15/05/2006, 00.00
RUSSIA - VATICANO
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A Roma, il più grande pellegrinaggio di cattolici russi

di Victor Khroul

In arrivo oggi 150 fedeli; l'iniziativa chiude l'anno di commemorazioni di Giovanni Paolo II. Dalla Russia numerose testimonianze per la causa di beatificazione del defunto pontefice. I pellegrini: "Pregare con il papa, il sogno di una vita".

Roma (AsiaNews) – Inizia oggi il più grande pellegrinaggio della storia di cattolici russi a Roma. Sono 150 i fedeli in arrivo da Mosca, che con il loro viaggio chiudono l'anno dedicato alla commemorazione di Giovanni Paolo II. Tra i partecipanti anche mons. Thaddeus Kondrusiewicz, arcivescovo della Madre di Dio a Mosca.

Il presule si era unito anche al pellegrinaggio che l'anno scorso, sempre a metà maggio, aveva portato a Roma 40 pellegrini e tre sacerdoti da Mosca, Kaliningrad, Smolensk, Ryazan e Yaroslav.

Per la maggior parte dei pellegrini questa è la prima visita a Roma e tutti hanno un forte desiderio di vedere il Papa. "Pregare insieme a lui – dicono – è uno dei sogni della vita".

I fedeli porteranno alcuni doni per il pontefice: un'antica icona russa del XVIII secolo e un paramento liturgico decorato a mano. Domani parteciperanno ad una messa nella cripta della Basilica di San Pietro. Il 17 maggio hanno intenzione di assistere all'udienza generale con Benedetto XVI.

Chi non è riuscito a venire fino a Roma, ha comunque avuto modo di esprimere le proprie emozioni, mandare i suoi saluti e ricordare dalla Russia Giovanni Paolo II. Le comunità dell'arcidiocesi della Madre di Dio hanno raccolto numerose firme su un nastro con i colori della bandiera russa (bianco, blu e rosso), come simbolo del loro rispetto al Papa. Un'altra iniziativa ha visto la raccolta di varie testimonianze da tutto il Paese a favore della beatificazione di Giovanni Paolo II. L'idea è stata di mons. Angelo Comastri, presidente della Fabbrica di San Pietro; le note verranno inoltrate al postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II mons. Slawomir Oder.

"La maggior parte - spiega mons. Comastri - sono richieste di grazia specialmente per le famiglie; Giovanni Paolo II è il papa della famiglia". "Una mamma - aggiunge - ha mandato la foto del suo bambino nato con una deformazione alla bocca; la donna ha chiesto al Papa di intercedere presso Dio, affinché le cure vadano avanti senza complicazioni".

Mons. Oder spiega che anche se queste note non includono informazioni su presunti miracoli attribuiti al defunto pontefice, rappresentano comunque un'importante testimonianza sulla sua vita e "ulteriori prove della 'fama di santità' richiesta per il processo di canonizzazione".

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