12/01/2009, 00.00
VIETNAM
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Cambiano i regimi, ma nei vietnamiti resta salda la devozione a Maria

di Thanh Thuy
Un amore ed una fiducia nati fin dai tempi dei re e del feudalesimo. Oggi la gente nota che i bambini delle famiglie cattoliche non sono coinvolti nella droga o in attività criminose e migliorano la convienza sociale. Uno speciale anno di indulgenza concesso dal card. Stafford ai fedeli di Thai Ha.
Hanoi (AsiaNews) – Il Vietnam si è confrontato con la guerra fin dall’inizio della costruzione del Paese. La popolazione è stata governata per mille anni dalla Cina, per un secolo dai francesi e per 50 anni è stata divisa in due parti, il sud ed il nord. Ma in ogni tempo e con ogni regime, i cattolici vietnamiti hanno avuto una speciale venerazione per la Madre Maria.
 
E anche ora. “Quando mi trovo davanti a difficoltà – racconta Ngoc, insegnante di inglese alle superiori, a Ho Chi Minh City – vado sempre alla Madonna della mia parrocchia. Anche quando ho problemi in famiglia. Io prego Nostra Signora delle grazie. L’immagine di Maria è presente in tutte le famiglie e le parrocchie. Il tempo passa rapidamente, ma la Signora della pace sta sempre di fronte alla cattedrale di Nostra Signora ed anche alla Madre del perpetuo soccorso, dai Redentoristi. In ogni paese, villaggio e zone di lavoratori poveri, la gente va da Maria e prega per e con gli altri”.
 
Una ragazza, Thu, riferisce la sua esperienza con il gruppo di preghiera: “Nella mia famiglia abbiamo l’abitudine di pregare insieme tutte le sere ed anche negli anniversari della morte dei nostri parenti. Ci riuniamo e recitiamo il rosario. Quando vado dalla Madonna, mi sento tranquilla nel cuore, mi aiuta a vivere e mi mostra la carità cristiana nella società. La Vergine ha aiutato, sostenuto e consolidato la nostra fede in Dio”.
 
Effettivamente, i vietnamiti pregano insieme in famiglia: paesi e villaggi mostrano in modo pubblico la loro devozione a Maria. Preghiere e canti risuonano e le persone di altre religioni pensano che I cattolici sono persone buone ed anche i loro figli seguono la fede. I bambini non sono coinvolti nella droga o in crimini e furti e fanno diminuire i mali sociali della zona. L’educazione delle loro famiglie migliora la convivenza e lo sviluppo della società.
 
In molte parrocchie, dopo la messa, I fedeli innalzano canti alla Vergine, prima di tornare a casa. In occasione del mese del rosario, per onorare Nostra Signora, a maggio e ottobre, le parrocchie danno vita ad offerte floreali, recitano il rosario ed innalzano canti. I cattolici vietnamiti hanno una tradizione di otto secoli di venerazione per Nostra Signora: col feudalesimo, il capitalismo e il socialismo.
 
“Il Vietnam – spiaga ad AsiaNews un ex professore di Hanoi – ha numerose importanti vestigia di Nostra Signora. Esse sono strettamente legate alla storia del Paese e ad ogni sviluppo della nostra Chiesa. Maria è sempre presente, protegge ed aiuta i fedeli, la Chiesa e tutte le persone che hanno buon cuore”. Egli ricorda che l’Immacolata è stata portata nel 1861 nella provincia di Nam Dinh, diocesi di Bui Chu, al tempo di re Tu Duc, che perseguitò la Chiese e fece uccidere molti cattolici. Nel 1895 fu costruita la chiesa di Nostra Signora del Rosario della provincia di Ninh Binh, diocesi di Phat Diem. Nel 1991 Giovanni Paolo II le concesse un anno santo.
 
Poi c’è il santuario nazionale di La Vang, nella provincia di Quan Tri, arcidiocesi di Hue. I libri di storia ed il volume sulla Terra santa di La Vang scrivono che lì c’era il villaggio di Co Vuu e questo è anche l’antico nome di una zona della parrocchia di Dih Cat. La parrocchia fu istituita nel XVIII secolo, nel 1777, al tempo di re Canh Tinh. Dopo ci fu il regime di Tay Son. Allora, nella provincia di Quang Tri (una delle più povere e duramente provate dalla guerra) i cattolici vivevano serenamente e aiutandosi l’un l’altro, ma Nguyen Quang Toan, del regime di Tay Son, li fece arrestare e uccidere crudelmente. Quando re Tu Duc morì, si sollevò in armi e divenne il movimento Binh Tay Sat Ta, che significa “hanno sconfitto e francesi e ucciso i cattolici”.
 
Così, la Chiesa in Vietnam ha passato mollto tempo sotto i re feudali ed i dittatori di capitalismo e socialismo. Ma Nostra Signora è sempre presente, ci protegge e ci aiuta, ora come in passato. Mentre in Vietnam si avvicina l’inizio dell’anno lunare, noi confidiamo in Dio e nella nostra Chiesa. La Buona novella è venuta tra noi. Ed ora il penitenziere maggiore, cardinale Francis James Stafford, a nome della Santa Sede ha concesso un anno di indulgenza plenaria per tutti i fedeli del Vietnam che, confessati, partecipano devotamente alla messa o ad altre cerimonie di Nostra Signora del Perpetuo soccorso alla parrocchia di Thai Ha, ad Hanoi dal 31 gennaio di quest’anno al 5 maggio del 2010, alle normali condizioni di essersi confessati e comunicati e di pregare secondo le intenzioni del Santo Padre.
 
Attraverso questo evento, la Chiesa ed I fedeli hanno unità, comunità, pregano, amano e aiutano nell’amore di Gesù.
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