06/11/2021, 08.55
ASIA TODAY
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Gli Stati Uniti condannano una spia cinese

Le notizie di oggi: gli Usa vietano le importazioni dalle aziende della Malaysia che utilizzano il lavoro forzato, proteste dei gruppi filo-iraniani in Iraq, un gene potrebbe essere la causa degli elevati tassi di morte e ospedalizzazione da Covid-19 in Asia del Sud.

CINA – USA

Un funzionario dell’intelligence cinese è stato condannato da un tribunale americano per aver tentato di rubare informazioni alle compagnie aeree statunitensi. Xu Yanjun rischia fino a 60 anni di carcere e, arrestato in Belgio nel 2018, è forse il primo agente cinese ad essere estradato negli Stati Uniti per essere processato per spionaggio.

MALAYSIA – USA

Gli Stati Uniti hanno vietato l’importazione dei prodotti di Smart Glove, una delle più importanti aziende della Malaysia che produce guanti per l’industria medica e alimentare. Secondo il governo americano "gli impianti di produzione di Smart Glove utilizzano il lavoro forzato". L’azienda ha rigettato le accuse, ma le fabbriche della Malaysia sono state oggetto di un controllo crescente sugli abusi nei confronti dei lavoratori stranieri.

ASIA DEL SUD

Secondo uno studio dell’università di Oxford, esiste un gene che raddoppia il rischio di insufficienza respiratoria causata dal coronavirus. Circa il 60% delle persone con origini sud asiatiche sarebbe portatore di questo gene, contro il 15% delle persone di origini europee. I risultati potrebbero in parte spiegare gli elevati tassi di morte e ospedalizzazione nei Paesi del subcontinente indiano.

RUSSIA

La Russia progetta di aprire in tre Paesi – Tagikistan, Uzbekistan e Kirghizistan – dei “centri di preparazione all’immigrazione”, dove i cittadini di queste nazioni potranno cominciare a ricevere alcuni servizi alla migrazione prima ancora di arrivare nella Federazione Russa. I migranti in Russia sono necessari alle attività produttive, e il loro calo a causa della pandemia sta causando gravi problemi.

IRAQ

Centinaia di manifestanti pro-Iran si sono scontrati con le forze di sicurezza irachene vicino alla Green Zone della capitale Baghdad, contestando i risultati delle ultime elezioni. Il braccio politico del gruppo paramilitare Hashed al-Shaabi è passato da 48 a 15 seggi in Parlamento. Più di 100 persone sono rimaste ferite.

PAKISTAN

Una torre di telecomunicazioni ieri è stata distrutta in Pakistan, in un distretto tribale del Waziristan del Nord. La struttura apparteneva a China Mobile Pakistan e aveva cominciato a fornire servizi internet da due giorni. L’attacco non è stato rivendicato ma è noto che i talebani pakistani operino nell’area.

COREA DEL NORD

Più di 4 nordcoreani su 10 soffrono di denutrizione, afferma un recente rapporto della Fao. Si stima che almeno 10,9 milioni di persone, cioè il 42,4% della popolazione della Corea del Nord, siano state denutrite tra il 2018 e il 2020. La settimana scorsa anche il World Food Program aveva lanciato un appello per migliorare la situazione alimentare del Paese.

MYANMAR

Le Nazioni unite sperano che Facebook collabori con un team di loro investigatori per raccogliere informazioni sui crimini commessi nel Paese negli ultimi anni. L’Independent Investigative Mechanism for Myanmar è stato creato nel 2018. L’ex Birmania è accusata di genocidio dalla Corte penale internazionale per la repressione dei rohingya nel 2017.

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