03/11/2011, 00.00
CINA - G20
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Inizia oggi il G20, Hu Jintao non promette e non nega gli aiuti all'Europa

Il presidente cinese molto attivo nei rapporti con altri Paesi emergenti come Russia, Brasile, India. La Cina chiede all’Europa impegni precisi su come superare la crisi del debito estero di molti suoi Stati.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente Hu Jintao, da ieri a Cannes (Francia) dove oggi inizia il vertice G20, ha incontrato il presidente francese Nikolas Sarkozy in un pranzo di lavoro, dove ha ribadito la disponibilità della Cina ad aiutare l’Europa, ma senza prendere impegni precisi.

Alla vigilia di un vertice che potrebbe vedere i Paesi emergenti, come Cina e Russia, chiedere di ridisegnare gli equilibri mondiali, Hu ha insistito che i problemi dell’Unione europea devono essere anzitutto risolti dall’Europa stessa. Ha espresso apprezzamento per il programma elaborato dall’Ue la settimana scorsa, che “dimostra – ha detto – la determinazione dell’Ue a risolvere il problema del debito estero europeo e noi speriamo che l’applicazione del progetto risolva le attuali difficoltà dell’Ue”. “Siamo fiduciosi che l’Europa abbia la piena volontà e capacità di superare i problemi dei debiti esteri” di alcuni Stati europei.

Il progetto elaborato dall’Ue prevede anche la costituzione di un fondo “salva-Stati” per acquisti di titoli dei Paesi in difficoltà per centinaia di miliardi di euro. Strasburgo ha chiesto a Pechino di impiegare per tale fine parte delle sue riserve valutarie, stimate pari a 3.200 miliardi di dollari. Ma la Cina sin dalla settimana scorsa ha solo risposto di voler meglio studiare il programma Ue e le modalità degli investimenti chiesti, senza garantire alcun impegno, seppure confermando ampia disponibilità.

Peraltro la Cina è consapevole che la crisi europea rischia di innestare una recessione mondiale, se non superata in tempi rapidi, e Hu ha ripetuto che “l’Ue è la maggior economia del mondo e non ci saranno miglioramenti nell’economia globale, senza un miglioramento nell’economia europea”.

Esperti ritengono che la Cina, in cambio dei finanziamenti, voglia maggior peso internazionale, ad esempio in organismi come il Fondo monetario. A propria volta l’Ue cerca di ottenere da Pechino il massimo possibile. Tuttavia nessuno si aspetta impegni immediati della Cina o di altri possibili finanziatori, come la Russia.

Lo scenario è stato complicato dall’improvvisa proposta del premier greco George Papandreu, Paese Ue in maggiore difficoltà, di sottoporre a un referendum l’accettazione delle condizioni poste da Strasburgo per erogare ulteriori aiuti.

Hu ha detto a Sarkozy che il summit G20 deve dare “un chiaro messaggio che assicuri la crescita e dia impulso alla stabilità” mondiale. Messaggio che, quindi, si attende che venga anzitutto dall’Ue.

Il presidente cinese si è invece mostrato molto attivo verso altri alleati. Oggi ha incontrato il presidente russo Dmitry Medvedev per discutere della collaborazione strategica sino-russa, che potrebbe portare i due Paesi a presentare richieste concordi all’Ue. Inoltre ha anche incontrato i leader dei Paesi BRICS (Brasile, Russia, India e Sudafrica, insieme alla Cina), per discutere insieme gli interessi dei Paesi in via di sviluppo.

Oltre ai problemi dell’Europa, il G20 parlerà anche della riforma del sistema monetario internazionale e di regole finanziarie internazionali: argomenti sui quali la Cina e gli altri Stati emergenti vogliono avere maggior peso. (PB)
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