Lo riferisce la ministra egiziana intervenendo al World Economic Forum a Riyadh. Il governo ha innalzato le tasse di transito passando dal 5% al 15%, Dalla capitale saudita Blinken accusa l’Iran, principale fonte di instabilità nella regione. Delegazione Hamas al Cairo per studiare la tregua, nella Striscia si continua a morire per i raid israeliani. Donne e bambini fra le vittime.
Le notizie di oggi: i talebani afghani hanno avviato una campagna nazionale anti-polio. Tribunale Usa condanna studente cinese al carcere per minacce stalking verso una connazionale promotrice di campagne “pro-democrazia”. Vittime e nuove chiusure di scuole per l’ondata di calore in India e Bangladesh. Altri due anni di pena per attivista thai in prigione per lesa maestà.
Le notizie di oggi: in Vietnam domani prevista una sessione straordinaria del Parlamento. Pechino premia con una medaglia e denaro la repressione della giunta birmana. Turkish Airlines riprende i collegamenti con l’Afghanistan, quattro voli settimanali fra Istanbul e Kabul. Le prime due fasi della maratona elettorale in India registrano un’affluenza inferiore al voto 2019 per il Lok Sabha
Le notizie di oggi: almeno 36 vittime nel Guangdong per il crollo di un’autostrada. Ankara vuole unirsi al Sudafrica nella causa per genocidio contro Israele alla Corte internazionale di giustizia. Il Bhutan è pioniere nell’Asia meridionale per assistenza sanitaria di base (Aps). Ondata di calore e cattiva gestione causano una moria di pesci in un bacino idrico nel sud del Vietnam, centinaia di migliaia di animali morti.
Oggi il pontefice ha ricevuto in Vaticano il leader giordano. La Santa Sede evidenzia il colloquio “cordiale” e l’impegno comune su molti fronti. Sacerdote giordano: relazioni “consolidate”, Amman “modello” nelle relazioni fra cristiani e musulmani. Preoccupazione per l’escalation nella regione, l’importanza del turismo “in particolare quello religioso”.
Le notizie di oggi: gli uiguri nello Xinjiang hanno il tasso di carcerazione più alto al mondo, in cella uno su 26. Delhi ha avviato l'espulsione di rifugiati dal Myanmar. Seoul aumenta l’allerta terrorismo in cinque ambasciate in Asia nel timore di attacchi di Pyongyang. Nuovo passaggio di navi e caccia cinesi nello Stretto di Taiwan.
Il benedettino di origine tedesca che guida il monastero della Dormizione stigmatizza l’atteggiamento da “tifoserie” mentre “le persone soffrono, muoiono”. Il fronte opposto visto come “mostro” o “animale” per giustificare le violenze. L’ascesa al potere del governo di ultra-destra di Ben-Gvir ha determinato una escalation negli attacchi anti-cristiani nella Città Vecchia. Come Gesù preghiera e perdono in risposta all’odio, via di riconciliazione.
Dichiarazione comune franco-cinese contro l'operazione israeliana a Rafah al termine del vertice sui Pirenei: "Cessate il fuoco immediato nella Striscia e soluzione politica al conflitto israelo-palestinese basata sui due Stati a partire dai confini del 1967". Poi in Serbia - a 25 anni dal bombardamento Nato all'ambasciata di Pechino - il monito: "La Cina non permetterà che una storia così tragica si ripeta".
Circa 50 abitazioni in un villaggio del Negev sono state rase al suolo, lasciando centinaia di persone di una famiglia senza un tetto in una delle distruzioni più massicce degli ultimi anni. Per Ben Gvir sono “illegali” e giudica l’abbattimento “un passo importante”. La protesta della comunità che denuncia: “Abbiamo cercato una soluzione per anni, inutilmente”.
A due anni dall’uccisione della giornalista cristiana palestinese, il ricordo ad AsiaNews del fratello Anton. Il conflitto nella Striscia uno “shock” che lei avrebbe documentato per “adempiere alla missione di giornalista”. La chiusura di al-Jazeera attacco alla stampa e segno della “doppia morale” di Israele. La battaglia della famiglia per la verità sulla sua morte.
Il giorno che ricorda la nascita del moderno Stato di Israele nel contesto del dramma del 7 ottobre e della guerra a Gaza. Il rischio di una sconfitta politica più grave ancora di quella militare. La sfida di "compiere la propria parte in uno sforzo comune per il progresso del Medio Oriente", come sta scritto nella Dichiarazione di indipendenza.
Il portavoce del patriarcato Farid Jubran ad AsiaNews: la comunità “felice e sorpresa” per una visita “inaspettata” frutto dell’opera diplomatica del patriarcato. Una situazione “di emergenza” in cui mancano “cibo, medici e farmaci”. L’iniziativa umanitaria dei Cavalieri di Malta per rispondere ai bisogni della popolazione. L’abbraccio con il vice-parroco e il vescovo greco-ortodosso.
A Verona per l'Arena di Pace il gesto di due persone che hanno entrambe perso un proprio caro nel conflitto di Gaza. Il pontefice ha detto ai tessitori di dialogo in Terra Santa: "Chiedete ai leader mondiali di ascoltare la vostra voce, perché gli accordi nascano dalla realtà e non da ideologie". "Il peccato dei regimi politici finiti nelle dittature è non ammettere la pluralità: solo una società dove si affrontano i conflitti e si dialoga ha futuro”.
Ad AsiaNews la testimonianza di p. Romanelli rientrato dopo 7 mesi nella Striscia: non una casa è “intatta”, ma bisogna guardare al futuro. Nell’omelia della messa di Pentecoste il card. Pizzaballa ai cristiani di Gaza: “Non ho mai sentito una parola di ira” da voi, questo è il “segno della vostra forza”. La visita ad un panificio distrutto dalla guerra e riaperto di recente, che offre lavoro a cristiani e musulmani.
Yonatan Zeigen ad AsiaNews: impossibile “distruggere” Hamas che è una “idea”, va cambiata “la mentalità”. Proseguendo nell’occupazione “si tornerà sempre al 7 ottobre”. Per ricordare le battaglie della madre ogni anno sarà assegnato un premio a una donna araba e a una ebrea che operano a favore della convivenza. L'Abbraccio tra Maoz Inon e Azia Abu Sarah davanti a papa Francesco esempio "di ciò a cui aspiriamo tutti".
Le notizie di oggi: secondo il Wfp le inondazioni che hanno colpito l’Afghanistan hanno aggravato l’emergenza fame. Oltre 300 persone uccise e 1182 case sepolte dalla massiccia frana in Papua Nuova Guinea. Decine di migliaia di persone in piazza a Taiwan contro la riforma “filo-cinese” al vaglio del Parlamento. Vientiane non riesce a bloccare la tratta di esseri umani, soprattutto giovani.
A Pechino Xi Jinping è intervenuto al Forum di cooperazione Cina-Stati arabi. Presenti i leader di Egitto, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Scambi amichevoli, affinità, soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese i punti sottolineati dal presidente. Un segnale ulteriore dell’attivismo nella regione, nella conquista di spazi liberati dal progressivo disimpegno statunitense.
