Gesuita, 65 anni, guida la comunità cattolica della grande metropoli da più di tre anni mettendo al primo posto la sfida dell'unità e dell'educazione dei giovani in un contesto sociale difficile dopo i fatti del 2019. Conosce bene le diocesi della Repubblica popolare cinese nelle quali ha già compiuto tre viaggi ufficiali a Pechino, nel Guandong e a Shanghai.
Con il suo -13,22% sull'onda della guerra commerciale innescata dai dazi, l'indice Hang Seng ha registrato il suo calo più brusco dal 1997. I timori di recessione fanno affondare anche i titoli delle società immobiliari di Singapore. Massicci interventi di un fondo sovrano cinese per contenere le perdite alla borsa di Shanghai.
Il governo di Hong Kong ha annunciato la data del voto per il rinnovo del Conglio legislativo, il "parlamento" locale ormai inaccessibile agli esponenti pro-democrazia in gran parte tuttora in carcere. Quattro anni fa votò appena il 30% degli elettori. E in un sondaggio condotto nelle scorse settimane è emerso tutto il malcontesnto verso un'istituzione "dove si fanno solo discorsi per adulare Pechino".
Si chiama "olio spaziale" perché la sensazione che provoca è di essere mandati in orbita. Si tratta di una sostanza il cui ingrediente base è un anestetico, l’etomidato, che viene assunto tramite le sigarette elettroniche. Sempre più popolare tra i giovanissimi di Hong Kong, ma anche della Cina continentale e di Taiwan. L'approccio "tolleranza zero" non risponde alle cause vere del fenomeno.
Il gesto è avvenuto nei giorni scorsi durante una visita a Shanghai di una delegazione della diocesi di Hong Kong. Il racconto del card. Chow: "Il santuario della Madonna di Sheshan ha un'importanza immensa per la Chiesa in Cina ed è stato significativo pregare accanto al vescovo Shen per il Santo Padre”. L'auspicio di una collaborazione pastorale più stretta tra le comunità ecclesiali delle due metropoli cosmopolite.
Dopo 24 anni di attività a sostegno delle comunità straniere, l'ong Unison ha annunciato lo scioglimento. La presidente ha affermato che il compito dell'organizzione si era esaurito e ha ribadito di non aver ricevuto pressioni politiche, ma l’ex direttore esecutivo e altri membri hanno criticato la scelta, definendola poco trasparente.