Postura ideale, sorriso bianco, viso liscio abbinato a folti capelli grigi, o ancora neri e brillanti: dal Turkmenistan all'Uzbekistan o al Kazakistan i capi di Stato appaiono sempre in perfetta forma e pieni di vitalità nelle immagini ufficiali. E c'è anche chi con photoshop fa aggiungere centimetri per non sfigurare accanto alla stazza di Donald Trump.
I due milioni di anziani sono meno del 30% della popolazione del Paese. Una delle difficoltà maggiori che devono affrontare riguarda l’assistenza sanitaria, molto precaria a livello pubblico. "Senza i nostri figli non riusciremmo a sopravvivere". E molti oggi rimpiangono i tempi sovietici.
Il caso di un quindicenne morto in Tagikistan per le conseguenze di una "punizione corporale esemplare" inflittagli dal padre ha riacceso i riflettori sul problema delle violenze domestiche. Secondo alcuni dati nel Paese sarebbero il 60% dei minori di 14 anni a subirle. E nonostante i divieti introdotti per legge, ad accentuare il problema oggi sono i "video dimostrativi" inviati ai parenti o caricati sui social network in cerca di approvazione sociale.
Dei cinque Paesi solo il Turkmenistan non è membro della Sco, in rispetto della sua tradizionale neutralità internazionale, ma il presidente Serdar Berdymukhamedov era comunque presente alla parata di Pechino. Gli scambi commerciali tra la regione e la Cina sono cresciuti l'anno scorso del 5% e supereranno presto i 100 miliardi di dollari. La Russia è ormai costretta a ricoprire un ruolo secondario.
Su richiesta del presidente il ministero della Cultura ha pubblicato una "raccolta di standard morali" per guidare il comportamento dei cittadini e della gioventù. Tra i concetti fondamentali il rispetto dei simboli statali e dell'eredità storica, la tolleranza e il rifiuto di ogni spressione d'odio. Gli eroi della trilogia epica Manas indicati come modelli, mentre vengono proposti cinque testi tra cui scegliere il nuovo inno nazionale.
Per gli abitanti è sempre più difficile muoversi. Le carreggiate delle strade centrali deserte in attesa del passaggio dei cortei, mentre le macchine sono incolonnate sulle stradine di periferia. I cittadini costretti a piedi nel caldo torrido. A Taškent la “ripulitura” del centro può assumere forme “estreme” con mezzi blindati che aprono il fuoco su macchine che intralciano il passaggio.