A cinquant'anni dalla caduta di Phnom Penh nelle mani di Pol Pot esce in edizione italiana il libro "Oltre il cielo" in cui una donna francese ha raccontato il genocidio con gli occhi di chi in Cambogia era arrivata per amore. Il diario di un inferno di miseria, menzogna e morte vissuto insieme alle sue bambine. Un racconto estremamente interessante e credibile per un Paese a cui il tribunale voluto dall'Onu ha reso ben poca giustizia e verità con le sue sentenze.
Il leader del Nation Power Party è una delle poche voci “libere” e critiche rimaste verso i vertici di Phnom Penh e il decennale potere degli Hun. I giudici lo hanno riconosciuto colpevole del reato di “istigazione”. Il suo “crimine” è aver difeso contadini dagli espropri terrieri e criticato le politiche governative.
L’infrastruttura strategica nel sud-ovest rilanciata grazie al sostegno di Pechino. Manet assicura che il Paese non permetterà basi militari straniere, ma apre le porte agli aiuti (e ai fondi) cinesi. Attesa per la visita di Xi Jinping che vuole approfittare del disimpegno Usa e dei dazi di Trump per rilanciarsi come unico partner affidabile per la regione.
Tra le tariffe annunciate ieri sera dagli Stati Uniti la più alta in assoluto è quella del 49% che andrà a colpire le importazioni dalla Cambogia. Phnom Penh teme gravi conseguenze per la propria crescita e occupazione. Secondo diversi osservatori l’obiettivo reale dell’amministrazione Trump sarebbe colpire indirettamente la Cina, che avrebbe sfruttato la rete di produzione nel sud-est asiatico soprattutto per il tessile, ma l'effetto sarà probabilmente opposto.
Fermati nella provincia di Tra Vinh con l'accusa di "abuso delle libertà democratiche". Quasi 1,3 milioni di Khmer Krom vivono in una parte del Vietnam che un tempo era il sud-est della Cambogia. Gli attivisti a Radio Free Asia: "Il governo vietnamita vuole impedire l'espressione della nostra identità culturale”.
Per raggiungere il livello medio-alto di sviluppo entro il decennio servono maggiori investimenti nel settore energetico. Per i sostenitori, l’atomica garantirebbe energia stabile e “pulita”, migliorando l’ambiente in una fase critica per le rinnovabili tradizionali. Mosca e Pechino i partner di riferimento nello sviluppo di infrastrutture.