21/10/2010, 00.00
ASIA – ONU
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Il pericolo per il mondo è la sottopopolazione, non il contrario

E’ probabile che la popolazione mondiale comincerà a decrescere intorno al 2070. Verso la metà del secolo il numero dei bambini sotto i cinque anni diminuirà di 49 milioni rispetto all’attuale, mentre le persone sopra i sessanta anni cresceranno di un miliardo e duecento milioni.

New York (AsiaNews/Agenzie) - Phillip Longman, uno dei più grandi specialisti di demografia del mondo, lancia dalle pagine di “Foreign Policy” un allarme che appare sicuramente in controtendenza rispetto a quanto affermato da note organizzazione ecologiste mondiali, e agli indirizzi delle Agenzie internazionali. “Non molto tempo fa, ci è stato detto con un certo allarme che la crescita globale della popolazione porterebbe inevitabilmente il mondo alla carestia” – ha scritto Phillip Longman nel numero di novembre della rivista. “Ma a causa della continua caduta del tasso di nascite, l’umanità si troverà di fronte alla prospettiva concreta di una decrescita demografica tanto veloce – se non più veloce – di quella che è stata la crescita”.

E’ vero che nell’insieme la popolazione mondiale crescerà più o meno di un terzo, nei prossimi quaranta anni, da sei miliardi e 900 milioni a nove miliardi e cento milioni, secondo le stime del Dipartimento delle Nazioni Unite che si occupa di popolazione, “ma sarà una crescita molto diversa da quella precedente; non portata da più nascite, bensì da un aumento nel numero di persone anziane. In realtà la popolazione globale di bambini al di sotto dei cinque anni diminuirà di 49 milioni verso la metà del secolo, mentre gli ‘over 60’ cresceranno di un miliardo e duecento milioni”.

La popolazione della Russia è già più bassa di sette milioni di persone rispetto al 1991. Per quanto riguarda il Giappone, gli esperti hanno calcolato che l’ultimo bambino giapponese potrebbe nascere nell’anno 2959, se  il basso tasso di fertilità di 1,25 bambini per donna rimane invariato, fa notare Longman, che aggiunge: “Le giovani donne austriache dicono nei sondaggi che la loro famiglia ideale è composta di meno di due bambini, abbastanza per rimpiazzare loro stesse, ma non i loro partners. A livello mondiale c’è un 50 per cento di probabilità che la popolazione mondiale comincerà a declinare verso il 2070, secondo uno studio recente pubblicato su ‘Nature’. E nel 2150, secondo una proiezione dell’Onu la popolazione globale sarà la metà di quello di oggi”.

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