25/09/2014, 00.00
ISLAM
Invia ad un amico

Fondandosi sul Corano, 120 studiosi musulmani contestano l'ideologia dello Stato islamico

Una lettera aperta a "combattenti e seguaci" dell'IS sottoscritta, tra gli altri, dal gran muftì d'Egitto, Sheikh Shawqi Allam, e dal muftì di Gerusalemme e di tutta la Palestina Sheikh Muhammad Ahmad Hussein. Tra le affermazioni contenute in una sintesi in 24 punti tradotta in inglese si legge che "Nell'Islam è vietata la tortura", "Nell'Islam è vietato attribuire atti malvagi a Dio" e "Nell'Islam è vietato dichiarare una persona non-musulmana fino a quando lui (o lei) non si dichiara apertamente miscredente".

Washington (AsiaNews) - Più di 120 studiosi musulmani di tutto il mondo hanno sottoscritto una lettera aperta che contiene la confutazione "punto per punto" della filosofia dello Stato islamico (IS). Nel darne notizia, il Religion News Service precisa che le 18 pagine del documento, pubblicato il 24 settembre e rivolto a "combattenti e seguaci" dell'IS, si basano sul Corano per contestare l'ideologia estremista dei militanti che hanno lasciato una scia di morte e distruzione brutale nel loro tentativo di creare uno stato islamico transnazionale in Iraq e in Siria.

Tra gli autori della lettera figurano personalità di primo piano del mondo musulmano, come il gran muftì d'Egitto, Sheikh Shawqi Allam, e il muftì di Gerusalemme e di tutta la Palestina Sheikh Muhammad Ahmad Hussein.

La lettera è scritta in arabo e si basa sui testi classici e le riflessioni di studiosi usati dall'IS per convincere i giovani a unirsi alle sue forze, ha spiegato Nihad Awad, direttore esecutivo del Council of American-Islamic Relations, che ha presentato il documento a Washington insieme con altri 10 esponenti dei musulmani americani e dei gruppi per i diritti civili.

Tra le affermazioni contenute in una sintesi in 24 punti tradotta in inglese si legge che "Nell'Islam è vietata la tortura",  "Nell'Islam è vietato attribuire atti malvagi a Dio" e "Nell'Islam è vietato dichiarare una persona non-musulmana fino a quando lui (o lei) non si dichiara apertamente miscredente".

Non è la prima volta che degli studiosi islamici si esprimono contro l'IS, ma i firmatari di quest'ultimo documento - indirizzato a Abu Bakr Al-Baghdadi, autoproclamato leader del gruppo e ai "combattenti e seguaci dell'autodichiarato 'Stato Islamico'" - sostengono che esso contiene una confutazione senza precedenti dell'ideologia dello Stato islamico, compresa la richiesta di non usare più tale termine, in quanto basato sull'assunto - infondato - che il gruppo protegge le terre musulmane dai non musulmani e sta ricostituendo il califfato, l'antico governo unico del mondo musulmano.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Portavoce Chiesa cattolica: L’Egitto è in guerra, le leggi antiterrorismo sono necessarie
18/08/2015
Tokyo, la Chiesa contro la legge sul segreto di Stato: un attacco alla pace
04/12/2013
Cina, intellettuali al governo: “Basta censura, torniamo allo stato di diritto”
27/12/2012
Leader copto e musulmano: "Dimenticate la violenza, estranea al nostro patrimonio"
24/10/2005
Ex leader di tutto il mondo chiedono una "azione urgente" per la pace in Medio Oriente
04/10/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”