24/03/2004, 00.00
TAIWAN - CINA
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Chen Shuibian risponde alle accuse. Si a indagini e nuovo conteggio dei voti

Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente Chen Shuibian si è detto disponibile ad accogliere le richieste del Kuomintang (KMT) per un immediato nuovo conteggio dei voti, dopo le accuse di aver inscenato l'attentato e fatto brogli elettorali.

"Poiché non ho organizzato brogli elettorali, accolgo e sostengo un nuovo conteggio pubblico dei voti, di cui accetterò al 100% i risultati, a prescindere dall'esito. Chiedo anche al presidente del KMT Lien Chan di fare la stessa promessa e spero che egli non farà altre richieste dopo il nuovo conteggio", ha detto ieri Chen Shuibian. Il presidente ha insistito sulla necessità che si proceda all'interno del sistema legislativo del paese, poichè "Taiwan è una nazione democratica regolata dalle leggi".

Chen ha avanzato due proposte per rifare il conteggio: autorizzare un tribunale e una task force neutrale o emendare la legge elettorale che autorizzi la Commissione Elettorale Centrale (CEC) a un nuovo conteggio entro 7 giorni. Il KMT si è opposto con fermezza e chiede un conteggio immediato, denunciando la proposta come una "tattica dilatoria". Intanto la CEC non ha ancora dichiarato ufficialmente la vittoria di Chen Shuibian.

Ieri per la prima volta Chen Shuibian si è difeso pubblicamente anche dalle accuse di aver "architettato" l'attentato che ha colpito lui e la vice-presidente Annette Lu il giorno prima delle elezioni. "È il più grave insulto alla mia integrità", ha dichiarato, mostrando anche la ferita di 11 cm causata dallo sparo.  

Perfino la polizia di Taiwan si è pronunciata sull'incidente, escludendo che si tratti di una macchinazione. Secondo Hou Yo-yi, commissario del Dipartimento delle Indagini Criminali, nessun tiratore sarebbe  in grado di garantire solo ferite lievi su una macchina in movimento.

Attualmente, non ci sono persone sospettate né arrestate e si ignorano i motivi del gesto.

La rielezione di Chen sta comunque creando ondate sul piano delle relazioni con la Cina, soprattutto dal punto di vista economico-commerciale.

Nelle città cinesi dove è forte la presenza di compagnie taiwanesi, molti sono ottimisti e rifiutano le speculazioni eccessivamente negative. Un funzionario dell'Ufficio Affari di Taiwan a Fuzhou ha detto: "Le elezioni non avranno un impatto sugli investimenti di Taiwan a Fuzhou. Le relazioni economiche e commerciali attraverso lo stretto hanno già una base solida". La città ospita circa 1700 compagnie taiwanesi. Anche autorità locali sono ottimiste e negano tagli o sanzioni agli investimenti di Taiwan in Cina. Zhang Xuehua, vice-direttore del Dipartimento di Cooperazione Economica e Commercio Straniero di Kunshan, vicino Shanghai, ha detto che "la Cina non porrà alcuna restrizione alle compagnie taiwanesi. Sarà tutto come prima". A Kunshan, le compagnie taiwanesi sono più di 1500, mentre a Shanghai più di 5 mila.

Alla fine dell'anno scorso, Taiwan ha fatto investimenti in Cina per un totale di circa 70 milioni di dollari e ha installato più di 60 mila compagnie. (MR)

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