08/05/2012, 00.00
VIETNAM
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In crisi 18mila imprese vietnamite. Hanoi prepara un piano fiscale

Sgravi e incentivi per rilanciare la crescita economica e scongiurare la crisi. La proposta entro fine mese verrà presentata al Parlamento. Secondo i dati 17.735 aziende hanno chiuso i battenti o ridotto la produzione. Ad aprile l’Indice dei prezzi al consumo registra la crescita più bassa. Cala il prezzo del riso.

Hanoi (AsiaNews/Agenzie) - Il governo vietnamita ha annunciato un piano fiscale per imprese e società, che prevede sgravi e incentivi per rilanciare la crescita economica e scongiurare una possibile crisi. Negli ultimi mesi, infatti, migliaia di aziende hanno chiuso i battenti e - sebbene inferiore agli effetti in Occidente - la crisi economico-finanziaria rischia di colpire anche la nazione del Sud-est asiatico, con pesanti ripercussioni nel settore dell'occupazione. Intanto l'indice dei prezzi al consumo (Cpi) per il mese di aprile registra la crescita più bassa degli ultimi cinque anni, attestandosi allo 0,05%.

Secondo i dati forniti dal ministero per la Pianificazione e gli investimenti, nei primi quattro mesi del 2012 in Vietnam 17.735 aziende hanno chiuso o ridotto di molto le operazioni; il dato è del 9,5% superiore rispetto al primo quadrimestre del 2011 e, di queste, oltre 5mila erano grossisti o rivenditori. Le banche annunciano un tetto sui tassi di prestito, per favorire imprese che operano in settori chiave fra cui export, agricoltura e piccole e medie imprese. Diversi i fattori che hanno portato alla crisi attuale delle imprese: aumento dei debiti, crollo dei profitti, l'incidenza della crisi finanziaria mondiale che ha fatto segnare il passo nelle esportazioni, il calo della produzione industriale e, sempre sul versante interno, il "congelamento" del mercato immobiliare.

Entro fine mese il governo vietnamita presenterà un piano all'Assemblea nazionale, per far fronte ai segnali negativi che arrivano dal mondo dell'industria e del commercio. Hanoi ha proposto un pacchetto di sgravi fiscali per un totale di 1,4 miliardi di dollari, tra cui il taglio del 30% delle tasse sui redditi per le piccole e medie imprese in vigore per il 2012. Gli imprenditori potranno inoltre dilazionare il pagamento della tassa sul valore aggiunto di aprile, maggio e giugno entro i prossimi sei mesi.

Fonti vicine all'esecutivo intendono inoltre dissipare i timori secondo cui, il nuovo piano di salvataggio, possa causare l'impennata dell'inflazione. Intanto l'Ufficio generale di statistica annuncia che l'Indice dei prezzi al consumo ad aprile ha fatto registrare l'indice mese per mese più basso degli ultimi cinque anni, con una crescita dello 0,05% e il 10,54% su base annua. La crescita inferiore all'1% riguarda otto degli 11 beni inseriti nel paniere statistico che comprende bevande, tabacco, abiti, medicine e servizi sanitari.

In concomitanza è diminuito anche il prezzo del riso con un ribasso dell'1,69% dovuto all'abbondanza di scorte. Il prezzo dell'oro è sceso del 2,62% rispetto a marzo 2012, ma il trend resta crescente rispetto allo scorso anno con un aumento del 15,89%. Secondo le previsioni degli esperti, per il mese di maggio i dati non dovrebbero subire grandi variazioni di tendenza.

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