Thorn Kimsan, esponente del Cnrp, ha scritto sui social che il prodotto è “insicuro” e avrebbe provocato “diverse vittime” nel Paese. Agenti in borghese l’hanno arrestata mentre stava lavorando in un ristorante della capitale. Per la figlia si tratta di un fermo di “natura politica”. Altri attivisti sono in prigione per lo stesso motivo.
Giovani uccisi in Myanmar, oppressi a Bangkok, imprigionati a Hong Kong, senza prospettive per la crisi economica… La lunga lista delle “piaghe” sociali da parte di papa Francesco. Pasqua non è un simbolo vago o una consolazione psicologica. E non è nemmeno un evento solo del passato.
Al Regina Caeli, la preghiera che sostituisce l’Angelus nel periodo pasquale, papa Francesco spiega che “la tomba di Gesù non è stata scoperchiata per un fenomeno fisico, ma per l’intervento del Signore”. “Tutti i progetti e le difese dei nemici e dei persecutori di Gesù sono stati vani”. Le guardie, scelgono di tacere "in nome del dio denaro”. “Cogliete ogni occasione per essere testimoni della gioia e della pace del Signore risorto”. Il saluto ad anziani e malati.
Nel suo messaggio pasquale e nella benedizione Urbi et Orbi, papa Francesco sottolinea che “nell’abbracciare la Croce Gesù ha dato senso alle nostre sofferenze”. La speranza della Pasqua per i malati di Covid, i poveri segnati dalla crisi economica, i giovani, i migranti. Fra i Paesi citati: Haiti, Myanmar, Siria, Yemen, Libia, Libano, Giordania, Israele, Palestina, Iraq, Nagorno Kharabakh, Ucraina orientale, Sahel, Nigeria, Tigray, Cabo Delgado. Senza citare alcun Paese, il pontefice ha ricordato tutti i luoghi dove è conculcata la libertà religiosa.
Commento al Vangelo della Resurrezione (Giovanni 20,1-9).
Papa Francesco ha celebrato la Veglia pasquale all’altare della cattedra. “Andare in Galilea” significa potere “ricominciare sempre”. “E in questi mesi bui di pandemia sentiamo il Signore risorto che ci invita a ricominciare, a non perdere mai la speranza”. “La fede non è un repertorio del passato, Gesù non è un personaggio superato”. La Galilea è “il luogo della vita quotidiana…: Gesù, il Risorto, ci ama senza confini e visita ogni nostra situazione di vita”.
Celebrata in una piazza san Pietro di nuovo vuota. Meditazioni e preghiere sono proposte dagli Scout Agesci “Foligno I” (Umbria) e dalla parrocchia romana Santi Martiri di Uganda.
Assente papa Francesco, il cardinale decano ha celebrato nella basilica di san Pietro la messa “nella Cena del Signore”. Nella celebrazione pomeridiana non c’è stata neanche la lavanda dei piedi, a causa delle disposizioni contro la diffusione dell’epidemia. E per lo stesso motivo non c’è stata neppure l’adorazione dell’Eucaristia.
Celebrando la messa crismale Francesco ricorda che “l’annuncio della Buona Notizia è legato misteriosamente alla persecuzione e alla Croce”. “C’è Croce nell’annuncio del Vangelo, è vero, ma è una Croce che salva. Pacificata con il Sangue di Gesù, è una Croce con la forza della vittoria di Cristo che sconfigge il male, che ci libera dal Maligno”.
I giorni del Triduo pasquale, che inizia domani, sono stati il tema della catechesi di Francesco per l’udienza generale. Ricordando che Gesù ha detto: “Ci sono due signori nel mondo, due: Dio e il denaro”, Francesco ha affermato che “Chi serve il denaro è contro Dio”. “Uomini e donne cristiani sono stati ‘pagati’ per non riconoscere nella pratica la Risurrezione di Cristo”.
Presentato in Vaticano il volume “Orientamenti Pastorali sugli Sfollati Climatici”. Nella prima metà del 2020, 14,6 milioni di persone sono state sfollate: 9,8 milioni a causa di calamità naturali e 4,8 a causa di conflitti e violenze. Frutto delle esperienze sul campo di strutture e organizzazioni cattoliche e approvato dal Papa, il documento si sviluppa in dieci punti.
La vocazione del sacerdote anche in questo tempo è stata al centro della riflessione offerta da papa Francesco al Pontificio collegio messicano. “Non sottovalutare le tentazioni mondane che possono portarci a una conoscenza personale insufficiente, ad atteggiamenti autoreferenziali, al consumismo e alle molteplici forme di fuga dalle nostre responsabilità”.
All’Angelus, a conclusione della messa delle Palme, papa Francesco chiede una preghiera per le vittime della violenza e ricorda che nel secondo anno della pandemia “la crisi economica è diventata pesante”. Come Gesù e Maria, anche noi possiamo percorrere una “via crucis quotidiana”, incontrando “i volti di tanti fratelli e sorelle in difficoltà”.
All’inizio dei riti della Settimana Santa, papa Francesco celebra la domenica delle Palme e della Passione del Signore all’altare della cattedra. “Ammirare Gesù non basta. Occorre seguirlo sulla sua via”. “Questo stupisce: vedere l’Onnipotente ridotto a niente. Vedere Lui, la Parola che sa tutto, ammaestrarci in silenzio sulla cattedra della croce”. “Amiamo Gesù: perché Lui è lì, negli ultimi, nei rifiutati, coloro che la nostra società farisaica condanna”. Il centurione è “l’icona dello stupore”.
Commento al Vangelo della domenica delle Palme, B (Marco 14,1-15,47).