20/03/2010, 00.00
FILIPPINE
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Attraverso il Vangelo volontari cattolici aiutano i carcerati a sperare in una nuova vita

di Santosh Digal
Il programma è diretto dalla Caritas e dall’Associazione laica domenicana delle Filippine. Dal 1976 sono oltre 10mila i detenuti reintegrati nella società attraverso corsi di formazione e aiuto psicologico e spirituale dentro e fuori dal carcere.
Manila (AsiaNews) – Dal 1976 oltre 10mila ex detenuti delle carceri di Manila hanno iniziato una nuova vita grazie all’aiuto dei volontari della Caritas e dell’Associazione laica domenicana. Essi seguono i carcerati durante il periodo della pena e dopo il rilascio attraverso corsi di formazione religiosa e psicologica.
 
“Aiutare i nostri fratelli in carcere è per noi una sorta di apostolato – afferma Ruperto A. Necolas, volontario della Caritas – Loro hanno bisogno di ritornare a casa per iniziare una nuova e dignitosa vita”. “Con il nostro lavoro – continua – cerchiamo di portare nelle loro vite la speranza e la fede”.
 
Nel periodo di Quaresima l’associazione seguirà il reintegro di 30 ex detenuti già accompagnati negli anni di carcere.  
 
“Seguivo cattive compagnie e un giorno sono stato coinvolto in una rapina – racconta Dagohoy, ragazzo di 23 anni – sono stato in carcere diversi anni e lì ho capito il mio fallimento”. In questi anni Dagohoy ha seguito i corsi di formazione realizzati dai volontari. “Grazie a loro – continua – ho iniziato ad avere speranza e riguadagnare la fede in Dio, che mi ha permesso di rientrare nella vita con rinnovata forza e grazia”.
 
Atohn Javier, ha invece 21 anni e anche lui ha passato diversi anni carcere per rapina. “Facevo il cameriere in un ristorante, ma avevo sempre la tentazione di rubare – racconta – Riconosco di essere colpevole, ma stando in carcere ho iniziato a incamminarmi verso una nuova vita, grazie all’aiuto dei volontari che hanno guidato il mio rinnovamento spirituale”. Javier dice che vuole mettere Dio al centro della sua vita, seguire i suoi insegnamenti e cercare un lavoro. “Dopo che sono stato rilasciato – dice - ho incominciato una nuova vita e quest’anno vivrò insieme alla mia famiglia la reale esperienza della Pasqua”.
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