18/02/2008, 00.00
QATAR
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Critiche e consensi islamici per la prima chiesa cattolica del Qatar

L'edificio dedicato a St.Mary sarà pronto per Pasqua, ma provoca fermento nell’opinione pubblica che si divide tra musulmani moderati bendisposti e musulmani ortodossi che trovano la sua apertura "ripugnante”.
Doha (AsiaNews/Agenzie) – La chiesa cattolica di St.Mary, costruita come previsto senza campanili nè croci, è prossima all’inaugurazione . Nonostante la grande modestia della comunità cattolica, non mancano i dissensi di intellettuali musulmani che si oppongono con fermezza alla nascitura chiesa sostenendo la necessità di un referendum popolare. 
 
Sulle pagine del quotidiano Al-Arab si legge: “La croce non dovrebbe essere innalzata nel cielo del Qatar, nè le campane dovrebbero risuonare”. L’ingegnere Rashed al-Subaie, in una lettera a Al-Watan sostiene che i cristiani hanno il diritto di praticare la loro fede ma non dovrebbero avere i permessi per costruire luoghi di culto. Sulla stessa linea è l’avvocato ed ex ministro di giustizia Najib al-Nuaimi. Nuaimi ha enfatizzato che il Qatar è un Paese musulmano, ‘non’ secolare, e ritiene che un referendum sia l’unico modo per assicurarsi che la chiesa sia socialmente accettabile.
 
Voci moderate e di consenso provengono da Abdul Hamid al-Ansari, ex preside della facoltà di legge islamica (Shari’a) all’università del Qatar, che ha pubblicato articoli su diversi quotidiani dando il benvenuto alla chiesa cattolica a Doha: “i luoghi di culto sono un diritto umano fondamentale difeso dall’Islam”.
 
St.Mary sarà finalmente luogo di ritrovo per la comunità dei cattolici che conta circa 100 mila fedeli provenienti dal Sud-Est asiatico e dall’occidente. “Sarà un semplice luogo di preghiera per i fedeli, senza simboli evidenti o scopi di proselitismo”, dice il futuro parroco p. Tomasito Veneracion. Una cerimonia semplice presieduta dal Cardinal Ivan Dias che insieme al vescovo Paul Hinder e al parroco inaugurerà la chiesa il 14 marzo. Nello stesso complesso dove sorge St. Mary sono in progetto altre cinque chiese tra cui quella anglicana, copta e greco-ortodossa.
 
Una volta che St.Mary aprirà le porte ai sui fedeli, tra i Paesi del Golfo rimarrà soltanto l’Arabia Saudita a negare l'edificazione di chiese entro i suoi confini.
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