24/06/2022, 14.40
VATICANO
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Il Vaticano lancia il suo giornale di strada

“L’Osservatore di strada” ogni prima domenica del mese sarà distribuito in piazza San Pietro dai senza fissa dimora. Un mensile realizzato dal dicastero della Comunicazione dando voce ai poveri, che ne saranno anche i principali autori. Il debutto il 29 giugno, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Anche il Vaticano avrà il suo giornale di strada. Si chiamerà “L’Osservatore di strada” e sarà un inserto mensile di dodici pagine dell’Osservatore Romano realizzato con i poveri e per i poveri. “Giornale dell’amicizia sociale e della fraternità” – come si legge sotto la testata – sarà venduto in piazza san Pietro e nelle vie vicine da alcuni ospiti di Palazzo Migliori, la struttura affidata dal dicastero per la Carità alla Comunità di Sant’Egidio per l’accoglienza dei senza fissa dimora.

Ad annunciare il progetto è stato oggi con un comunicato il dicastero della Comunicazione, spiegando che la testata debutterà all’Angelus del 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo. Dopo questo primo appuntamento il giornale verrà pubblicato ogni prima domenica del mese, sia in versione cartacea sia online. “Con questo progetto – spiega la nota – si intende dare voce a chi solitamente non viene ascoltato, ai poveri, alle persone ferite dalla vita, a chi viene messo alla porta e escluso. Un giornale attraverso il quale riconoscere e restituire il diritto di parola a coloro che la società contemporanea tratta come “scarti”, evidenziando il patrimonio di esperienze, di saperi e di valori di cui sono custodi”.

I venditori potranno trattenere per loro le offerte libere che riceveranno diffondendo il giornale. Ma i poveri saranno protagonisti anche nella sua realizzazione: l’intento è proprio quello di “dare modo di esprimersi a chi ha un talento per la scrittura o per il disegno o semplicemente una storia da raccontare o un’opinione da esprimere. E se a qualcuno mancheranno gli ‘strumenti’, sarà il giornale a fornirglieli, coinvolgendo intellettuali e personaggi del mondo della cultura (scrittori, poeti, giornalisti, fotografi, vignettisti, registi, attori, musicisti…) che metteranno a disposizione la loro arte per realizzare insieme un contributo che sia frutto, non di una fredda mediazione a tavolino, ma di una relazione diretta, faccia a faccia. Tutti sullo stesso piano. A tutti la stessa dignità. Per tutti lo stesso rispetto”.

Un particolare spazio sarà dato ogni mese alla voce dei migranti, che potranno raccontare la loro storia e le loro speranze. Nelle pagine centrali, invece, la riflessione sul tema del numero sarà guidata da papa Francesco, attraverso un’ampia antologia delle sue parole e dei suoi gesti. Due intere pagine saranno poi dedicate ai “canti dalle periferie”, una raccolta di racconti, riflessioni, poesie, disegni realizzati da persone assistite da associazioni e gruppi ecclesiali o semplicemente incontrate per strada.

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