L’ong è stata fondata nel 1996 da un attivista americano e dalla moglie. Nel nord inviano cibo, medicine e generi di prima necessità per le fasce più povere. E attraverso una “rotta sotterranea” conducono gli esuli al sicuro in nazioni dell’area. Uno spirito cristiano che attira come volontari anche persone che non credono.
A settant'anni dall'armistizio che provocò la ferita della divisione il segretario generale di PSCORE, Bada Nam, racconta l'impegno della sua organizzazione per aiutare chi fugge da Pyongyang a inserirsi nella società sudcoreana. "Sempre più difficile oggi scappare: nostro compito è continuare a ricordare le violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime. La causa dell'unificazione non è fatta solo di rapporti politici: ha bisogno delle storie delle persone".
Proprio mentre tra le giovani generazioni scendono i favorevoli alla riunificazione, le serie tv della Corea del Sud diffuse anche attraverso le piattaforme di streaming stanno svolgendo all'opposto anche un ruolo culturale che va oltre l'intrattenimento: abbattono alcuni stereotipi sulla Corea del Nord e alimentano un sentimento di vicinanza tra Nord e Sud.
La rotta settentrionale che passa dalla Cina per poi arrivare a Seoul via Mongolia o dal Sud-est asiatico ha rappresentato per migliaia di richiedenti asilo l'unica possibilità. Dalla fine degli anni Novanta in 33mila sono riusciti a raggiungere la Corea del Sud. Ma la pandemia ha stretto le maglie. E decine di migliaia di nord-coreani che si trovano in territorio cinese temono che la riapertura dei confini con Pechino sia l'anticamera del rimpatrio.
A settant’anni dall’armistizio che segnò la separazione Pyongyang punisce con pene severissime il diffondersi tra la popolazione della Repubblica Popolare Democratica del coreano parlato a Seoul. Un modo per limitare l'influenza del Sud, ma la cultura popolare dell'Hallyu è sempre più presente anche al Nord e può giocare un ruolo chiave tra le giovani generazioni.
I sistemi di controllo e l’intelligenza artificiale hanno aumentato i rischi e i costi per quanti cercano di fuggire dal regime dei Kim. Se un volto non corrisponde a un profilo, la polizia è pronta a intervenire. Covid-19 e sorveglianza hanno abbattuto i numeri dei fuggiaschi. Le tariffe richieste dagli "intermediari" sono aumentate fino a 10-15mila dollari.
Il pellegrinaggio per l'unità del popolo coreano è stato guidato dal presidente della Conferenza episcopale a 70 anni dall'armistizio: si è pregato davanti all'Eucaristia nel luogo di culto cattolico più vicino a Pyongyang. In un messaggio la preoccupazione per le rinnovate tensioni e il rischio di escalation nucleare: "La ripresa del dialogo, non la deterranza con le armi, sono la via per la pace".