A dispetto delle smentite dello Stato ebraico l’uso nei raid contro Hezbollah, soprattutto contro obiettivi civili e terreni agricoli, è stato documentato da associazioni pro diritti umani e osservatori sul campo. Il Paese dei cedri pronto a presentare una denuncia alle Nazioni Unite. Amnesty International parla di attacchi “spaventosi” che causano gravi danni all’ambiente.
Ieri al Centro Pime di Milano la testimonianza della religiosa che per sei mesi ha vissuto le brutalità della Striscia. Una guerra “improvvisa”, di una violenza superiore a quelle del passato che ha fatto “cadere il velo dei diritti umani”. Le vittime cristiane, la distruzione della scuola delle Rosary Sisters. La sfida dell'incontro tra bambini che nella loro vita hanno sperimentato solo il conflitto e sviluppato una forte aggressività.
Le notizie di oggi: medici sud-coreani in sciopero il 18 giugno contro la riforma governativa. Crisi economica e mancanza di lavoro causano un crescente abbandono scolastico in Laos. Almeno sette uomini della sicurezza uccisi in una esplosione in Pakistan. Arcivescovo armeno invoca una protesta di piazza contro le concessioni territoriali governative all’Azerbaigian.
Le notizie di oggi: il Consiglio di sicurezza Onu vota la risoluzione per il cessare il fuoco a Gaza. Taipei ha arrestato un cittadino cinese per “ingresso illegale” via mare. La popolazione indonesiana fa registrare la maggior ingestione di microplastiche fra 109 Paesi al mondo. Caccia all’uomo dei soldati indiani nel Kashmir dopo un attacco a un bus di pellegrini. Tokyo vuole rafforzare la collaborazione economica con i Paesi dell’Asia centrale.
Nella notte l’aviazione israeliana ha ucciso un comandante e tre membri di Hezbollah che, in risposta, ha lanciato decine di razzi verso il Golan e Tiberiade. Intanto con una cerimonia dal respiro ecumenico tenuta a Bkerké p. Michel Jalakh è diventato il primo maronita a ricoprire quest'importante incarico in Vaticano. Anche il movimento sciita (nonostante i contrasti con il patriarca Rai) "elogia" il nuovo vescovo libanese.
Oltre un milione e mezzo di fedeli musulmani sono già arrivati ai luoghi santi dell’islam. Da Riyadh divieto assoluto di proteste per la guerra nella Striscia o di “politicizzazione” dell’evento che deve restare religioso. Incognita caldo per la salute dei partecipanti. Per la prima volta in un decennio, e dall’inizio del conflitto, si registra il ritorno di migliaia di siriani.
Lo rivela uno studio del Pentagono relativo al periodo fra dicembre e febbraio. Gli assalti delle milizie filo-iraniane in risposta alla guerra a Gaza hanno coinvolto 65 nazioni e costretto fino a 29 compagnie di navigazione ed energetiche a stravolgere le rotte marittime. Impennata anche dei premi assicurativi e nell’aumento dell’inquinamento.
L’inviato Usa ha incontrato i vertici israeliani e alti esponenti del Paese dei cedri nel tentativo di allentare le tensioni. L’Idf bombarda ancora il sud e approva i piani di attacco. Il presidente Biden preoccupato dalla prospettiva di un allargamento del conflitto. Il sorvolo dello spazio aereo e le fattorie contese di Shebaa e le colline di Kfarchouba nodi irrisolti del negoziato fra Israele e Libano.
Il segretario di Stato vaticano ha iniziato una visita di cinque giorni, su invito del presidente dell’Associazione libanese dei Cavalieri di Malta. Ieri alla messa per la festa di San Giovanni Battista ha rinnovato l'appello a "colmare il vuoto di questa voce cristiana che senza dubbio farebbe la differenza" anche rispetto ai venti di guerra che soffiano pericolosamente. Il ruolo della Chiesa nell’assistenza ai bisognosi.
La decisione annunciata dal ministro delle Finanze, ma non vi sono conferme ufficiali di Netanyahu o dell’esecutivo. In cambio pronto lo sblocco dei fondi palestinesi congelati dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Esultano i movimenti pro-coloni e favorevoli all’occupazione. Peace Now: premio ai criminali al culmine della guerra.
Ieri oltre 200 lanci di razzi dal territorio libanese oltre la frontiera, in risposta all’uccisione di un ufficiale del movimento. Circa 95mila persone in Libano e 60mila in Israele sfollate da nove mesi. Bruciati 8.700 ettari nel nord di Israele, circa 4mila nel Paese dei cedri. Il timore di un conflitto di vasta scala dagli effetti “catastrofici”.
Nell’attacco di ieri dell’esercito israeliano centrata la scuola della Sacra Famiglia, che da mesi accogliere sfollati del conflitto. In una nota il Patriarcato latino di Gerusalemme esprime “grave preoccupazione” per le “scene di vittime civili e di distruzione nel complesso”. il parroco p. Romanelli: "Stiamo bene, pregate per la pace". Il giorno precedente almeno 16 morti alla scuola al-Jawni di Nuseirat, gestita dall’Unrwa.
Dopo una serie di raid con droni, l’esercito ha dichiarato “zona rossa” l’area in cui sorge la struttura e imposto l’evacuazione forzata dei pazienti. La denuncia del primate Welby: "I luoghi di cura devono essere protetti: sia rispettato il diritto internazionale umanitario". Papa Francesco accosta l'ospedale pediatrico ucraino e la scuola del patriarcato latino colpita nella Striscia nelle stesse ore: "Profondamente turbato per l'accrescersi della violenza".
In politica estera o regionale, sono la guida suprema e i Pasdaran a definire gli orientamenti. E la principale fonte di resistenza, Hezbollah, è legata ai Guardiani della rivoluzione. Tuttavia per l’analista Haddad “Hamas ha accettato la proposta di cessate il fuoco con l’approvazione degli iraniani”. E la scelta di un riformista si inserisce in uno spiraglio di dialogo in un “clima diverso”.
Leader cristiano anticipa la ripresa dell’attività, ma la situazione resta incerta a causa del “nuovo ordine” dell’esercito di “evacuare” la città. Intanto l’Idf nega di aver imposto l’ordine di chiusura all’Al-Ahli Arab Hospital. Per Nasrallah una tregua nella Striscia spegnerà il conflitto anche nel fronte nord. Cauto ottimismo Usa su una intesa nei negoziati.
Le notizie di oggi: parziale ritiro dell’Idf da Gaza dopo una settimana di offensiva. Kathmandu verso una nuova coalizione di governo in seguito al voto di sfiducia parlamentare per K.P. Sharma Oli. Per rilanciare il turismo (e commercio) la Thailandia porta a 93 i Paesi che non necessitano di visto di ingresso. Riapparso dopo un mese il monaco “errante” Thich Minh Tue.
Per il capo del Comitato Jibril Rajoub vi sarà grande “attenzione” e pressione sugli otto atleti, simbolo di un popolo in guerra. Per l’ottava volta da Atlanta 1996 ai Giochi, saranno presenti in diversi sport dal nuoto al pugilato. Per il timore di attentati si svolgerà in un luogo nascosto la cerimonia di commemorazione degli 11 atleti israeliani uccisi dai palestinesi di “Settembre nero”.
