Identificate come Ri e Kang, 39 e 43 anni, stavano aiutando altre donne a fuggire in Corea del Sud. Entrate in Cina come vittime di tratta, una volta rispedite in Corea del Nord sono state uccise dopo un processo pubblico, confermato da diverse fonti.
Incuranti della guerra, molti cittadini espatriano nella ex Birmania in cerca di lavoro ma finiscono nelle reti di trafficanti. Almeno 40 liberati negli ultimi giorni, ma a decine sono ancora in condizioni di prigionia. L’appello (vano) a cercare lavoro in agenzie registrate presso l’Ufficio per l’impiego all’estero dello Sri Lanka (Slbfe).
Dopo il primo rimpatrio forzato su un volo aereo la questione è entrata anche nel dibattito tv tra Trump e Biden. La crisi economica della stagione post-Covid la principale motivazione. Rotte anche verso l’Italia passando per la Serbia, con preoccupanti contorni da moderna schiavitù.
Il messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che la Chiesa celebrerà quest'anno il 29 settembre. "Quante bibbie, vangeli, libri di preghiere e rosari accompagnano i migranti nei loro viaggi attraverso i deserti, i fiumi e i mari e i confini di ogni continente”. La testimonianza di Blessing Okoedion, nigeriana sopravvissuta alla tratta: "Ho imparato di nuovo che cosa significa essere cristiani".
Persone in difficoltà economiche venivano portate in un clinica di Teheran per vendere un rene per poche migliaia di euro. Si sospetta che alcune di loro sarebbero morte durante gli interventi, che portavano proventi fino a dieci volte più altri ai procacciatori. L'Iran è uno dei crocevia di questi affari criminali per l'alta incidenza delle patologie renali.
Nell’ultimo decennio oltre 110mila thailandesi sono partiti verso Svezia e Finlandia, attratti dalla promessa di salari elevati e buone condizioni di lavoro per trovarsi spesso invece sfruttati e intrappolati dal debito con gli intermediari. Una piaga su cui il governo di Bangkok non interviene per non perdere opportunità di lavoro e turisti europei.
Messaggio del pontefice in occasione della X Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. L’esempio di Santa Giuseppina Bakhita e il tema che è anche monito: “Camminare per la dignità: ascoltare, sognare, agire”. Un fenomeno spesso “invisibile”, alle vittime necessario “restituire piena dignità”. Il ruolo di media e reporter nel raccontare.
L'8 febbraio si celebra la giornata mondiale di preghiera e riflessione voluta da papa Francesco. L'appello alle istituzioni filippine dell'organismo promossoa dalle suore per combattere questo fenomeno: "Più protezione e prevenzione".
Una distribuzione inadeguata degli immigrati nei vari settori ha reso necessaria la revisione dei rapporti con 15 nazioni. Interessati 2,2 milioni di persone, provenienti soprattutto da Bangladesh e Nepal e finiti in un limbo. Nel mirino la pratica del lavoro forzato o il mancato pagamento dei compensi.
Un cartello della criminalità organizzata avrebbe portato “regolarmente” dallo Sri Lanka alla Malaysia 13 bambini e da lì, con documenti falsi, sarebbero stati trafficati nel resto del mondo, Europa compresa. Il presidente dell'Autorità nazionale per la protezione dell'infanzia, Udayakumara Amarasinghe: “Ai genitori viene data una certa somma di denaro per portarli all'estero anche se questo è un reato penale”.
170 religiose cattoliche in rappresentanza di 80 congregazioni aderenti all’Amrat - che fa parte di Talitha Kum, la rete che a livello internazionale contrasta la tratta di esseri umani - nel loro incontro annuale si sono impegnate nel mettere in pratica nel loro lavoro quotidiano il diritto a non essere più schiavi.
A ribadirlo è stato il 14° incontro di Unio Indonesia, l’organizzazione cattolica che raduna oltre duemila sacerdoti e vescovi indonesiani. L’ incontro è stato anche l’occasione di ufficializzare la scelta di padre Maxi Un Bri come nuova guida dell’associazione fino al 2026.
