Il ministro degli Esteri pakistano è andato a Pechino per rilanciare il corridoio economico CPEC, che verrà esteso anche all'Afghanistan. Nonostante le tensioni con Delhi si siano sopite, la violenza continua in Belucistan: un'esplosione su uno scuolabus ha causato diverse vittime tra i bambini. Ma lo scambio di missili tra India e Pakistan sta anche ridefinendo le allenze geopolitiche di tutta la regione eurasiatica.
Kashif Masih il 12 maggio è stato brutalmente torturato e ucciso per una falsa accusa di furto. Si indaga su un ex ufficiale di polizia. Il caso ha riacceso l’indignazione per la persecuzione dei cristiani in Pakistan e per l'impunità di chi esercita il potere. Gli attivisti per i diritti umani: "Nessuna uniforme dovrebbe porre qualcuno al di sopra della legge".
Mentre i governi di Delhi e Islamabad rivendicano ciascuno la vittoria dopo il cessate il fuoco in Kashmir, sul terreno la tregua porta sollievo a una popolazione stremata. L'odio alimentato sui social dagli estremisti e la tensione politica restano un ostacolo al dialogo. I vescovi da entrambe le parti della frontiera hanno lanciato appelli a un futuro di pace per lo sviluppo comune.
Vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli del Pakistan esprimono gratitudine e speranza per l’elezione di papa Leone XIV. Giovani, insegnanti e seminaristi sperano in un pontificato segnato dalla pace, dal dialogo e dalla vicinanza agli ultimi e agli emarginati, come i cristiani che anche in Pakistan vivono situazioni difficili.
Dopo gli attacchi reciproci degli ultimi giorni, l'India e il Pakistan proseguono con raid, bombardamenti e misure di emergenza lungo il confine. I due Paesi si accusano reciprocamente di infiltrazioni nel proprio territorio e di aver dato avvio alla violenza. Delhi intensifica anche le misure non militari contro Islamabad, tra cui pressioni sul Fondo monetario internazionale e blocchi di Internet, approfittando del caos generale per reprimere anche l'opposizione interna.
Mentre si intensificano gli scontri tra India e Pakistan dopo l’attentato a Pahalgam del 22 aprile, le operazioni militari vengono sempre più lette come un confronto diretto tra le armi più all'avanguardia comprate dai fornitori internazionali. Oggi Delhi ha colpito anche le difese aeree pakistane, rischiando un’ulteriore escalation. Islamabad ha promesso una risposta “nei modi e nei tempi che preferisce”, con il rischio che si arrivi al peggior confronto armato tra i due Paesi dal 1971.