20/02/2018, 08.54
THAILANDIA-GIAPPONE
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Maternità surrogata, giapponese ‘genitore unico’ di 13 bambini

Nel 2014, il caso ha suscitato uno scandalo, spingendo le autorità a varare una legge che impedisce agli stranieri di cercare servizi di surrogazione commerciale in Thailandia. L’industria dell’utero in affitto si è spostata prima in Cambogia e, dopo il divieto, in Laos.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Un tribunale di Bangkok ha concesso ad un uomo giapponese il diritto alla potestà genitoriale “monoparentale” su 13 figli, da lui generati attraverso madri surrogate thailandesi. Con l’emissione della storica sentenza, egli potrà richiedere la custodia dei bambini.

Mitsutoki Shigeta, il presunto figlio di un miliardario, viveva ad Hong Kong quando nel 2014 è emerso il suo insolito progetto di maternità surrogata. In seguito all’irruzione in un appartamento di Bangkok adibito a “fabbrica di bambini”, le forze di polizia thai aveva dichiarato che campioni di Dna collegavano l’uomo a nove neonati, oltre ad almeno altri quattro nati da madri surrogate.

Lo scandalo suscitato dalla scoperta ha puntato i riflettori sull'industria thai dell’utero in affitto, al tempo non regolamentata, e nel 2015 ha spinto le autorità a varare una legge che impedisce agli stranieri di cercare servizi di surrogazione commerciale in Thailandia. Shigeta, all’epoca 24enne,  ha lasciato il Paese in seguito allo scandalo, per poi citare in giudizio il Ministero dello sviluppo sociale e della sicurezza umana, al fine di ottenere la custodia dei bambini. Egli aveva dichiarato di aver sempre voluto una famiglia numerosa, che ereditasse le sue fortune.

“Per la felicità e le opportunità che i 13 bambini riceveranno dal loro padre biologico, che non ha una storia di cattivi comportamenti, la corte stabilisce che tutti i 13 nati dalla maternità surrogata siano figli legali del querelante”, si legge nella nota emessa dal Central Juvenile Court di Bangkok. Il tribunale afferma che Shigeta, il quale non ha preso parte al processo di persona, è riconosciuto “genitore unico” dei bambini poiché le madri surrogate thailandesi hanno rinunciato ai loro diritti.

Secondo quanto dichiarato nella sentenza, poiché proveniente da una famiglia ricca, egli dispone di ingenti quantità di denaro e ha preparato infermieri e bambinaie per prendersi cura dei bambini in Giappone. L'avvocato di Shigeta ha comunicato che avrebbe contattato il ministero del Welfare sociale, che si è preso cura dei bambini da quando è scoppiato lo scandalo nel 2014, circa i prossimi passi per trasferirli dalla custodia dello Stato.

Shigeta aveva ingaggiato le donne thailandesi prima che il regno bandisse il lucroso commercio nel 2015, in seguito a una serie di scandali e conflitti di custodia. Le agenzie di maternità surrogata si sono spostate con rapidità nella vicina Cambogia, che ha seguito l'esempio e vietato l'industria nel 2016. Negli ultimi mesi ci sono stati segnali che suggeriscono come il mercato della maternità surrogata si è spostato in Laos, Paese senza restrizioni in materia. Alcune agenzie di maternità surrogata stanno ora offrendo servizi per effettuare il trasferimento di embrioni in Laos e quindi fornire assistenza in gravidanza per la madre surrogata in Thailandia, Paese più ricco con strutture mediche di gran lunga superiori.

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