02/11/2006, 00.00
Cina
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Annullato il processo farsa contro l'attivista cieco dello Shandong

La decisione è stata presa dai giudici della Corte Intermedia del popolo, che hanno ordinato un nuovo processo contro Chen Guangcheng. Nessuna giustizia invece per Ching Cheong, giornalista accusato di spionaggio.

Linyi (AsiaNews/Agenzie) – Il processo-farsa che ha condannato a più di 4 anni di galera il noto attivista cieco Chen Guangcheng è stato annullato dalla Corte Intermedia del popolo dello Shandong, che ha ordinato di celebrarne uno nuovo.

La decisione, che potrebbe portare alla scarcerazione dell'attivista, è stata presa in quanto il primo procedimento "presenta delle gravi violazioni nelle procedure di difesa". Lo ha annunciato Li Subin, uno degli avvocati che lavora per la difesa dell'uomo che lotta da anni contro gli aborti forzati nella provincia orientale dello Shandong.

Allo stesso tempo, i giudici di Pechino hanno accettato l'appello di Ching Cheong, giornalista di Hong Kong accusato di spionaggio, ma hanno annunciato che "non verranno ascoltate nuove testimonianze al riguardo". Questo appello diventa così solo una sessione di conferma della condanna a 5 anni di galera.

Chen Guangcheng era stato condannato a 4 anni e 3 mesi di reclusione il 24 agosto scorso dalla Corte della contea di Yinan, che  lo aveva riconosciuto colpevole di "aver provocato danni alla proprietà in maniera intenzionale" e di "aver incitato la popolazione a bloccare il traffico locale".

Chen è famoso nel Paese per l'attività che svolge a favore dei disabili e per la campagna contro la politica governativa di pianificazione delle nascite. Dopo la denuncia, l'Agenzia cinese per la pianificazione familiare è stata costretta ad ammettere, il 19 settembre 2006, che alcuni rappresentanti governativi "hanno effettuato aborti forzati e sterilizzazioni contrari ai diritti legali dei cittadini".

Subito dopo la chiusura del primo processo, oltre 100 membri di corpi religiosi e di istituzioni per i diritti umani hanno scritto al presidente cinese Hu Jintao per protestare contro il trattamento inflitto a Chen ed il processo farsa che lo ha condannato.

La riapertura del processo è vista da molti come un frutto delle campagne internazionali a favore di Chen.

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