Anche per le Chiese dell’Asia inizia l’Anno Paolino
Roma (AsiaNews) - Questa sera, vigilia della festa di san Pietro e Paolo, Benedetto XVI darà inizio all’Anno Paolino, incentrato sulla figura dell’apostolo che, nato a Tarso verso l’8 d.C., è morto martire a Roma nel 67. Il 2008 dovrebbe essere il 2000° anno dalla sua nascita; le celebrazioni dureranno fino al 29 giugno del 2009. Della conversione di Paolo al cristianesimo e delle sua attività missionaria si parla molto negli Atti degli Apostoli e molte sue lettere ai cristiani dell’epoca sono conservate nel Nuovo Testamento. Il grande contributo di Paolo alla Chiesa sta nel suo approfondire il significato della fede in Gesù unico salvatore e nell’apertura del vangelo ai non ebrei, aprendo il cristianesimo a tutti i popoli e culture.
Molte Chiese asiatiche – che si riconoscono “discendenti” dell’opera di san Paolo verso i pagani – stanno programmando manifestazioni e attività pastorali.
In Thailandia la Conferenza episcopale thai ha deciso di inserire l’Anno Paolino nell’Anno della Parola, già programmato in precedenza. Il presidente della Conferenza episcopale, mons. George Yod Phimphisan, ha spiegato che questa celebrazione deve rendere i fedeli thai “testimoni vivi e [capaci di] proclamare Gesù Cristo in modo coraggioso come san Paolo”. Per tutto l’anno ai fedeli è chiesto anzitutto di divenire familiari con la Parola di Dio e di dare almeno un quarto d’ora la giorno per la meditazione e la lettura della Bibbia. Ogni diocesi dovrebbe organizzare raduni per leggere insieme la bibbia, offrendo ospitalità anche a membri di altre confessioni cristiane. In programma vi sono anche la creazione di strumenti di comunicazione per diffondere e proporre la fede cristiana ala società thai e una serie di pellegrinaggi a chiese dedicate a san Paolo in Thailandia e ai luoghi della vita dell’apostolo in Terrasanta, Siria, Turchia, Grecia e Roma.
In Thailandia l’evangelizzazione è iniziata nel XVI secolo. Attualmente vi sono 2 arcidiocesi e 8 diocesi. Su una popolazione di circa 63 milioni, il 95% è buddista, il 4% musulmana e solo l’1% è cristiana. I cattolici sono circa 300 mila.
A Hong Kong l’Anno Paolino inizierà il 29 giugno alle 18, con una messa solenne celebrata da mons. John Tong nella cattedrale dell’Immacolata. Alla messa verrà distribuito a tutti i presenti un libro in cinese sulla figura dell’apostolo Paolo. La diocesi di Hong Kong ha varato un Comitato per sostenere tutte le attività legate all’Anno Paolino. In programma vi sono corsi di lettura della Bibbia, pubblicazioni, videocassette e Dvd in riferimento all’opera di evangelizzazione di san Paolo, come pure pellegrinaggi ai luoghi di san Paolo e a Roma, alla basilica di San Paolo fuori le Mura, dove è conservato il corpo dell’apostolo.
Su una popolazione di circa 7 milioni, i cattolici di Hong Kong sono quasi 250 mila. Ad essi vanno aggiunti oltre 100 mila filippini e filippine che lavorano nel territorio come domestici.
In Indonesia l’Anno Paolino inizia con un evento eccezionale per la Chiesa: nella diocesi di Semarang viene celebrato il Congresso Eucaristico, il primo nella storia della Chiesa indonesiana. Inaugurato ieri, durerà per tutta la settimana. Il luogo è un santuario dedicato alla Madonna ad Ambarawa, a 35 km da Semarang (Giava Centrale). Sono presenti circa 1500 persone. La diocesi di Semarang ha circa 5 mila fedeli.
La maggioranza dei 222 milioni di indonesiani è musulmana (87%); i cattolici sono il 3,6%. Vi sono anche protestanti (6%), indù (1,8%) e buddisti (1%).
