L’allarme lanciato dalla direttrice Fmi Christine Lagarde al Forum fiscale arabo a Dubai. In 10 anni il debito pubblico fra le nazioni importatrici dei petrolio è passato dal 64% all’85% del Pil. In alcune nazioni oggi è superiore al 90%. Fra i Paesi esportatori il dato è del 33%. Riforme sinora insufficienti.
“C’è posto per questa gente nel nostro cuore? O noi parliamo, sì, della gente, scarichiamo un po’ la coscienza dando un’elemosina”. Ma che non disturbino troppo "per favore perché con queste cose sociali dalla Chiesa”, finisce che sembri “un partito comunista e questo ci fa male".
All’Angelus, papa Francesco invita a non essere preda dei “professionisti dell’illusione” che “promettono successo in tempi brevi, grandi guadagni a portata di mano, soluzioni magiche ad ogni problema”. È facile scivolare nell’idolatria: “sostituire Dio con un idolo”. Una preghiera per l’incontro in Vaticano con i presidenti delle Conferenze episcopali mondiali sulla protezione dei minori.
La Congregazione per la dottrina della fede lo ha riconosciuto colpevole di “sollecitazione in confessione e violazioni del Sesto comandamento del Decalogo con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere”.
Francesco ha celebrato la messa per l’apertura del Meeting “Liberi dalla paura”, promosso da istituzioni cattoliche che si dedicano ad accoglienza e integrazione. “E’ vero, il timore è legittimo” di fronte a persone così diverse da noi. “E così, spesso, rinunciamo all’incontro con l’altro e alziamo barriere per difenderci». Siamo chiamati invece a superare la paura per aprirci all’incontro. Rinunciare all’incontro non è umano”.
Francesco è intervenuto oggi alla cerimonia di apertura della 42ma sessione del Consiglio dei governatori del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD). Lo sradicamento della povertà, la lotta contro la fame e la promozione della sovranità alimentare non saranno possibili “se non si otterrà lo sviluppo rurale, uno sviluppo di cui si sta parlando da tempo ma che non si è ancora concretizzato”.
“C’è un’assenza impressionante nel testo del ‘Padre nostro’. Manca una parola che ai nostri tempi – ma forse sempre – tutti tengono in grande considerazione: manca la parola ‘io’”. E “tutta la seconda parte del ‘Padre nostro’ è declinata alla prima persona plurale: noi”.
All’Angelus, papa Francesco chiede ai governi di affrontare “con decisione” le cause della tratta. E domanda a tutti di “collaborare denunciando i casi di sfruttamento e schiavitù”. Gesù ha aiutato Pietro e i suoi colleghi pescatori “a non cadere vittime della delusione e dello scoraggiamento di fronte alle sconfitte. Li ha aperti a diventare annunciatori e testimoni della sua parola e del regno di Dio”.
Affermare la “logica della misericordia” e contrastare quella dello “scarto”, diffondere la coscienza ecologica e la difesa del valore della vita di fronte alle nuove possibilità offerte dallo sviluppo delle scienze biomediche.
La vicenda di Giovanni Battista, l’annunciatore di Gesù, colui che ha detto “Non sono io, è questo” il Messia. “Lo ha fatto vedere ai primi discepoli e poi la sua luce si era spenta poco a poco, fino all’oscuro di quella cella, nel carcere, dove, solo, è stato decapitato”. Muore lì nella cella, nell’anonimato, “come tanti martiri nostri”.
Una dichiarazione del direttore della Sala stampa della Santa Sede conferma la disponibilità di Francesco.
“Tutti noi abbiamo bisogno di essere guariti, tutti, perché tutti abbiamo malattie spirituali, tutti. Ma, anche, tutti noi abbiamo la possibilità di guarire gli altri, ma con questo atteggiamento. Che il Signore ci dia questa grazia”.
All’udienza generale Francesco ha ripercorso le tappe del viaggio appena compiuto. Nel Documento sulla Fratellanza Umana, “insieme affermiamo la comune vocazione di tutti gli uomini e le donne ad essere fratelli in quanto figli e figlie di Dio, condanniamo ogni forma di violenza, specialmente quella rivestita di motivazioni religiose, e ci impegniamo a diffondere nel mondo i valori autentici e la pace”.
Le critiche: sono “solo parole”; o “ha una base teosofica”. In realtà il documento traccia le piste per la collaborazione in tutti i campi: per la rinascita della dimensione religiosa contro il materialismo nichilista; per la difesa della vita dal suo inizio fino alla morte; per l’educazione dei giovani. Le basi per affermare la libertà di coscienza, la cittadinanza piena per i cristiani nei Paesi islamici; la dignità della donna. Qualche similitudine con il discorso di Benedetto XVI a Regensburg, falsamente interpretato come “contrario all’islam”.
Rito nello Zayed Sports City di Abu Dhabi davanti a 120mila persone, cattolici di nazionalità e riti diversi. Le Beatitudini, modello ideale di vita cristiana “normale”, in realtà un “capovolgimento del pensare comune”, secondo cui i beati sono i ricchi, i potenti, chi ha successo.