Dagli alieni alle quinte colonne sulla "Novaja Gazeta" l'artista Petr Sarukhanov ha provato a tracciare l’intero quadro dei “nemici della santa Russia”, componendo una lista che sembra aggiornarsi senza soste. Come ha spiegato il ministro degli esteri Sergej Lavrov, “l’operazione militare speciale ha ricompattato la nostra società, permettendoci di purificarla".
Non è affatto chiaro se “patria” significhi la stessa cosa per i seguaci di Trump o per i sudditi di Putin, se indichi il nativismo di “sangue e terra” o piuttosto l’unione “spirituale” di chi ha una visione condivisa del proprio Stato, della regione o del mondo intero. Mentre su Kiev il nuovo presidente degli Stati Uniti ha promesso una soluzione entro il 20 gennaio, giorno della sua inaugurazione (ma anche festa ortodossa del Battesimo del Signore).
Le "maniere forti" sono ormai strumenti di pressione sistematica, soprattutto nei confronti dei prigionieri politici russi. Un'inchiesta di Mediazona racconta le storie di chi è stato sottoposto alla violenza nelle carceri russe per estorcere confessioni forzate.
C’è nostalgia della semplificazione sovietica del mondo, che era ben gradita anche nel campo avversario. E “fare di nuovo grande l’America” risuona come un richiamo al mondo infantile del Massachusetts tanto quanto a quello del Caucaso o della Siberia.
Anche quest’anno, nonostante i divieti e le limitazioni, la celebrazione della "Restituzione dei nomi" delle vittime del periodo sovietico si è tenuta in oltre 100 città in Russia e all’estero, radunandosi in luoghi e tempi diversi da quelli usuali per eludere i controlli di polizia. Intanto le autorità di Mosca hanno comunicato che è in progetto la rimozione della Pietra della Lubjanka per “lavori di ristrutturazione” della piazza.
Nuovo giro di vite impresso dalla Commissione parlamentare per le politiche migratorie. Nel mirino gli enti che rilasciano gli attestati obbligatori di conoscenza della lingua e della storia russa e i siti internet che aiutano a procurarsi documenti illegali. La permanenza non autorizzata sul territorio russo diventa inoltre un'aggravante per qualsiasi violazione di una norma.