08/06/2012, 00.00
TAIWAN – STATI UNITI
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Attivisti taiwanesi in piazza contro l’importazione di carne Usa "dopata"

La protesta ruota attorno all’uso di ractopamina, un farmaco somministrato ai bovini. In Cina, Ue e Taiwan è vietato, ma per 26 altre nazioni – fra cui Usa e Brasile – è a norma di legge. La settimana prossima il Parlamento voterà sull’importazione. Il presidente chiede l’approvazione per rafforzare i commerci con Washington.

Taipei (AsiaNews/Agenzie) - Decine di attivisti taiwanesi sono scesi in piazza oggi nella capitale Taipei, per protestare contro l'importazione di carne dagli Stati Uniti contenente un additivo nel mangime; l'elemento al centro della polemica è la ractopamina, un farmaco appartenente alla categoria dei "β-agonisti" la cui somministrazione agli animali da produzione alimentare è vietata in molti Paesi. A breve il Parlamento locale dovrà esprimersi su una legge oggetto di feroci contestazioni, che dovrebbe consentire l'importazione di questo tipo di alimenti. Anche in passato la carne Usa aveva scatenato polemiche e contestazioni, con decine di migliaia di cittadini in piazza, come avvenuto nel 2008 in Corea del Sud.

Un gruppo di manifestanti si è riunito nei pressi della rappresentanza diplomatica statunitense a Taipei, brandendo cartelli e intonando canti e slogan di protesta fra cui "Bulli americani, manzi tossici". Chen Man-li, uno dei leader della marcia, ha spiegato che "non siamo disposti ad accogliere carne Usa contenente ractopamina". E lancia un messaggio a Washington: "anche se Taiwan è piccola - ribatte - i taiwanesi vogliono vivere in modo dignitoso". Taiwan, Cina e Unione europea hanno bandito la carne contenente il farmaco, ma 26 nazioni - fra cui Stati Uniti, Australia, Canada e Brasile - hanno dichiarato la produzione a norma di legge.

La prossima settimana il Parlamento di Taipei si riunirà per votare una legge, che consentirà l'importazione di carne dagli Stati Uniti anche se contiene il farmaco al centro della polemica. Una mossa legata al più ampio tentativo di rafforzare i commerci fra Usa e Taiwan, che incontra la ferma resistenza di produttori locali, attivisti, partiti di opposizione e anche di alcuni membri del partito di governo Kuomintang (Kmt).

Il presidente taiwanese Ma Ying-jeou ha invitato i colleghi di partito a sostenere la norma all'Assemblea, spiegando che "faciliterà" future collaborazioni con Washington all'interno del patto meglio noto col nome di Trade and Investment Framework Agreement (Tifa). E ha concluso con tono enfatico: "Se Taiwan non si aprirà al mondo, il mondo non accoglierà Taiwan...".

Già in passato in altre nazioni asiatiche erano divampate feroci polemiche e manifestazioni contro l'importazione di carne "gonfiata", di produzione statunitense. Nel 2008 strade e piazze di Seoul, capitale della Corea del Sud, avevano ospitato imponenti dimostrazioni di attivisti e semplici cittadini - buddisti e cristiani - nei confronti della carne di manzo Usa (cfr. AsiaNews 03/05/2008 Oltre 10mila manifestano contro l'importazione di carne Usa). A scatenare la protesta, il timore che i bovini importati fossero affetti dal morbo della "mucca pazza".

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