Promossa dalla maggioranza filogovernativa, la manifestazione per l'anniversario dell'uccisione di Hariri cade all’indomani delle bombe che hanno colpito due bus. L’esercito presente in forze ha separato la Piazza dei martiri da quella vicina dove da dicembre c’è il sit-in dell’opposizione.

Beirut (AsiaNews) – Sono decine di migliaia i libanesi che stanno confluendo nella centrale Piazza dei martiri di Beirut per prendere parte alla manifestazione per il secondo anniversario dell’uccisione dell’ex primo ministro Rafic Hariri, promossa dai partiti di governo. Un fiume di persone, che portano bandiere libanesi e fazzoletti blu al collo – colore della maggioranza parlamentare – percorre le strade per partecipare all’incontro, che dovrebbe avere inizio alle 11 locali.

Le bombe che ieri hanno colpito due autobus nella zona a nord di Beirut, prevalentemente cristiana – e che hanno fatto parlare il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, di un “attentato anticristiano” – hanno fatto temere agli organizzatori della manifestazione una scarsa affluenza popolare ed hanno provocato un ulteriore rafforzamento delle misure di sicurezza. L’esercito è vistosamente presente, anche con mezzi blindati, ed ha elevato una barriera di filo spinato per dividere la Piazza dei martiri – dov’è la tomba dell’ex primo ministro - dalla limitrofa piazza Riad al-Solh dove dal primo dicembre sono accampati un centinaio di fedeli dell’opposizione per un sit-in.

Alla manifestazione sono previsti interventi dei maggiori esponenti della maggioranza: Saad Hariri, Walid Joumblatt, Amin Gemayel e Samir Geagea.

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