Le notizie di oggi: tre civili uccisi in un raid israeliano nel sud del Libano, a Gaza supera i 20 morti l’attacco alla scuola Onu. Collloqui tra le fazioni palestinesi il 20 e 21 luglio in Cina. Alto funzionario nord-coreano a Cuba diserta e fugge in Corea del sud. Tribunale di Bangkok rinvia l’udienza di estradizione in Vietnam per l’attivista Montagnard Y Quynh Bdap.
Le notizie di oggi: la polizia in Laos salva 17 ragazze (anche di 10 anni) dalla schiavitù sessuale per turisti cinesi. Rapporto Onu denuncia il lavoro forzato “istituzionalizzato” in Corea del Nord. Sei vietnamiti avvelenati in una camera d'albergo a Bangkok. Dalla prossima settimana inizia il reclutamento fra gli ultra-ortodossi, scontri a Tel Aviv. Gruppo indù offre una preghiera per la “salute” di Trump dopo l’attentato.
Nella vicenda è intervenuto anche il capo dello Stato Widodo, con una critica pubblica verso l’operato dei membri dell’organizzazione musulmana moderata. Il leader Nu si è scusato per “l’incidente” e ha definito “inappropriata” la scelta per “tempi e modi”. I vertici del Paese confermano il sostegno alla causa palestinese.
Le notizie di oggi: Pechino interrompe colloqui con gli Usa sul controllo degli ordigni nucleare per le armi a Taiwan. La Knesset boccia l’istituzione di una Commissione di inchiesta sul 7 ottobre, soddisfatto Netanyahu. Il premier giapponese si è scusato con le vittime di sterilizzazioni forzate. L’economia indiana ha il tasso di crescita più rapida fra le nazioni emergenti.
Le notizie di oggi: almeno 32 vittime nella protesta studentesca in Bangladesh, incendiata tv di Stato. La polizia indaga sul cianuro usato nell’omicidio-suicidio di sei vietnamiti in un hotel di Bangkok. Raggiunto il consenso fra Tokyo e leader delle isole del Pacifico sul rilascio delle acque di Fukushima nell’oceano. I monsoni in Nepal hanno causato 125 morti in poco più di un mese.
Al termine di tre giorni di discussioni tra Hamas, Fatah e altri dodici gruppi il ministro degli Esteri cinese Wang Yi oggi ha annunciato l'accordo per un "governo di unità nazionale ad interim" per il dopo-guerra a Gaza. Ma di questo aspetto non c'è traccia nel resoconto dell'agenzia ufficiale di informazione di Ramallah. Mentre Stati Uniti, Israele ed Emirati Arabi Uniti tornano a parlarsi su una missione internazionale con un ruolo di Abu Dhabi nella Striscia.
Proprio mentre Netanyahu è a Washington il ministro della Sicurezza leader dell’ultradestra incoraggia i nazionalisti israeliani a recarsi a pregare pubblicamente al “monte del Tempio”, dove oggi sorge la moschea di al Aqsa. La polizia: “Nessuna autorizzazione”. Gli stessi leader religiosi ultra-ortodossi contrari. Sullo sfondo le pressioni per entrare nel gabinetto di guerra.
Nelle stesse ore in cui veniva eliminato il capo dell'ufficio politico di Hamas gli Stati Uniti hanno compiuto un raid contro le locali milizie filo-iraniane. Teheran ha convocato al tavolo in cui si pianifica la "ritorsione" anche Forze di Mobilitazione Popolare irachene. Haniyeh sepolto a Doha in Qatar.
Le notizie di oggi: massima allerta in Israele per l’atteso attacco di Iran e alleati in risposta all’uccisione di Haniyeh. Record storico in negativo per i matrimoni in Cina nei primi sei mesi del 2024. Islamabad blocca l’ingresso ai camionisti afghani a Torkham sprovvisti di passaporto o visto. Bangkok elabora piano decennale in risposta alla crisi nella sanità.
Ad AsiaNews il Custode di Terra Santa descrive un clima di “sospensione” con la percezione che “qualcosa incombe” dal versante iraniano. La deriva nazionalista e religiosa della leadership israeliana alimenta il conflitto, la società civile è presente ma non riesce a trovare una dimensione politica. La difesa di terre e proprietà cristiane essenziale per il futuro.
Nella prima udienza del mercoledì dopo la pausa di luglio il pontefice rinnova l’appello perché il conflitto non si allarghi e per la situazione umanitaria nella Striscia, definita “insostenibile”. La preghiera perché siano eliminate le “discriminazioni contro le donne” in Pakistan e Afghanistan. Introducendo un nuovo ciclo di catechesi ha proposto una riflessione dedicata al tema dello Spirito Santo nell’Incarnazione. L’incontro con l’Associazione Comunità Afgana in Italia.
Le notizie di oggi: Pyongyang punisce studenti e funzionari per aver visto un film sulla guerra di Corea. Le restrizioni a telefonia e internet lasciano ampie zone del Myanmar senza informazioni dall’estero. In Bangladesh riaprono le fabbriche del tessile per rilanciare la produzione interrotta dalle proteste. La guerra ostacola la vaccinazione antipolio a Gaza, per l’Oms rischio epidemia.
Le notizie di oggi: il premier annulla viaggio in Asia centrale, fra i giapponesi aumentano i timori del “mega terremoto”. Il regime birmano impedisce ai giovani di migrare per lavoro. Miliziani attaccano avamposto dell’esercito nel nord-ovest del Pakistan, sette morti. Panipak Wongpattanakit prima sportiva thai a vincere due ori alle olimpiadi. Dal papa un messaggio di speranza al popolo cinese.
La sera del 14 agosto il patriarca caldeo promuove una veglia nella cattedrale di san Giuseppe a Karrada. Il timore di una “guerra regionale” che sarà “disastrosa per tutti”. Patriarca Pizzaballa: l’impatto del conflitto “il più alto e doloroso di sempre”. Custode Terra Santa: “Importante pregare per la pace”. Di Gaza ha parlato anche al-Sistani che avverte: “Conseguenze catastrofiche”.
P. Ibrahim Faltas avverte: “La situazione è drammatica” e vi è “profonda preoccupazione” per un futuro senza cristiani. Nel mirino dei coloni e dell’ultra-destra di governo un’area patrimonio Unesco nei pressi di Betlemme. Anche in Cisgiordania un’escalation di violenze, distruzioni, arresti e morti. La storia “emblematica” di Alice Kisiya. Già più di 70 le famiglie cristiane emigrate dall'inizio della guerra.
Le notizie di oggi: otto soldati di Taiwan incarcerati per spionaggio pro-Cina. Centinaia di migranti dall’Asia bloccati all’aeroporto di San Paolo, in Brasile. Almeno 15 morti e 4,5 milioni di persone colpite da inondazioni nel Bangladesh. Per le compagnie aeree è meno pericoloso sorvolare l’Afghanistan del Medio oriente, restano i timori per sicurezza e ai controlli. Delegazione del Laos a Mosca per il Forum internazionale buddista visita la cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore.