A conclusione della preghiera mariana il pontefice ha ricordato la partecipazione a “Rencontres Méditerranéennes”. Una “bella iniziativa” per “promuovere percorsi di pace”. L’invito a pregare per il popolo ucraino e ogni terra “insanguinata” dalla guerra. Nel Vangelo il tema del “perdono”, che è la via per disinnescare la rabbia e guarire tante malattie del cuore che contaminano la società”.
Le notizie di oggi: i talebani afghani contro Islamabad per la chiusura del valico di Torkham. Manila vuole un taglio delle tariffe sul riso da importazione per contenere l’escalation dei prezzi. La Silicon Valley indiana paralizzata dagli scioperi dei mezzi. Il premier giapponese annuncia un rimpasto di governo e misure economiche “drastiche”. In Israele la rivolta di artisti e personaggi di cinema e tv per l’accordo di collaborazione nel settore fra Tel Aviv e Mosca. Il parco “Valle della Tigre” in Tagikistan entrerà fra i patrimoni Unesco.
I libanesi allarmati dal flusso di famiglie e giovani che cercano di attraversare illegalmente il confine versando 100 dollari nelle casse dei contrabbandieri. In una sola settimana, a fine agosto, l’esercito ha respinto oltre 1500 persone, ma i confini sono troppo vasti per un controllo capillare. L’allarme del deputato di opposizione Melhem Khalaf: “Vogliono soffocare il Libano”.
Un'inchiesta del Centro filippino per il giornalismo investigativo ha portato alla ribalta il fenomeno. Pacchi con serpenti e messaggi intimidatori per i mancati pagamenti dei propri collaboratori domestici. Sotto accusa gli abusi delle agenzie di collocamento filippine che vincolano i lavoratori con prestiti dagli alti tassi di interesse, sproporzionati rispetto ai salari che andranno a ricevere.
Domenica 30 luglio è la Giornata mondiale contro questo fenomeno. Nel Sud-est asiatico recentemente il dipartimento di Stato americano ha registrato alcuni miglioramenti in Malaysia, Paese dove il fenomeno è tristemente diffuso anche tra i lavoratori della gomma e dell'olio di palma. Ma secondo le ong locali l’impegno del governo non soddisfa ancora gli standard minini di eliminazione della piaga.
Un rapporto di ong internazionali mostra le criticità di quanti lasciano la Repubblica islamica, soprattutto convertiti, per sfuggire alle persecuzioni. Abusi dei datori di lavoro, prezzi elevati negli affitti, mancata istruzione dei figli fra le criticità. Il grave rallentamento nel sistema di ricollocamento in Paesi terzi (Stati Uniti, Canada, Australia).
Al forum che si è tenuto a Manila nelle Filippine il 7 luglio le comunità religiose, i governi e le Ong hanno elaborato nuove strategie di contrasto e prevenzione dello sfruttamento sessuale online di minori. Un appello ai capi di Stato e di governo che si riuniranno in settembre a New Delhi.
A guidare l’opera delle religiose Mary Queen of Heaven Missionaries (Mqhm) la fondatrice suor Corazon J. Salazar. Oggi le 16 religiose della congregazione si spingono nelle aree remote e nei villaggi rurali per combattere la tratta, strapparle alla prostituzione, offrire educazione e lavoro. L’estrema povertà fra le cause dello sfruttamento.
Dietro il traffico di decine di bambini e ragazzini la setta Süleymancılar che, secondo alcune denunce, avrebbe beneficiato delle coperture di governo e Akp. Almeno sei giovani dalle aree remote della foresta sono finiti a Manaus, poi trasportati oltreoceano nelle sedi turche dell’associazione. Gli abusi di minori cresciuti del 700% sotto il “sultano” Erdogan.
All’Angelus Francesco ricorda come il mare “era calmo”, non avrebbe ostacolato i soccorsi. E per la Giornata Onu del rifugiato chiede di fare “tutto il possibile” nella prevenzione. Il ringraziamento per l’affetto e la vicinanza per l’intervento e nei giorni di degenza. La preghiera per gli studenti in Uganda e la popolazione Ucraina. L’amore di Dio “realtà fondamentale della vita”.
Presentato il rapporto annuale dell’organismo che in tutto il mondo vede le religiose in prima linea nella lotta a questa piaga. In Asia nel 2022 sono state 9329 le vittime che hanno ricevuto protezione grazie a un’attività portata avanti in 20 diversi Paesi. La testimonianza di una suora thailandese.