Crescono le tensioni tra il presidente della repubblica caucasica e Mosca. La ragione principale del dissidio sraebbe costituita da un’informazione dei servizi dell’Fsb sulle frequenti trattative non concordate con il Cremlino tra Kadyrov, da tempo malato, e le monarchie del Golgo per determinare il futuro dei suoi beni e la sicurezza dei membri della sua famiglia
Fare la Russia e l’America “ancora grandi”, Maga o Russkij Mir, non è altro che il sogno di tornare al mondo in cui c’erano i due grandi imperi a cui si sottomettevano tutti gli altri Paesi. Non interessano le conquiste, ma le perdite subite, e ritornare in cima al mondo serve a superare le paure di perdite ulteriori.
Per raggiungere il livello medio-alto di sviluppo entro il decennio servono maggiori investimenti nel settore energetico. Per i sostenitori, l’atomica garantirebbe energia stabile e “pulita”, migliorando l’ambiente in una fase critica per le rinnovabili tradizionali. Mosca e Pechino i partner di riferimento nello sviluppo di infrastrutture.
Oggi Mosca prende tempo aspettando la proclamazione della Vittoria per il 9 maggio. Ma la sintonia con Trump le consegna già comunque ciò che attendeva da più di trent’anni: il ritorno della Russia al tavolo delle superpotenze, come attore di primo piano nell’arena politica mondiale.
Nel marzo 1944, dietro l'accusa di collaborazionismo con i nazisti, decine di migliaia di persone dal Caucaso furono forzatamente trasferite in Asia Centrale e in Siberia. Solo dopo 13 anni poterono tornare nell'attuale repubblica della Kabardino-Balkaria. Le commemorazioni ufficiali hanno evitato di nominare Stalin e gli oppressori sovietici. Ma gli storici locali invitano a riflettere sul rapporto tra i russi e i "popoli minori".
La contesa dei territori settenrionali con la Russia è una costante della storia degli ultimi secoli. Ma oggi non c'è affatto una corsa degli abitanti della provincia di Heilongjiang a cercare casa in Siberia. L'avanzata di Pechino avviene piuttosto attraverso lo yuan che sta sostituendo il rublo nelle transazioni commerciali. Le risorse naturali la vera posta in gioco