Una delegazione di familiari dei morti nell’esplosione al porto ricevuta stamane in udienza privata da Francesco. La vicinanza del pontefice nella lotta contro l’impunità e gli ostacoli all’inchiesta. A seguire la messa celebrata dal segretario di Stato card. Parolin. Un incontro che segue una giornata di tensione (e guerra) fra Israele ed Hezbollah. Nasrallah: superate “tutte le linee rosse”.
Ad AsiaNews lo studioso giordano sottolinea il grado di “autonomia” con cui si muove Nasrallah, che ha trasformato il Libano in “prima linea” per tutelare gli interessi di Teheran. Le milizie sostenute dalla Repubblica islamica nei diversi Paesi del Medio Oriente utili per perseguire la strategia del caos. Pezeshkian volto “dialogante” con l’Occidente per allentare le sanzioni.
Le notizie di oggi: nel Manipur attacco a colpi di droni esplosivi da parte dei Kuki contro le forze di sicurezza. L’Onu ha avviato la campagna di vaccinazione anti-polio a Gaza. Il ministro giapponese della Difesa punta a uno stanziamento record di fondi per il prossimo anno fiscale. Si rafforzano i rapporti della Cina col Turkmenistan per le consegne di gas.
Lo sciopero generale indetto dal potente sindacato Histardrut sta bloccando gran parte di Israele. Una protesta contro l’esecutivo e il premier lanciata dopo il ritrovamento, nel fine settimana, dei corpi di altri sei ostaggi a Gaza. La denuncia del rabbino pacifista: la guerra è parte della “ideologia” dell’estrema destra ed elemento di “sopravvivenza” per il capo del governo.
Le notizie di oggi: dal 7 ottobre 3477 sfollati, di cui 1485 bambini, negli attacchi delle forze di sicurezza israeliane in Cisgiordania. Dagli allevamenti di mammiferi in Cina il pericolo di una nuova pandemia, virus nuovi e pronti al salto di specie. Si è dimesso il responsabile della Commissione elettorale in Bangladesh. Kuala Lumpur prosegue le esplorazioni nel mar Cinese in un’area contesa.
Con l’avvicinarsi della stagione della raccolta a metà ottobre nel Libano meridionale aumentano i timori legati alla sicurezza. Una incertezza alimentata da voci di una possibile escalation sul fronte libanese fra i miliziani e Idf. Gli agricoltori sperano nella protezione dell’Unifil. L’olivicoltura produce tra le 100 e le 200mila tonnellate all’anno, il 70% per la spremitura.
L’operazione che ha causato almeno 12 morti e oltre 2800 feriti, diversi dei quali gravi, rappresenta una “prima assoluta”. Lo scoppio dei cercapersone ha colto di sorpresa i miliziani filo-iraniani, il cui potenziale ne uscirebbe “indebolito”. Attesa per la risposta di Nasrallah, mentre è gara a donare il sangue per i feriti come avvenuto dopo l’esplosione al porto. Il timore che possa essere preludio a un conflitto su larga scala.
Nell'azione di ieri in LIbano oggetti all’apparenza innocui si sono rivelati armi potenti. L'ong che in 28 nazioni lavora per rimuovere le mine lasciate in eredità dai conflitti, parla di “urgente necessità” di rispondere all'ascesa delle armi autonome, che è parte di un “fenomeno” più ampio di “miniaturizzazione degli ordigni esplosivi e al loro utilizzo in micro-droni”. Chiesto un nuovo trattato per la messa al bando, come avvenuto per le mine terrestri.
P. Raed racconta il clima di preoccupazione per una escalation militare al confine col Libano. Il pericolo di tensioni sociali legate al conflitto, in una società sempre più radicalizzata. Il desiderio di fuga che non riguarda solo i cristiani. "L'unica soluzione è la fine della guerra a Gaza". A diocesi e sacerdoti in Italia (ed Europa) l’invito a promuovere piccoli “pellegrinaggi di solidarietà”.
In una nota il cardinale maronita condanna l'uso di apparecchi ricetrasmittenti “per uccidere indistintamente” nell'operazione contro Hezbollah. Il bilancio, tuttora provvisorio, è di 37 morti e 2.931 feriti, alcuni gravi. Il leader del movimento sciita Nasrallah: il fronte nord resterà aperto fino alla fine dell’aggressione a Gaza.
Oltre 100 morti e 400 feriti nel massiccio attacco israeliano nel Sud del Paese. Fonti di AsiaNews riferiscono di un esodo dei civili, accolti nelle scuole e negli edifici pubblici. Il vicario patriarcale per Israele: anche Nazareth lambita dai missili, ora “è probabile” che tutta la Galilea finisca sotto l’attacco di Hezbollah. "Se leader non si fermano effetti saranno terribili" Cristiani anello debole fra guerra, mancanza di pellegrini e violenza nella società araba.
I caccia dello Stato ebraico hanno colpito centri disabitati come obiettivi civili, tutti equiparati a depositi di munizioni o rampe di lancio di Hezbollah. Un medico parla di “massacro”, il timore di un numero consistente di cadaveri sotto le macerie. La grande fuga dal sud, ma qualcuno sceglie di restare rintanandosi nei villaggi. In alcuni quartieri di Beirut a maggioranza cristiana requisite case vuote ed edifici in costruzione.
Negli ultimi giorni si registrano attacchi della Resistenza islamica in Iraq contro Israele, l’ultimo nella notte con droni intercettati e abbattuti dall’aviazione. In caso di invasione di terra del Libano i miliziani pronti a unirsi al conflitto. Il 94enne leader sciita chiede aiuti per la popolazione civile libanese. Fra gli iracheni timori di una escalation che favorirebbe anche il ritorno dell’Isis.
Il giorno che segna l’attacco di Hamas a Israele e l’inizio della guerra a Gaza per il porporato è data “simbolica del dramma che stiamo vivendo”. Nel mese della Madonna l’invito a pregare in comunità per una vera riconciliazione. Il “vortice” di "violenza e odio" che causa “migliaia di vittime innocenti” oggi trova spazio “anche nel linguaggio e nelle azioni politiche e sociali”.
Di fronte all’escalation della guerra si registra fra cristiani e musulmani uno slancio di solidarietà, empatia e compassione. Medici e infermieri operano senza sosta per curare le vittime delle esplosioni e accogliere chi è costretto a fuggire dalle proprie case. Di fronte al massacro “inaccettabile” dei civili colpiti dai caccia israeliani, il Libano del “vivere insieme” esiste e va oltre la politica.
Per anni in fuga dal Paese di origine, oggi sono costretti a rientrare di fronte alla guerra lanciata dallo Stato ebraico a Hezbollah. Nelle ultime 48 ore quasi 30mila nuovi sfollati. Beirut registra l’attraversamento del confine “di 15.600 cittadini siriani e 16.130 cittadini libanesi”. Per chi torna un triplice dilemma: arresto, arruolamento o perdita dello status di rifugiato.
