07/11/2022, 11.28
INDONESIA
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Cattolici indonesiani riuniti a Kupang per il Pesparani

di Mathias Hariyadi

Dopo la sospensione imposta dal Covid in migliaia si sono radunati da tutte e 37 le province del Paese per il festival dei canti religiosi. Il card. Suharyo: “Segno importante di unità in un Paese multietnico e multiculturale come è l’Indonesia”.

Kupang (AsiaNews) – I cattolici dell’Indonesia hanno vissuto in questi giorni un grande raduno nazionale in occasione del Pesparani, il festival nazionale dei canti religiosi, una delle più importanti occasioni di incontro della comunità. La prima edizione si era tenuta ad Ambon, il capoluogo della provincia di Maluku, nel 2018. Ora - dopo la sospensione dovuta alla pandemia da Covid-19 - il secondo Pesparani si è finalmente potuto tenere a Kupang, il capoluogo della Provincia di Nusa Tenggara Orientale (NTT), alla presenza di migliaia di partecipanti provenienti da tutte le 37 province indonesiane.

Momento culminante dell’appuntamento di Kupang è stato la spettacolare danza tradizionale Patajanggung, proveniente dall'isola di Sumba orientale, eseguita da circa 10 mila studenti in tutta la città. Insieme ai vescovi e a una dozzina di sacerdoti, il presidente del Conferenza episcopale indonesiana, il card. Ignatius Suharyo arcivescovo di Jakarta, ha guidato la cerimonia di apertura con una grande celebrazione eucaristica a cui hanno partecipato almeno 5mila persone.

Nella sua omelia, il cardinale ha espresso il suo forte apprezzamento per l’unità tra i cattolici indonesiani che questo festival promuove. “È il momento - ha commentato - in cui, come discepoli di Cristo, celebriamo la nostra comunione cattolica a livello nazionale, provenendo da diversi luoghi di questa enorme nazione. Come Paese multietnico e multiculturale, dobbiamo essere grati di essere uniti dalla dottrina della Pancasila e dalla nostra lingua nazionale”.

"Attraverso Pesparani, noi - cattolici indonesiani - siamo riuniti in un unico luogo e in un determinato momento per celebrare la nostra fede e - insieme ad altri concittadini indonesiani - per intendere questo evento come una buona occasione per promuovere la fratellanza umana interreligiosa tra gli indonesiani", ha aggiunto il cardinale, sottolineando il fatto che nell’organizzazione è stata coinvolto anche Kiai Hajj Jamaludin Ahmad, una figura di spicco della comunità musulmana di Kupang.

Al termine della sua omelia, il cardinale Suharyo ha invitato la comunità cattolica e le altre comunità religiose a cantare Satu Nusa, Satu Bangsa (“Un Paese, una nazione”), un inno nazionale. Ha auspicato inoltre che i quattro giorni di festival possano celebrare lo spirito di Sumpah Pemuda, l'impegno comune dei giovani indonesiani.

È stato infine stabilito che la prossima edizione del Pesparani si terrà l’anno prossimo nella grande area metropolitana di Jakarta.

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