesso discorso vale per la Cina.