Il conflitto tra Thailandia e Cambogia riaccesosi con nuovi attacchi aerei e centinaia di migliaia di sfollati da entrambi le parti. Dietro la crisi militare le tensioni politiche interne thailandesi: il governo di Anutin Charnvirakul, in difficoltà e vicino allo scioglimento del Parlamento, sta sfruttando la retorica nazionalista per rafforzare il consenso. Mentre la Cambogia proprio in questi giorni si è avvicinata militarmente al Vietnam.
A pochi giorni dalla firma dell'accordo con la Thailandia per raffreddare il conflitto (tutt'altro che chiuso) sul confine conteso, l'amministrazione Usa ha revocato la misura adottata nel 2021 da Biden. Un stop legato allo scontro con la Cina sulla base di Ream ma anche alla questione dei diritti umani in Cambogia (che nel frattempo hanno fatto ulteriori passi indietro).
Intervenendo al vertice il premier cinese Li Qiang invita a “serrare le fila” di fronte alle sfide globali, in primis quella commerciale con gli Stati Unti. Per il Sud-est necessario mantenere aperti i mercati evitando, di rimanere coinvolti in un duello commerciale tra superpotenze. Aggiornato l’accordo di libero scambio Asean-Cina, per il prossimo anno la presidenza passa alle Filippine.
Da ieri Dili è diventata ufficialmente l’11ma nazione nel blocco dei Paesi del Sud-est asiatico. La fine di un percorso durato 14 anni segnato da una cerimonia dal forte carattere simbolico alla presenza di tutti i leader regionali. Il primo ministro Rala Xanana Gusmao ha aggiunto la sua firma per ultimo. Restano le sfide e le responsabilità collegate all’inclusione.
Mentre Kuala Lumpur si prepara ad accogliere dal 26 ottobre il vertice più importante degli ultimi anni per l'Asean, la Malaysia ha annunciato la costruzione di una barriera da 50 chilometri nello Stato di Kelantan contro i traffici criminali dalla Thailandia. E la principessa di Bangkok dona fondi per un muro sul confine con la Cambogia.
Il governo di Seoul ha vietato i viaggi in alcune province cambogiane dopo l’uccisione di un giovane sudcoreano rapito e costretto a lavorare in un centro per le truffe online. Una delegazione sudcoreana ha chiesto al premier Hun Manet il rimpatrio dei cittadini ancora detenuti nei compound, mentre Washington e Londra hanno imposto sanzioni al gruppo Prince di Chen Zhi, accusato di legami con le reti criminali, che nonostante le dichiarazioni di Phnom Penh, continuano a prosperare in Cambogia.