28/09/2012, 00.00
CINA
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Bo Xilai è la quintessenza del Partito comunista cinese

di Bao Tong
L'ex segretario di Chongqing è stato espulso oggi dal Partito, dopo un travaglio durato più di nove mesi. Con il suo allontanamento, il Partito lo addita come una "deviazione" dai suoi ideali. Ma in realtà corruzione, violenza, disprezzo per i diritti della persona, manipolazione delle masse fanno parte dell'essenza del Partito comunista cinese. Il problema è la dittatura del Partito che non viene mai messa in discussione. Senza eliminare il monopolio del potere, ci saranno sempre nuovi Bo Xilai. Una riflessione del grande statista Bao Tong.

Pechino (AsiaNews/Rfa) - Con l'espulsione del "principino" Bo Xilai e il suo sottometterlo a processo sta per chiudersi uno degli scandali più vasti che hanno colpito la leadership cinese. Violenze, ruberie, corruzione, lotte di potere e perfino assassini, prima nascosti e poi rivelati sono gli ingredienti. La leadership è andata cauta: prima ha condannato la moglie di Bo, Gu Kailai,  per l'assassinio di Neil Heywood, un tempo amico e partner commerciale, poi nemico della famiglia; dopo ha condannato il capo della polizia, ex braccio destro di Bo, che aveva prima nascosto le prove dell'omicidio e poi le ha rivelate al consolato Usa di Chengdu; poi ha condannato quattro ufficiali di polizia, anch'essi responsabili di manipolare le prove; infine, solo oggi, dopo quasi un anno dall'uccisione di Heywood, Bo Xilai è stato espulso dal Partito, decretando la fine della sua carriera, fino a poco tempo fa sfolgorante. Divenuto un candidato privilegiato per il Comitato centrale del Politburo, Bo si era contraddistinto a Chongqing per una politica populista, che predicava aiuto ai poveri e condannava le mafie, i membri corrotti del Partito, i suoi nemici personali. Grazie a lui sono tornati in auge i canti rivoluzionari di Mao trasmessi a scuola, in università, nelle officine, per le strade ("canta rosso"). La sua campagna "colpisci al buio" ha portato in prigione migliaia di persone in poco tempo. Ora egli dovrà subire il processo. Con la sua espulsione, il Partito cerca di riconquistare credibilità attribuendo le malefatte di Bo a una "deviazione" dal vero credo. Ma secondo Bao Tong - statista da decenni agli arresti per essere critico nei confronti del massacro di Tiananmen - Bo Xilai è in realtà un vero figlio del Partito, una espressione perfetta. Ciò che gli ha permesso di fare tutto quello che ha compiuto è un principio indiscutibile in Cina: il Partito deve avere la leadership assoluta. Finché non ci sarà democrazia, ci saranno sempre dei nuovi Bo Xilai (Traduzione italiana a cura di AsiaNews).

 

...Alcuni dicono che Bo Xilai sia un indegno figlio del Partito comunista cinese. Questo non è giusto. È vero, egli ha mostrato alcuni aspetti da fuorilegge, ma non ha fatto lo steso Mao Zedong? Lenin ha proclamato in modo aperto che la rivoluzione dipende dall'azione diretta delle masse e non dalle leggi, aprendo un nuovos, intero mondo di terrore rosso. Mao Zedong non si vergognava del suo essere fuorilegge; al contrario ci faceva conto e ci si crogiolava. Questo è un messaggio che il popolo cinese conosce a memoria. Bo Xilai è solo un buon discepolo di questi antenati. Dal punto di vista della morale, Mao e Stalin non andavano molto lontano. Per questo dovremmo giudicare Bo Xilai in modo più sobrio. Egli non è l'indegno figlio del Partito; egli è la quintessenza dei figli del Partito, una parte tratta dal blocco intero.

E se veniamo alle qualità del Partito, nessuno sorpassa Bo Xilai. Cantare canti rivoluzionari è seguire il partito; colpire duro le organizzazioni criminali è sfidare i nemici designati del Partito in una lotta fino alla morte. Questa è la più alta forma di rivoluzione e la disciplina più dura. A livello personale, Bo Xilai - sotto la maledizione di Mao - si è impegnato in una lotta fino alla morte, simile a quella sostenuta da suo padre, che Mao definiva "traditore".

Chi può essere paragonato in un simile, innocente spirito rivoluzionario, un simile zelo per l'organizzazione? Bisogna sottolinearlo: l'uso del "canta rosso; colpisci al buio [alla cieca]", come il simbolo del modello di Chongqing mostra che egli era pieno fino alla saturazione con la qualità della dittatura del partito unico.

Dal punto di vista dei leader del Partito, cantare canti rivoluzionari significa rispettare solo il Partito e perseguire la criminalità organizzata è schiacciare il dissenso.

Dal punto di vista del popolo, le campagne per i canti rivoluzionari, significano che esso deve seguire il Partito, e le campagne contro le triadi significano che essi sono disposti ad agire come persone colpite dal Partito. Non è esagerato affermare che dove vi sono campagne come "canta rosso e colpisci al buio", vi è la dittatura di un solo partito; dove non vi sono simili campagne, vi è la morte di quella dittatura. Ogni cosa viene dopo di questa. Sebbene vi siano altri importanti contenuti, essi non sono alla radice del sistema e non sono una questione di vita o di morte

Ad esempio, si può trovare qualche merito e qualche svantaggio fra le politiche di Mao Zedong, Deng Xiaoping, Stalin o Hitler, ma esse erano tutte fatte la servizio della dittatura di un unico partito.