L’esercito annuncia la morte del leader di Hezbollah e del numero tre dell’organizzazione. Ad AsiaNews p. Michel Abboud racconta un quadro “molto difficile”, lambito dagli ordigni lanciati dai caccia anche il convento dei carmelitani. La gente fugge “senza prospettive di salvezza” e l’emergenza sfollati aumenta. Un appello “all’aiuto e al sostegno” perché “i bisogni sono enormi”.
Solo ieri in Libano si contano oltre 105 vittime e 359 feriti. Nel mirino anche il villaggio del sud, con “almeno una vittima confermata” nella comunità cristiana. L’obiettivo era il responsabile del Partito di Dio a Sidone, per eliminarlo raso al suolo un intero palazzo abitato da civili. Il premier Mikati parla di un milione di sfollati. Patriarca maronita: rafforzare l'unità fra libanesi.
Il numero due di Hezbollah annuncia: “Continuiamo la lotta”. Il prezzo è già elevato: oltre un migliaio di vittime, devastazioni incalcolabili ed emergenza umanitaria; ma nei centri di accoglienza o nelle piazze le parole di risentimento contro il segretario generale ucciso restano rare. Francia e Stati Uniti (che approva l’intervento di terra israeliano) continuano a parlare di una soluzione diplomatica che al momento appare lontana.
La vittima è p. Gregorius Saloum, parroco di Ibl al-Saqi, nel sud del Paese. Il prete gravemente ferito nell’attacco avvenuto ieri assieme alla moglie e ai figli. Colpito anche villaggio cristiano di Kfour, vicino a Nabatieh, dove si sono registrati pesanti danni alla locale chiesa.
Le notizie di oggi: Delhi contraria all’idea di una “Nato asiatica” auspicata dal nuovo premier giapponese. Seoul ha presentato l’ultimo “missile mostruoso” che può colpire infrastrutture critiche del Nord. In Bangladesh riaprono le fabbriche del tessile dopo le violente proteste. Il regime golpista in Myanmar ha avviato le operazioni di censimento della popolazione in vista del voto.
L'invito ai fedeli di tutto il mondo durante la Messa che stamattina in piazza San Pietro ha aperto la seconda sessione del Sinodo. Domenica 6 il Rosario a Santa Maria Maggiore per invocare da Maria il dono della pace. Ieri sera in San Pietro la celebrazione penitenziale: "Non chiediamoci: 'dove sei Signore?' ma: 'che responsabilità abbiamo noi nel non fermare il male?'".
Non possono accedere ai rifugi già sovraffollati e sono esposti alle bombe dell’Idf all’aperto, senza riparo. Una parrocchia ha aperto le porte ma sono decine ogni giorno a invocare aiuto. In Libano vi sarebbero oltre 160mila migranti, il 65% dei quali sono donne, ma il dato potrebbe essere di gran lunga maggiore. Le promesse (finora vane) di rimpatrio del governo filippino.
Le notizie di oggi: condannato a 12 mesi di carcere l’ex ministro dei Trasporti di Singapore. Le autorità cinesi hanno disposto il trasferimento in scuole statali di 200 studenti di un monastero buddista in Tibet. Delhi blocca la proiezione di un film pakistano, il primo in oltre un decennio. Decine fra tigri, leoni e pantere morti in due zoo del Vietnam per influenza aviaria H5N1.
Per il parroco della piccola comunità di rito latino l’allargamento a nord fa “pensare che purtroppo la guerra non finirà presto”. La “strage” dei bambini nella Striscia con oltre 16mila morti (su oltre 41mila in totale) dall’inizio del conflitto. Fra le priorità garantire la scuola in aule improvvisate nella chiesa stessa “per non perdere l’anno”. Il 7 ottobre la giornata di preghiera e digiuno per la pace: "In tanti qui vogliono solo la fine delle violenze".
Le notizie di oggi: Delhi approva programma da 1,2 miliardi per raddoppiare la produzione di olio da tavola. A Hong Kong un abitante su cinque vive in condizioni di povertà. Ankara e Baghdad firmano un MoU sul ritorno volontario dei migranti iracheni. Cittadina cambogiana in Malaysia deportata per aver criticato il governo di Phnom Penh sui social.
Nel primo anniversario della strage nel suo kibbutz di Neti HaAsara la testimonianza di un imprenditore israeliano tra i protagonisti del movimento che chiede il rilancio del dialogo tra israeliani e palestinesi. "Possiamo perdonarci a vicenda per ciò che abbiamo fatto nel passato e persino per ciò che avviene oggi, ma non potremo perdonarci se non lavoreremo per costruire un futuro insieme".
Ad AsiaNews mons. Martinelli definisce “urgente” rilanciare la “presenza” della Chiesa nel Paese martoriato da conflitti e violenze. La testimonianza delle suore, l’opera della Caritas e la realtà cristiana locale. I missili Houthi verso Israele, la neutralità del Golfo e il fragile equilibrio con Riyadh e Teheran. La Casa Abramitica modello di incontro, confronto e preghiera.
In una chiesa della provincia di Udon Thani la famiglia del 32enne lavoratore migrante ha promosso una veglia per chiederne il rilascio. Insieme a cinque suoi connazionali e almeno un nepalese sono i volti dimenticati della tragedia. Le lacrime della madre Wiwwaro che invoca la fine di questa “guerra brutale” in cui “tutti hanno sofferto abbastanza”. La scorsa settimana la premier Shinawatra ha incontrato il presidente iraniano chiedendo di mediare per la liberazione.
Divisi sul conflitto fra il Partito di Dio e lo Stato ebraico, i movimenti e partiti si mostrano compatti nella difesa della sovranità territoriale. Non si ferma l’emergenza umanitaria e l’escalation degli sfollati, ma si moltiplicano anche i gesti di solidarietà. Analista politico parla di “guerra religiosa” voluta dal premier israeliano, che punta a spaccare la società e il mosaico libanese.
Il vicario dell’Anatolia parla di “sentimento diffuso” che unisce governo e popolazione, che vive una fase di “grande preoccupazione” come tutta la regione. Lo Stato ebraico continua a colpire, da Gaza al Libano: almeno 22 morti a Beirut, missione Unifil nel mirino al sud. A Smirne vandalizzata una sinagoga. Come denunciato dal papa, anche in questo conflitto prevale “l’economia delle armi”.
Senza il cessate il fuoco e una piena efficacia della risoluzione Onu 1701 il Libano resta in stallo politico. Le pressioni di Teheran impediscono al presidente della Camera Nabih Berry di liberarsi dalla morsa di Hezbollah. L’alto esponente del mondo sunnita - che fu invitato in Vaticano ai Sinodo del 1995 e a quello sul Medio Oriente del 2010 - auspica ad AsiaNews che il Paese dei Cedri impari dalle tragedie del passato. E il ritorno nel grembo arabo attraverso la "porta" saudita.
Ad AsiaNews il patriarca caldeo parla di situazione “preoccupante” soprattutto per la popolazione civile, che paga “il prezzo più elevato”. Le mediazioni stagnano e continua a prevalere “l’economia della guerra” che si innesca su altri elementi di crisi, come la demografia e il clima. Il ruolo delle milizie sciite nello scenario iracheno e lo “scandalo” che ha colpito la Chiesa caldea di recente.
