18/05/2016, 08.56
STATI UNITI - ARABIA SAUDITA

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Senato Usa: l’Arabia Saudita può essere citata in giudizio per gli attentati dell’11/9

Il Justice Against Sponsors of Terrorism Act è stato approvato dal Senato grazie al sostegno di una formazione bipartisan di democratici e repubblicani. Contraria la Casa Bianca: renderebbe imputabili gli Usa all’estero e incrina ancor più i rapporti con Riyadh. Ora sulla norma dovranno pronunciarsi i deputati alla Camera. 

Washington (AsiaNews/Agenzie) - Il senato Usa ha approvato la controversa legge che permetterà alle famiglie delle vittime dell’11 settembre di citare in giudizio l’Arabia Saudita, per (presunti) legami con gli attentatori. Una norma osteggiata con forza dal governo e dallo stesso presidente Barack Obama, perché rende imputabili gli Stati Uniti in un procedimento intentato da un governo straniero. Inoltre, la legge rischia di incrinare ancor più i già delicati rapporti con Riyadh, da tempo ai minimi storici fra i due ex alleati di un tempo.

Ieri pomeriggio il Justice Against Sponsors of Terrorism Act ha compiuto un passo in avanti decisivo verso l’entrata in vigore, dopo una approvazione a voce dei senatori; a promuovere la norma una formazione bipartisan guidata dal repubblicano John Cornyn (del Texas) e dal collega democratico Chuck Schumer (di New York). 

Essa permetterà alle famiglie delle vittime di intentare cause nei tribunali degli Stati Uniti a carico di personalità del governo e della diplomazia saudita, che avrebbero avuto un ruolo nel 2001 durante le fasi che hanno preceduto gli attacchi.

Negli attentati che hanno colpito New York, Washington e Pennsylvania sono morte migliaia di persone. 

Ora la legge passa alla Camera, che sarà chiamata a discutere e votarne l’approvazione.

A inizio mese il ministro saudita degli Esteri Adel al-Jubeir aveva smentito con forza voci di pressioni sulla Casa Bianca in merito alla norma; al contempo ha annunciato il possibile ritiro dalle banche degli Stati Uniti di 750 miliardi in investimenti.

Per i promotori l’eventuale entrata in vigore significherebbe che gli Stati Uniti “combatteranno il terrorismo con ogni mezzo disponibile” e che le vittime degli attacchi terroristici “avranno nel nostro Paese ogni mezzo disponibile per adire alle vie legali e ottenere giustizia”. 

Entro giugno l’amministrazione Obama è chiamata a pronunciarsi anche sulla pubblicazione di un dossier del Congresso americano relativo agli attacchi dell’11 settembre, che proverebbe un legame (seppur indiretto) fra Riyadh e gli attentatori. Tuttavia, analisti ed esperti ritengono poco probabile che il documento contenga davvero rivelazioni sensazionali o elementi nuovi in grado di incrinare ancor più i rapporti fra Stati Uniti e Arabia Saudita. 

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