Proprio mentre il Paese celebrava il successo della missione Chandraayan-3 23 operai del West-Bengal hanno perso la vita nel crollo di un viadotto di una linea in costruzione nello Stato del Mizoram. Nei cantieri edili indiani una media di 38 incidenti mortali al giorno. Vittime il più delle volte migranti internI.
Aveva creato il più grande marchio globale dello Sri Lanka, con prodotti venduti in più di 100 Paesi e tra i primi 10 marchi di tè al mondo. Nato in una famiglia cattolica nel 1930, Fernando aveva creato da zero la sua azienda. Negli ultimi anni aveva dato vita a una fondazione per la protezione delle foreste.
Obiettivo una maggiore presenza nelle aree periferiche del Paese e il potenziamento della prevenzione e della medicina specialistica. Ma fa discutere l'apertura ai medici stranieri e la possibilità per i pazienti di presentare denunce per negligenza.
Entrato in vigore nel 2013 il MUCP mira a promuovere lo sviluppo sostenibile, preservare il patrimonio culturale e promuovere la conoscenza e l'innovazione.
Preoccupano i dati di maggio diffusi dall’Istituto nazionale di statistica, immediata la reazione degli istituti internazionali. L’economia post Covid dalle tinte fosche preoccupa una popolazione ancora segnata da lockdown e proteste. La disoccupazione giovanile supera il 20%. le analisi critiche o i grafici basati su dati ufficiali vengono oscurati dal governo.
La denuncia in un documento diffuso oggi da Amnesty International. A mesi di distanza dalla fine della rassegna calcistica Fifa e Qatar devono ancora offrire “un regime efficace e accessibile” per ottenere i risarcimenti. Possibilità di ricorso precluse per quanti sono tornati nei Paesi di origine.
L'intreccio tra crisi economica locale e aumento globale dei costi delle materie prime ha portato alla paralisi del settore. Enti di categoria preoccupati dalla concorrenza di Bangladesh, Nepal, India e Malaysia, dove gli investitori stranieri trovano costi al metro quadro inferiori per costruire. Il governo ha accettato di alzare del 20% i prezzi calmierati per gli appalti sulle nuove strade, ma ha 200 miliardi di rupie di pagamenti arretrati.
Il governo vuole rivedere le regole sui permessi per i nikkei yonsei, stranieri con discendenza alla quarta generazione. I primi incentivi all’immigrazione col governo Abe nel 2018, pur entro rigorosi termini lavorativi, sociali e di conoscenza della lingua. Una rivoluzione dettata dall’invecchiamento e dal calo della popolazione, crollano consumatori e lavoratori attivi.
L'Associazione dei lavoratori qualificati accusa il governo malese di non fare abbastanza per indirizzare i diplomati verso le esigenze delle industrie locali. La replica del vice primo ministro: "Stiamo lavorando a un piano per coordinare i 1260 istituti del Paese evitando sovrapposizioni e migliorando l'offerta formativa". Un’istruzione "di qualità inclusiva ed equa" tra gli Obiettivi di sviluppo dell'Onu.
Su 10mila diplomati all'anno ben 7mila prendono la strada verso posti più remunerativi nelle strutture sanitarie per pazienti stranieri o emigrano direttamente all'estero. Sotto accusa le basse remunerazioni e turni che arrivano fino alle 80 ore settimanali.
La terza più popolosa provincia cinese ha lanciato un piano dei "100 giorni" per rispondere alla mancanza di lavoro che colpisce il 20,4% dei giovani. Massiccio intervento dello Stato e ritorno dei laureati alle aree rurali le ricette per fronteggiare la crisi del settore privato, colpito dalla pandemia ma anche dalle misure contro le aziende dell'high-tech. Una strada che difficilmente potrà rivelarsi efficace mentre cresce il malcontento nelle università.
Chhim Sithar è stata accusata di aver “fomentato il caos sociale” al NagaWorld, il grande albergo-casa da gioco di Phnom Phen. Aveva guidato le manifestazioni per i diritti dei lavoratori e il reintegro di centinaia di dipendenti licenziati. Condannati anche altri otto imputati con pene (sospese) da 12 a 18 mesi di galera. Il governo ha inasprito la repressione del dissenso in vista del voto di luglio.
La denuncia del China Labour Bulletin: nonostante formino una buona percentuale della forza lavoro, le addette alle consegne in Cina vengono scartate o recensite con giudizi negativi per il solo fatto di essere donne. La retribuzione di partenza spesso è inferiore. Diversi sindacati locali sono intervenuti ma non è stato avviato un negoziato con le piattaforme.
Migliaia di lavoratori sanitari in piazza contro il presidente che ha stoppato un provvedimento approvato dal Parlamento (con il sostegno dell'opposizione) ma osteggiato dai dottori che temono il caos nella sanità. Gli infermieri: preoccupazioni infondate, il Paese ha bisogno di più centri di cura per far fronte al rapido invecchiamento della popolazione.
Scoperto un racket sul quale sono in corso indagini: persone provenienti da tutto il sud-est asiatico convinte di recarsi nelle Filippine per un normale lavoro, venivano detenute e impiegate in attività criminali come vendite truccate, chat erotiche, truffe in cripto valute. Una senatrice ha messo in evidenza la presenza di “call centre dell’inganno” nel Paese chiedendo un intervento del governo.
Secondo i rapporti delle istituzioni internazionali quasi 105 milioni di persone risultano ufficialmente disoccupate nell’Asia-Pacifico, una cifra superiore del 12% ai dati del 2019. Anche i progressi in termini di lavoro informale e vulnerabile sono andati persi, mentre i settori a più alta crescita occupazionale impiegano in realtà una fetta piccolissima di lavoratori.
Il 24 aprile 2013 crollava un complesso commerciale che riforniva i grandi marchi, uccidendo oltre 1.100 persone, di cui la maggior parte donne. Nonostante alcuni progressi iniziali, gli stipendi continuano a essere miseri, i sindacati non hanno possibilità di operare e le sopravvissute alla tragedia hanno difficoltà a trovare un impiego per le condizioni di salute. Il Bangladesh è il secondo esportatore mondiale di indumenti dopo la Cina.
La testimonianza del giovane reclutato con un annuncio di lavoro su Facebook è stata diffusa oggi durante un'udienza del Senato filippino. Circa mille cittadini del sud-est asiatico sarebbero ammassati in un edificio di Paranaque, poco lontano dall'aeroporto internazionale. Accuse sulla facilità con cui gli uffici immigrazione rilasciano i visti di ingresso.