21/08/2019, 08.37
INDIA
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Alta corte di Chennai ritira le accuse contro le 'pericolose' scuole cristiane

Il giudice S Vaidyanathan aveva scritto che le classi miste sono “molto pericolose” per le bambine e che i missionari cristiani sono spesso accusati di attuare conversioni forzate. Le critiche dei vescovi, della Commissione nazionale per le minoranze, di associazioni femminili.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – L’Alta corte di Chennai ha rimosso ieri una controversa frase pronunciata da uno dei suoi giudici contro le scuole cristiane. Respingendo l’appello di un assistente universitario del Madras Christian College, accusato di molestie sessuali contro 34 studentesse, il giudice S Vaidyanathan aveva dichiarato che le classi miste sono “molto pericolose” per il futuro delle bambine. Poi aveva aggiunto che i missionari cristiani sono spesso accusati di “attuare conversioni forzate” al cristianesimo. Le frasi hanno suscitato profondo sdegno nella comunità cristiana, spingendo i vescovi a un’aperta critica verso il parere dell’organo giudiziario.

Tra le associazioni cristiane che si sono schierate contro le frasi vi è il Consiglio dei vescovi cattolici del Tamil Nadu. Il suo presidente, mons. Antony Pappusamu di Madurai, ha dichiarato che le frasi sono “davvero incresciose. Per il fatto che provengono dal massimo potere giudiziario, esse possono danneggiare la reputazione delle nostre scuole agli occhi dell’opinione pubblica”. Poi ha espresso profonda preoccupazione verso opinioni “possono plasmare l’opinione pubblica, soprattutto nell’atmosfera carica di settarismo che prevale nel Paese”.

Accanto ai vescovi, si è schierata la Commissione nazionale per le minoranze. George Kurian, vice presidente, ha affermato che la dichiarazione del tribunale ha provocato “sgomento e dolore nei membri della comunità cristiana”. In seguito ha aggiunto che è sbagliato generalizzare, attribuendo a un’intera comunità le azioni commesse da un singolo individuo.

Altre due organizzazioni, la All India Democratic Women’s Association e l’Indian Christian Association of Tamil Nadu, hanno stigmatizzato il parere delle Corte. S. Valentina, presidente dell’associazione femminile, ha sottolineato: “Un giudice può avere un parere personale su una materia o può aderire a una specifica ideologia politica. Ma quando il giudice esercita la giustizia, esso deve essere imparziale e interpretare secondo la lente della Costituzione indiana”.

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