Nella sede del patriarcato maronita riuniti i principali leader delle 18 comunità religiose riconosciute nel Paese. Per il card. Raï è “un segno di speranza”. L’urgenza di un cessate il fuoco, l’elezione di un nuovo presidente della Repubblica che goda del “consenso”, l'unità nazionale e la causa palestinese tra i punti del comunicato finale.
L'ex premier israeliano e l'ex ambasciatore palestinese all'Onu nei giorni scorsi avevano diffuso insieme un appello per la ripresa del negoziato per i due Stati e una soluzione politica per Gaza. Ricevuti in udienza in Vaticano insieme a Gershon Baskin (negoziatore israeliano con Hamas) e Samer Sinijlawi (palestinese molto vicino a Mohammad Dahlan) proprio mentre il governo israeliano sostiene di aver ucciso il leader di Hamas Yahya Sinwar.
Per l’attivista palestinese lo scontro è destinato a continuare, perché “ha radici ben più profonde” dei leader che combattono. Netanyahu rivendica una vittoria da offrire al popolo israeliano, ma “uccidendo un uomo non si elimina un’idea”. Le possibili ripercussioni sui colloqui per la tregua e per la sorte degli ostaggi ancora in mano ad Hamas.
AsiaNews ha incontrato il vescovo di Ha Tinh, nel nord del Paese, fra i partecipanti al Sinodo che si conclude nel fine settimana. L’attesa per la firma delle piene relazioni fra Hanoi e Santa Sede. Fede e spiritualità sono elementi “molto importanti”, come “l’evangelizzazione” di migranti e diaspora. Preoccupazione per le tensioni nei mari e le guerre in Medio oriente.
Lo sfollamento massiccio degli sciiti libanesi esaspera le tensioni comunitarie. L’incontro nella capitale francese ha quale obiettivo primario quello di aiutare l’esercito per scongiurare una deriva di sangue. Un primo passo, preludio di un possibile cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele, e del dispiegamento dei militari a sud del Litani per permettere il ritorno degli sfollati.
Commentando i fermi, il ministro Herath spiega che sono sottoposti a interrogatorio. Il governo ha rafforzato i controlli e la tutela degli stranieri, in particolare i turisti provenienti dallo Stato ebraico per “potenziali minacce”. Leader musulmano parla di “cospirazione” per colpire la nuova leadership del Paese e “distruggere” l’economia.
Le notizie di oggi: Tokyo e Seoul (e Washington) esprimono “grave preoccupazione” per la presenza di truppe nord-coreane in Russia. Entro il 2050 in Nepal a rischio estinzione il leopardo delle nevi. Per Taipei nessuna “forza esterna” può cambiare il futuro democratico dell’isola. Hanoi sta costruendo una pista di decollo in un atollo artificiale nelle Spratly, contese da Pechino.
Per l’esercito dello Stato ebraico sono usati da Hezbollah per spostare armi e attrezzature militari fra i due Paesi. In questi mesi fino a mezzo milione di persone hanno superato il confine dall’apertura del “fronte nord” della guerra. I raid aerei colpiscono anche i civili e bloccano attività e commerci. Tiro: l’Idf lancia un ordine di evacuazione.
Con 92 voti favorevoli e 10 contrari il Parlamento israeliano approva una doppia legge che blocca le attività dell’agenzia Onu per i palestinesi, accusata di coprire Hamas. Critiche della comunità internazionale. Per il commissario generale è una scelta “senza precedenti”. Guterres: la sua opera “essenziale”. Nel mirino anche il quartier generale, requisito per costruire nuove case per coloni a Gerusalemme est.
Le notizie di oggi: Seoul, durante le elezioni Usa il regime di Pyongyang vorrebbe lanciare un missile balistico (Icbm). Gran Bretagna, Ue e Canada hanno imposto altre sanzioni contro il regime birmano. Nel sud-ovest del Pakistan cinque persone uccise in un attacco di uomini armati al cantiere di una piccola diga. La crisi colpisce anche i super-ricchi in Cina, calano i patrimoni.
Il nuovo capo di Hezbollah non esclude trattative, ma avverte: serviranno “settimane o mesi”. Il premier libanese ad interim Mikati mostra maggiore ottimismo e attende sviluppi dalla missione di Hochstein in Israele. Ma restano le voci critiche su entrambi i fronti. Intanto la capitale saudita ospita la due giorni della “Alleanza internazionale per l’applicazione della soluzione a due Stati”.
Le notizie di oggi: razzi di Hezbollah sul nord, sette morti fra cui quattro cittadini thai; bulldozer israeliani demoliscono sede Unrwa. In Giappone carcere per i ciclisti che guidano col telefonino o in stato di ebbrezza. India e Cina hanno completato il ritiro dei soldati dai punti sensibili lungo la frontiera contesa himalayana. In Iran tornano le amputazioni delle dita ai condannati per furto.
Nella solennità di Tutti i santi e della proclamazione delle Beatitudini “via della santità”, il pontefice ricorda come la guerra sia “ignobile, perché trionfo della menzogna”. L’appello per il Ciad colpito dal grave attentato terroristico e la comunità valenciana travolta dalla tempesta Dana, “catastrofe ambientale”. Il pensiero alle “153 donne, bambini massacrati nei giorni scorsi a Gaza”.
Nella vicenda riguardante il 32enne componente dello staff di Netanyahu i contorni di un possibile nuovo scandalo politico e giudiziario. Rivelando (false) informazioni ai media, il collaboratore avrebbe contribuito a far deragliare le trattative sui prigionieri e spingere sull’acceleratore del conflitto. Lapid attacca: premier “incompetente” o “complice".
All’ombra del conflitto a Gaza (e con gli Hezbollah libanesi a nord) gli israeliani stanno perpetrando una “politica” di violenze contro agricoltori e terre. Una “politica” di Stato che unisce movimenti pro-occupazione e istituzioni. Con Ben Gvir una vera e propria task force contro gli attivisti stranieri che sostengono i palestinesi, a colpi di arresti ed espulsioni.
L’attivista israeliano, mediatore del rilascio del soldato Gilad Shalit per oltre cinque anni nelle mani di Hamas: il premier usa l’antisemitismo per coprire scandali interni e sfrutta la guerra per interesse. Critiche anche per il versante palestinese, chiamato a preparare il terreno per elezioni rimandate troppo a lungo. Sul passo indietro del Qatar: si sfrutti questo passo per forzare la mano e far ripartire la trattativa.
Il cambio voluto dall’emiro riguarda sette dicasteri, fra cui il nuovo vice primo ministro e ministro di Stato per la Difesa (e intelligence). Un referendum sancisce la cancellazione del voto per il Consiglio della Shura e allarga il campo dei candidati. Portavoce esteri definisce “inaccurate” voci della fine di ruolo di mediatore e chiusura dell’ufficio del movimento palestinese.