A causa di ciò, quando si è trattato di dividere la torta o decidere quanto grande farla, affrontando una serie di temi legati all'edilizia popolare e alle differenze fra registrazione della popolazione urbana e di quella rurale, Bo Xilai era molto flessibile. Egli è stato capace di fare dei passi  entro certi limiti - per conquistarsi il cuore della gente. Ma aveva un fermo principio tenuto ben stretto: " Cresci con me, o muori contro di me". Anche quando alzava alto lo stendardo del "canta rosso, colpisci al buio", i coltelli erano sempre pronti e il suo governo era dominante e senza compromessi,

Come mai? Era il modello Bo Xilai, o "boxilaismo". Era il pensiero di Mao Zedong adattato al 21mo secolo. "Cresci con me, o muori contro di me" non è un'invenzione nuova.  È la faccia orribile di una filosofia anti-umana truccata - come per miracolo - da verità sacra e rivoluzionaria, portata da Bo Xilai alla sua logica conclusione.

Alcuni sono convinti che la verità è "rossa"; e che "nero" significa crimine. È così? [Non era così] fin dai tempi in cui le nove categorie nere erano definite per legge? La frase "rendiamo rossa la nazione" ha segnato in modo netto il territorio, con una calamità che non ha precedenti storici. Nessuno può guidare una nazione senza una forte comprensione della legge. Non abbiamo bisogno di romanticismo  o di vivaci slogan. Non dobbiamo perpetrare una frode.

La caratteristica specifica di una campagna di canti rivoluzionari è che essa cambia un cavallo in un cervo; avvelena le menti della gente; deifica i leader. La presa di potere politico senza elezioni è sublimata come "la grande vittoria della rivoluzione democratica". Gettare la gente nella povertà e nella miseria viene eternizzato come "la grande e potente vittoria del socialismo". L'abisso sempre più profondo fra ricchi e poveri è predicato come "socialismo con caratteristiche cinesi". Calpestare i diritti umani viene santificato come "mantenere la stabilità". L'essere fuorilegge è elevato a una "gloria".

Del resto, lo stesso Bo Xilai è stato  deificato come il nuovo messia del 21mo secolo. La funzione specifica della campagna "colpisci al buio" era di risolvere problemi che la legge non riusciva a gestire. Egli ha avuto l'abilità di rendere pazze le persone, così da spingerle a colpire ovunque il Partito indicasse: contro la destra, i controrivoluzionari, i liberali, colpendoli fino alla morte!

Fin da bambini la gente canta rosso e colpisce al buio, ogni giorno. Essi diventano matti, mentre il più alto livello del potere viene trasmesso per via ereditaria per una, due, mille, o 10mila generazioni. Mentre il lavoro potente continua lungo i secoli, si stabilisce una dinastia che governi tutta la Cina.

Tutto questo è implicato in quell'incantesimo di poche parole, il divino disegno di Bo Xilai: "canta rosso, colpisci al buio".

Quasi fin dall'inizio, tutto questo ha fatto sentire a disagio alcune persone molto in alto nella corrente principale del Partito comunista. I canti rivoluzionari sono il gergo del Partito.  Quando Lin Biao suggerì che la gente ogni giorno leggesse gli scritti di Mao, la cosa non piacque per nulla all'allora ministro per la propaganda, Lu Dingyi. Egli criticò Lin Biao dicendo che se si mangia il prosciutto dello Yunnan, tutti i giorni, prima o poi diventa senza gusto. Ma quando Lin Biao doveva aver a che fare con la propaganda, non vi era nessuno meglio di Lu Dingyi.

Colpire al buio ogni giorno è in pratica come avere una Rivoluzione culturale quotidiana. Ma quando arrivi a una società armoniosa, o a mantenere la stabilità, Bo Xilai non aveva nessuno di fronte se non il presidente Hu Jintao.

Non stupisce, perciò che perfino nel periodo più fulgido di Bo, nel 2011, quando il grido folle della gente che domandava la sua ascesa al trono divenne ancora più forte, la leadership interna, si è mantenuta nella corrente, rifiutandosi di fare dei pellegrinaggi a Chongqing, di divenire succubi o di aggiungersi agli applausi. Non male! (Le cose erano abbastanza complicate perfino per quelli che ci andavano dietro. Ci sono stati alcuni, pochissimi, che han cercato solo di cantare rosso, o si sono concentrati sul picchiare duro).

Prima del Congresso si impongono due scelte: o abbracciare la via di Bo Xilai o tagliarlo via in modo completo. Se non  vogliono rimanere sotto la buia ombra di Bo Xilai, potrebbero cominciare a cancellare le campagne "canta rosso, colpisci al buio".

Naturalmente, avrebbe molto più valore, e riceverebbero apprezzamento e sostegno dal pubblico, se essi tagliano i legami rimanenti con Bo Xilai in modo aperto e trasparente.

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