La svolta di Canberra con la sconfitta del conservatore Scott Morrison e il ritorno al governo dei laburisti è guardata con attenzione anche fuori dal Paese. Al neo-ministro degli Esteri Penny Wong - lei stessa di etnia cinese Han originaria della Malaysia - il nodo dei rapporti con Pechino.
La Repubblica islamica è scossa da una nuova ondata di manifestazioni di piazza contro il caro prezzi. Nel mirino anche il leader supremo Khamenei e il presidente Raisi. Attori, sportivi e intellettuali al fianco della popolazione. Le ragioni della protesta vanno ascoltate, non represse. Sullo sfondo il nodo dell’accordo nucleare.
Il processo nei suoi confronti e di cinque attivisti democratici inizierà il 19 settembre. Per il momento cade l’accusa di aver minacciato la sicurezza nazionale. L’imputazione è di non aver registrato un fondo di beneficienza di cui era amministratore fiduciario. L'udienza preliminare oggi proprio nella Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Intanto la diocesi annulla le tradizionali messe per il massacro di Tiananmen.
La corruzione dilagante nel Paese adombra la prima uscita per un’inaugurazione ufficiale del presidente Serdar Berdymuhamedov, figlio del predecessore. Un'inchiesta giornalistica ha rivelato che nella modernissima struttura sanitaria erano previsti pagamenti in nero per tutto: cure, operazioni, posti-letto e assunzioni.
Negli ultimi tre anni oltre 6mila bambini sono morti a causa della denutrizione nello Stato di Mumbai. Molti di loro provenivano da famiglie tribali, con genitori a loro volta vittime di matrimoni precoci. L'impegno educativo e assistenziale dell'organizzazione voluta nel 1957 da p. Elenjimittamin per gli "angeli vestiti di stracci".
Ghaida Rinawie Zoabi torna a sostenere l’esecutivo dopo un incontro ieri col vice premier e amministratori locali. Dietro la scelta vi sarebbero “pressioni” che l’hanno “spinta” a fare un passo indietro. Il premier Bennett perde un (secondo) stretto collaboratore, altri deputati minacciano di lasciare. Con 60 seggi su 120, i numeri alla Knesset restano incerti.