Nel clima "favorevole" creato dalla guerra, le autorità israeliane hanno demolito ieri il Centro Al Bustan, nel quartiere a ridosso delle Mura di Solimano. Una zona che da anni vorrebbero sgomberare dalle famiglie arabe per espandere le infrastrutture del parco turistico che sta riportando alla luce tutti i reperti dell'antica Gerusalemme ebraica.
A settant'anni dalla sua nascita il card. Zenari ricorda il fondatore di Mar Musa, ancora oggi la sua “eredità più viva”. Al tema degli scomparsi si sommano il dramma di sfollati e rifugiati, la guerra in corso e le devastazioni del sisma. I raid israeliani, sempre più frequenti, hanno tagliato il collegamento col Libano che rappresenta “un cordone ombelicale”. Papa Francesco e i martiri di Damasco “boccata di ossigeno”.
Le trattative per una sospensione di 60 giorni dei combattimenti, seguita dall’applicazione della risoluzione 1701, proseguono su binari difficoltosi. Fra gli ostacoli l’accanimento militare dello Stato ebraico contro il Paese dei cedri. Un altro dei leader storici di Hezbollah, Mohammed Afif, vittima di un attacco mirato. Secondo stime della Banca Mondiale, negli ultimi due mesi distrutte più di 100mila abitazioni.
Per lo studioso giordano il piano che ha portato alla normalizzazione con Israele “sembra dormiente” ma resta una “base” valida. Il Medio Oriente di è una oggi realtà diversa rispetto al primo mandato del Tycoon. La politica “zero conflitti” perseguita da Riyadh privilegia l’ambito economico e apre al dialogo con Teheran. La centralità della questione palestinese per fermare i conflitti.
Il rabbino moldavo-israeliano ucciso a Dubai era parte di un gruppo chassidico che, pur non essendo il più numeroso, è noto per il suo “apostolato”. Vanta quasi 5mila membri - shluchim, o emissari - che gestiscono circa 3.500 istituzioni o “Case-Chabad”. Attivista israeliana: “limitato” definire la morte frutto di attacco antisemita. Il suo movimento “molto importante”, ma con elementi di criticità.
Voluto dal presidente Biden, il progetto di cessate il fuoco americano tra Israele e Hezbollah è in attesa di via libera dall’esecutivo Netanyahu. L’accordo comporterà il ritiro della forza Al-Radwan di Hezbollah a nord del Litani e l’uscita totale di Israele dal territorio libanese. A questo dovrebbe seguire il ritorno delle popolazioni sfollate e un quintetto a supervisione della tenuta.
Le notizie di oggi: in Pakistan il partito di Khan sospende la protesta dopo l’incursione notturna della polizia con massicci arresti. Fino al 40% di rincari per le verdure in Malaysia per cattive condizioni meteo. In Giappone 4mila siti usati come centri di accoglienza in caso di disastro sorgono in aree a rischio ambientale. Missione Onu denuncia oltre 250 casi di arresti arbitrari fra i giornalisti per mano dei talebani in Afghanistan.
Mentre faticosamente tiene il cessate il fuoco con Israele, un reprotage dalle aree più duramente colpite dalla guerra. L'accordo arrivato nel giorno di una festa mariana, proprio come avvenne nel 2006. I danni provocati dai bombardamenti durissimi delle ultime ore prima che entrasse in vigore la tregua. Una religiosa da Nabatyeh: "L'intera città è morta, la nostra scuola non potrà riaprire prima di febbraio".
Questa mattina il pontefice ha ricevuto per mezz’ora, prima volta in tre anni, il presidente Anp. Una nota vaticana sottolinea l’attenzione per la “gravissima situazione umanitaria a Gaza”. Per il vicario della Custodia vi sono le prospettive per un cessate il fuoco e una festa “di pace, ben diversa dallo scorso anno”, anche se resta “grande preoccupazione” per il Libano e la Siria.
Gli attacchi dello Stato ebraico al “partito di Dio” hanno danneggiato un castello medievale e un sito sciita a Chameh, villaggio vicino a Tiro. Il luogo è dedicato a Chmoun el-Safa, che altri non è che il primo pontefice della cristianità, di cui conserva le tracce di una cappella. Per verificare se al suo interno vi sono reliquie risalenti al I secolo bisogna attendere il ritiro dell’esercito israeliano.
Le notizie di oggi: Xi Jinping a Macao per i 25 anni dalla consegna dell’ex colonia portoghese in Cina. Le scorte di riso (e grano) in India hanno raggiunto livelli record. Secondo Rsf l’esercito israeliano ha ucciso almeno un terzo dei reporter uccisi nel 2024. Il presidente indonesiano vuole perdonare 44mila prigionieri, fra i quali oppositori della provincia di Papua.
Le notizie di oggi: nel 2024 la “guerra” alla corruzione di Xi Jinping ha colpito un numero record di alti funzionari. Dopo anni di ritardi apre la prima metropolitana a Ho Chi Minh City. Fuga di massa di operatori sanitari dall’ascesa dei talebani, milioni di afghani senza cure mediche. Il governo di Taiwan contro la norma votata dall’opposizione che taglia la spesa, comprese risorse per la difesa.
Ad AsiaNews il provinciale dei francescani che custodiscono i Luoghi Santi racconta di festività per la seconda volta senza pellegrini, il cui ritorno è “legato alla fine del conflitto”. L’attenzione alle vicende della vicina Siria, fra giudizi “sospesi” o “moderatamente positivi”. La Custodia “sempre più internazionale” con “una sessantina” di Paesi presenti. Il “debito” dei cristiani d’Occidente con i fratelli della Terra Santa.
Le notizie di oggi: messa di Natale in una grotta per i cristiani Kayah sfuggiti ai raid della giunta birmana. Israele attacca gli Houthi in Yemen, sei morti; nel raid all’aeroporto coinvolto direttore generale Oms. In Cina tornano (con cautela) alberi e decorazioni natalizie, ma restano “pressioni” sui cristiani. Tribunale militare in Pakistan condanna 60 civili per le proteste pro-Imran Khan. Spesa sociale (e militare) in crescita nel bilancio "record" del Giapone.
Le notizie di oggi: direttore generale Oms contro Israele: basta attacchi agli ospedali di Gaza. Nuovo gioco da tavolo simula invasione cinese di Taiwan. Leader talebano vieta finestre (e impone la chiusura di quelle esistenti) ai piani alti di edifici che affacciano su cortili o aree usati da donne. Phnom Penh perdona e rimpatria 13 filippine incarcerate per traffico illegale di madri surrogate.
In un clima di relativa stabilità il Parlamento libanese si prepara a riunirsi il 9 gennaio con all'ordine del giorno l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Un quadro che resta fragile, vista la determinazione di Hezbollah nel riorganizzare le forze, l’influenza iraniana e le truppe israeliane tuttora presenti. Elementi che minano le istituzioni, la sicurezza dei confini e la ripresa economica.
Dall’inizio del conflitto almeno 16mila lavoratori dall'India per rimpiazzare i blocchi in Cisgiordania e della Striscia. Ingressi destinati ad aumentare grazie a campagne mirate. Nel nord tornano gli agricoltori dalla Thailandia, fra i migranti che hanno pagato di più in termini di vittime e sequestri. Da 165mila a soli 15mila i palestinesi attivi in Israele.
L’ultima vicenda riguarda Umm al-Hiran, raso al suolo per edificare la neonata cittadina ebraico-ortodossa di Dror. Parte dei lotti concessi a prezzi irrisori ai membri del gruppo religioso sionista di Garin Torani. L’allarme di Peace Now: col governo Netanyahu-Smotrich-Ben Gvir ogni settimana autorizzazioni per nuove case negli insediamenti.
Israele e Hamas pronte a siglare il cessate il fuoco e il rilascio di parte degli ostaggi, ma la fine della guerra resta lontana. Ad AsiaNews Yonatan Zeige, figlio della pacifista israeliana fra le vittime del 7 ottobre, parla di “questioni di potere e interessi” dietro l’accordo, a partire dalla nuova amministrazione Usa. Il precedente storico fra Israele ed Egitto come esempio per superare il conflitto con i palestinesi.
Entusiasmo nei campi profughi palestinesi in Libano per l’accordo di cessate il fuoco nella Striscia fra Israele e Hamas. Nawaf Salam, ex presidente della Corte penale internazionale, eletto nuovo primo ministro. Macron atteso a Beirut. La Chiesa maronita plaude all’adozione da parte del Libano del principio di “neutralità positiva” in politica estera. Primo viaggio all’estero del presidente Aoun in Arabia Saudita.
Il parroco della chiesa della Sacra Famiglia nella Striscia: "Ringraziamo Dio e continuiamo a pregare perché gli impegni siano rispettati. Aspettiamo di capire i dettagli sul ritorno di centinaia di migliaia di persone dal sud a Gaza City e la possibilità di far uscire i feriti che necessitano di cure". I vescovi cattolici della Terra Santa ai leader politici e alla comunità internazionale: "Ora si sviluppi una visione politica chiara e giusta per una pace duratura".
L'esponente cattolico palestinese definisce uno “sviluppo positivo” il cessate il fuoco firmato nella notte dopo le tensioni nel governo israeliano e gli ultimi nodi con Hamas. “I più piccoli non possono continuare a morire per le presunte responsabilità dei loro padri o delle loro madri”. La sfida di "rimodellare il sistema di governo a Ramallah dove Hamas non potrà avere un ruolo di primo piano".
Le notizie di oggi: stamane il presidente Yoon ha presenziato ad un’udienza relativa all’arresto con l’accusa di insurrezione. Cresce ad un ritmo più veloce l’economia cinese, ma restano i dubbi di sostenibilità per il 2025. Islamabad ha lanciato da una base cinese il primo satellite di osservazione. Avvelenamenti e carenze di fondi nel programma presidenziale indonesiano di pasti nutrienti gratis.
Israele celebra il rilascio di Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari nel quadro della fragile tregua. Tuttavia, resta il mistero sulla sorte dei lavoratori stranieri ancora ostaggio nella Striscia. Fra questi vi sono sei cittadini thai e un nepalese sulla cui sorte nulla è trapelato nemmeno durante i negoziati di questi giorni. I timori delle famiglie che “tutto possa crollare” prima del loro ritorno.
Le notizie di oggi: in Cina annunciata pubblicamente l'avvenuta esecuzione dell'attentatore di Zuhai ad appena due mesi dalla strage. In Thailandia centinaia di coppie omosessuali si sposeranno il 23 gennaio con l’entrata in vigore della norma che ne legalizza il matrimonio. Inaugurato in Pakistan il più grande aeroporto del Paese, realizzato col contributo di Pechino. Patriarca e Custode di Terra Santa: con la tregua riprendano i pellegrinaggi nell’anno giubilare.
L’esercito israeliano ha lanciato l’operazione “Muro di ferro” a Jenin, una decina di morti e 35 feriti. A Tel Aviv assalitore con coltello ferisce quattro persone, poi viene ucciso. Il gen. Herzi Halevi annuncia le dimissioni (per i fatti del 7 ottobre) auspicando un’inchiesta indipendente. Attivista palestinese: “Chiusura totale” da parte israeliana, la zona è “sotto assedio” e “vogliono chiudere i conti”.
Le notizie di oggi: Hanoi e Seoul pronte a concludere accordo sulle armi da 300 milioni. Ministro saudita degli Esteri oggi a Damasco per incontrare la nuova leadership. Commissione pachistana per i diritti umani: progressivo deterioramento nell’ultimo biennio della libertà di espressione. Condannato a morte in Cina anche il responsabile di uno dei tre attacchi a stranieri avvenuti lo scorso anno.
Nel quadro della tregua rilasciati oggi cinque thai e tre israeliani, fra i quali Agam Berger. Polemiche dal governo Netanyahu per le modalità. Nel fine settimana scarcerato da Israele il “decano dei prigionieri palestinesi”, che ha trascorso 40 anni in prigione. Le sue prime parole: "Ai nipoti dico: no alla lotta armata"
Un tentativo di rientro nei villaggi vicino al confine ancora occupati ha provocato 26 morti e oltre 160 feriti. Nuova scadenza al 18 febbraio alle truppe dello Stato ebraico perché lascino il Paese. Gli incidenti rilanciano Hezbollah che insiste sulla legittimità della “resistenza” verso Israele, che deve restare armata. Inviato Usa Morgan Ortagus, che succede ad Hochstein, atteso nei prossimi giorni.
Il sito archeologico a nord di Nablus legato alla memoria di Giovanni il Battista nel mirino degli attacchi dei coloni (e dell'esercito israeliano). La morte di un 14enne colpito dai proiettili di un soldato. La studiosa Carla Benelli ad AsiaNews: “Patrimonio da preservare, tramandare e condividere. Rispèttando l'identità di tutti: ebrei, cristiani e musulmani”.
La religiosa delle Rosary Sisters che ha condiviso con i gazawi la vita sotto Hamas e le sofferenze della guerra commenta ad AsiaNews le parole dell'inquilino della Casa Bianca che prospetta la cacciata dei palestinesi dalla Striscia per trasformarla nella “riviera del Medio oriente”. "Devono poter vivere nella loro terra. È come dire alla popolazione americana di andarsene dagli Stati Uniti".
La testimonianza ad AsiaNews del parroco che racconta un clima di “impunità” a fronte degli attacchi dei coloni e delle chiusure dell’esercito. Almeno 10 famiglie della comunità fuggite negli Stati Uniti non per motivi economici, ma in cerca di pace e sicurezza. Chiusure anche a Tammoun e nel campo profughi di al-Far’a, interrotta la fornitura di acqua e le comunicazioni.
Le notizie di oggi: Pyongyang, armi nucleari servono “in combattimento”, non sono merce di scambio. Oggi il rilascio di altri tre ostaggi israeliani di Hamas, regge la tregua a Gaza. Unhcr: da settembre 2023 Islamabad ha espulso oltre 825mila migranti afghani. Kuala Lumpur ritira la controversa norma con linee guida per musulmani che partecipano a eventi “non islamici”.